L'avventura di Fiocco di Neve e Ghiacciolo

 

Centinaia, migliaia di risate sottili e delicate, sono quelle dei fiocchi di neve, quando iniziano la loro avventura, quando si trasformano in piccoli pezzetti di ghiaccio, dalle forme più strane, e si lanciano giù dal cielo, attraverso le nuvole, per ricoprire strade, alberi, tetti di case, campagne, città e montagne. 
Fiocco di Neve rideva, allegro, mentre iniziava la sua avventura; aveva chiuso gli occhi e si era lanciato, pronto per quel suo volo che lo avrebbe portato a poggiarsi insieme ai suoi amici, su chissà quale terra, sul tetto di chissà quale casa. Non aveva troppe domande, era solo felice di lanciarsi.
Si lasciò trasportare dal vento, una prima folata lo portò lontano dal punto di lancio. Riaprì gli occhi e trovò un suo simile al fianco. 
«Ehi, ciao! Come ti chiami?» chiese allegro Fiocco di Neve.
«Ghiacciolo, e tu?»
«Fiocco di Neve»
«Che nome poco fantasioso per un... fiocco di neve!»
Rise. Così fece anche Ghiacciolo. Divennero immediatamente amici.
«Ti stai divertendo?» chiese Fiocco di Neve.
«Tantissimo. La parte più bella è quando arriva il vento!»
«É vero. Spero arrivi presto una nuova folata!»
Ghiacciolo fece un giro intorno a Fiocco di Neve, lui rise poi fece altrettanto; insieme si lasciarono poi cadere, una caduta libera, lenta, leggera, proprio come erano loro. Si stavano godendo il loro momento. 
«Fiocco di Neve arriva una folata di vento!» urlò eccitato Ghiacciolo. E il vento non si fece attendere. Era freddo e li spinse lontano. Loro girarono su sé stessi, ma non si persero di vista e con un po’ di astuzia, ridendo a crepapelle, si avvicinarono di nuovo. 
«Che bello! Che bello!» disse Ghiacciolo quasi con le lacrime agli occhi dalle risate. 
«Voglio rifarlo ancora!» continuò Fiocco di Neve. 
«Alla prossima folata! Vediamo chi tra noi due va più veloce?»
Fiocco di Neve accettò la sfida e si lanciò in una discesa veloce, a tutta birra. Ghiacciolo lo raggiunse e lo superò, ma lui non si perse d’animo e lo superò ancora. 
«Arriviamo fino a quella nuvola là sotto!» disse Ghiacciolo. 
Fiocco di Neve si impegnò, ma il suo amico riuscì a batterlo per pochissimo. I due rallentarono la loro corsa, esausti per quella fatica. Ghiacciolo fece la linguaccia a Fiocco di Neve, che per pochi istanti mise il broncio, poi scoppiò a ridere. 
«É stato divertente, anche se ho perso!»
Continuarono il loro libero volteggiare, i loro giochi, in attesa di una folata di vento che li scombussolasse. La terra ormai non era lontana. 
«Stiamo vicini, non voglio perderti quando toccheremo il suolo» disse Fiocco di Neve.
«Atterriamo vicini, non ti preoccupare!» rispose Ghiacciolo. 
Insieme schivarono il ramo di un albero, rallentarono e poi si adagiarono su un manto bianco, sopra altri fiocchi di neve che avevano già finito la loro corsa e che adesso riposavano. 
«É stato divertente Ghiacciolo. Grazie per questo bellissimo viaggio»
«Grazie a te Fiocco di Neve. Riposiamo adesso.»
«Buonanotte amico mio»
«Buonanotte a te.»

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Salve!! Buonasera a tutti!
É la prima volta che mi cimento in questa sezione quindi abbiate pietà. Questa storia non era nemmeno prevista, è stata una cosa scritta di getto, mentre guardavo la neve scendere fuori dalla finestra. Non ho la minima idea di cosa sia venuto fuori, nel senso che, non essendo solita scrivere in questa sezione, non ho idea se ciò che ho scritto può risultare banale, brutto, inutile, e qualsiasi altro aggettivo vogliate trovare. Insomma, abbiate pietà.
Detto questo io direi che vi lascio, sappiate che qualsiasi recensione, anche quella negativa, è sempre ben accetta. 
Alla prossima.
Mon