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Autore: Deanty    27/12/2014    1 recensioni
"Donghae dovette far ricorso a tutto il suo autocontrollo per non urlare da dolore, e lui di solito non sopporta il dolore, e piagnucola per ogni cosa. Stavolta aveva deciso di fare il duro, chissà poi perché........"
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Heechul, Sungmin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti... ehm questa è la prima storia che scrivo di questo genere, di solito ho solo scritto strorie per bambini quindi spero di riuscire a farne uscire fuori qualcosa di carino.. spero commentiate per farmi sapere cosa ne pensate. In questa storia ci sarà dentro un pò di tutto comprese le classiche coppie. la storia prenderà spunto da alcuni fatti accaduti, ma che io ho romanzato della meglio maniera il tutto immagginandolo nella mia testolina contorta.... Beh che dire più buona lettura, e spero siate clementi con le critiche....


Quello che comunemente noi chiamiamo amore
 
Il dolore
Il SS6 di Osaka era appena terminato, i Super Junior erano felici ed esaltati perché avevano completato un’altra tappa alla grande, senza problemi o quasi, infatti, durante il primo giorno Donghae aveva accusato un piccolo dolore alla caviglia che non gli aveva permesso di portare a termine il concerto. Leeteuk era molto preoccupato per questo improvviso dolore ma Donghae si era intestardito e voleva portare a termine tutte le date di Osaka, nonostante il divieto che gli aveva imposto il Leader, ma lui diceva che andava tutto bene e che con un po’ di ghiaccio e di riposo notturno, tutto si sarebbe sistemato. Tutti conosciamo la sua testardaggine e il suo implorare ad occhi dolci quando vuole ottenere qualcosa, ed infatti Teuky non seppe resistere al continuo implorare e finì per credere alle parole del suo piccolo Hae.
E infatti Donghae partecipò anche alle altre date, il dolore alla caviglia era ancora molto forte ma non voleva rinunciare ad esibirsi, 1 perché non voleva che i loro compagni si trovassero in difficoltà con un membro in meno, e 2 perché quello era tutto il suo mondo e lui adorava esibirsi davanti alle amate ELF.
Ma non appena arrivò in camera in hotel, il dolore era così forte che non riuscì a trattenere le lacrime, ma non voleva che gli altri si preoccupassero, allora si bendò il piede e prese un antidolorifico…
  •  Spero solo che domani un po’ il dolore sia diminuito. – sospirò mettendosi a letto.
La mattina arrivò ma il dolore non era sparito del tutto e decise di rimanere a letto e non scendere a fare colazione, solo il fatto di tornare di nuovo a casa in serata lo metteva un po’ di buon umore. Stava per riaddormentarsi quando il suo cellulare cominciò a vibrare, con malavoglia lo prese e lesse il messaggio…
Da Hyukkie: - yah piccolo impiastro dove sei scendi a fare colazione. –
Un sorriso gli si dipinse nel volto leggendo il messaggio, voleva rispondergli che non stava bene, ma sapeva che si sarebbe preoccupato, e lui non voleva assolutamente che il “suo” Hyukkie si preoccupasse. Quindi rispose semplicemente …
Da Hae: - io non sono un impiastro e comunque ho ancora sonno non mi va di mangiare scenderò per pranzo. –
Non ricevette alcuna risposta, anche se ci sperava, sospirò posò di nuovo il cellulare e si rimise a dormire, cercando di non pensare al quel maledetto dolore alla caviglia.
Si fece ora di pranzo, stavolta non poteva saltarlo, perché ormai il suo stomaco reclamava cibo e perché se non scendeva nemmeno per pranzo i suoi compagni avrebbero cominciato a sospettare qualcosa. Quindi si alzò si fece una doccia, preparò le valigie e mentre stava per uscire dalla porta si trovò di fronte un più che preoccupato Leeteuk.
  • Oh hyung qualcosa non va? Stavo scendendo per il pranzo.
  • Dovresti dirmi tu se va tutto bene visto che hai saltato la colazione e te ne sei stato tutta la mattina a letto.
  • Non preoccuparti ero solo stanco e avevo voglia di riposare. – gli rispose mostrando uno dei suoi dolci sorrisi.
  • Sicuro? Come va il piede.
  • Tutto bene guarda tu stesso riesco a camminare benissimo. - e detto questo lo prese sotto braccio e insieme si diressero verso la sala pranzo.
Donghae dovette far ricorso a tutto il suo autocontrollo per non urlare da dolore, e lui di solito non sopporta il dolore, e piagnucola per ogni cosa. Stavolta aveva deciso di fare il duro, chissà poi perché.
Dopo pranzo ognuno ritorno nelle proprie camere a preparare i bagagli alle 18:00 avrebbero dovuto prendere il volo per tornare a Seul.
Durante il volo il dolore alla caviglia cominciò di nuovo a farsi sentire prepotente, tanto da non riuscire a mascherarlo stavolta infatti Eunhyuk che era seduto accanto a lui si rese conto che qualcosa non andava, Hae era fin troppo calmo e questo lo aveva insospettito.
  • Hey va tutto bene? –
  • Si certo, perché mi fai questa domanda. –
Ma gli occhi di Donghae trasparivano tutt’altro, si vedeva che stava male nonostante stesse ancora cercando di nasconderlo.
  • Yah stupido pesce sai che non puoi mentirmi ti conosco troppo bene. Cosa succede. -
  • Il piede mi fa ancora tanto male. - cominciò a singhiozzare
  • Vuoi dire che il dolore è continuato per tutti questi giorni e tu non ci hai detto nulla? – cominciò a urlare Hyuk
  • Io non volevo farvi preoccupare e non volevo mettervi nei casini. –
  • Yah seriamente ma cos’ha il tuo cervello che non va? – stavolta fu il turno del Leeteuk, che aveva ascoltato tutto, di alzare la voce.
  • Io.. io.. non .. volevo… - singhiozzava ancora.
  • Appena arriviamo tu andrai in ospedale a farti controllare senza più proteste. –
Il leader aveva sentenziato e di sicuro controbattere a ciò che aveva detto sarebbe stato solo tempo perso.
Arrivati in aeroporto Donghae insistette per andare da solo in ospedale, lo avrebbe accompagnato uno dei Manager.
  • Non preoccupatevi mi accompagnerà Manager Hyung in ospedale, voi siete stanchi andate pure a casa a riposare. –
  • Sicuro che non vuoi che venga con te? Sai che se anche avevo promesso a Sungmin che stasera lo avrei ascoltato, sai le sue mille paranoie sul matrimonio e tutto il resto. –
  • No va beh hyukkie se ormai avevi promesso di stare con lui non fa niente, va tutto bene non preoccuparti. –
Peccato che le parole dicessero una cosa ma il suo cuore desiderasse completamente l’opposto.
Donghae salì in macchina col manager per dirigersi all’ospedale, mentre i restanti col minivan andavano verso casa.
Arrivati in ospedale gli fecero una lastra e lo sistemarono in una stanzetta appartata, richiesta da manager che non voleva che qualche fan venisse a disturbare.
Entrò in camera e si sedette sul lettino, aveva le lacrime agli occhi, non solo per il dolore, ma aveva paura che tutto il suo mondo crollasse e l’unica persona che voleva al suo fianco l’aveva abbandonata.
Già lui doveva consolare il suo amico Min troppo stressato per l’imminente matrimonio. Stupido, stupido, stupido, chi sono io per te che non ti preoccupi nemmeno della mia salute….
Continuava a ripeterselo a se stesso, anche se aveva chiesto lui stesso di non preoccuparsi e tornare a casa, pensava che almeno Lui non l’avrebbe lasciato solo, ed invece si ritrovava lì, in quella fredda stanza, con solo un loro Manager a fargli compagnia.
  • Donghae esco a vedere che fine ha fatto il medico e torno subito, ti serve qualcosa nel frattempo? -
  • No Hyung, grazie. -
Nell’esatto momento in cui il Manager uscì dalla camera, anche le sue lacrime cominciarono ad uscire  rigandogli il viso.
Qualche istante dopo sentì la porta di nuovo aprirsi, pensando fosse il Manager si asciugò in fretta le lacrime. Ma non ebbe il tempo di girarsi per avere la conferma che due braccia lo cinsero sui fianchi stringendolo a se. Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata e un dolce sorriso prese il posto delle lacrime.
  • Sapevo che non mi avresti lasciato da solo. –
Ma quel sorriso si spense subito non appena sentì la voce della persona che lo stava abbracciando rispondergli…..


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 P.s.: spero inoltre di non aver plagiato nessuno.... in ogni caso chiedo umilmente scusa .....
 
 
   
 
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