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Autore: TheSandPrincess    28/12/2014    0 recensioni
Adesso sono seduta in spiaggia, a guardare il mare, e il sole che ci si tuffa dentro.
Ti direi che è un tramonto bellissimo, e che vorrei tu potessi vederlo, ma sarebbe una bugia.
Questo tramonto non è bello.
Questo tramonto è rosso, come il sangue che gli dei ci stanno chiedendo di versare, come il sangue che io non voglio veder scorrere.
Questo tramonto è rosso, e mi fa paura, perché ho quindici anni e non voglio morire.

[raccolta | OC | missing moments]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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#3. Tramonto ~
Rosso come il sangue,
rosso come la guerra









 






Caro Lee,
Non so neanche perché ti sto scrivendo. Sei morto, dopotutto.
Non leggerai mai queste parole, perché non ho la minima idea di come si faccia ad inviare una lettera nell'Ade – a dire la verità, non so neanche se si possa. In compenso, se tutto va male, presto potrò raccontarti per filo e per segno tutto quello che ti sei perso in questo ultimo anno. 
Tanto, mi sa che qui stiamo per morire tutti.
Stiamo per andare in guerra, e non siamo pronti.
Stiamo per andare in guerra, e ancora facciamo capricci infantili per ottenere cose che alla fine non ci serviranno a nulla. Come Clarisse, che si rifiuta di collaborare a meno che noi della casa di Apollo non le cediamo una biga volante che ci spetta di diritto. Michael Yew – te lo ricordi? Basso, incapace di tenere per sé quello che pensa? È diventato capo della nostra casa, dopo che tu sei andato via – ci ha detto che oggi la figlia di Ares ha abbandonato il consiglio di guerra, dicendo che non avrebbe combattuto con il resto del Campo se non le avessimo dato la biga. È disposta a farci uccidere tutti pur di ottenere quello che vuole. Si comporta come una bambina, come se non avessimo problemi più grandi di una biga volante a cui pensare. Magari fosse così.
Io la guerra non la voglio, Lee.
Non voglio la guerra, e non voglio la morte, e non voglio il dolore. Mi sei bastato tu.
Mi è bastato vederti giacere a terra, come un giocattolo rotto, per sapere che non ce la posso fare. Non ce la posso fare a vedere altri morire, e a sentirmi impotente, inutile, così piccola davanti a qualcosa che è così tanto al di sopra di tutte le mie capacità.
È per questo che quando Michael ci ha detto che presto si tratterà di combattere di nuovo, e che stavolta sarà una cosa seria – perché, finora stavamo scherzando? – sono uscita di corsa dalla cabina. Mi sentivo come se non riuscissi a respirare, come se stessi affogando. Avevo bisogno di aria. 
Non so di preciso cosa mi sia successo, ma credo sia stata la paura. Ho avuto un attacco di panico bello e buono, Lee. E la cosa peggiore è che non mi vergogno neanche di essere così terrorizzata all'idea di quello che ci aspetta. Almeno credo.
Adesso sono seduta in spiaggia, a guardare il mare, e il sole che ci si tuffa dentro. 
Ti direi che è un tramonto bellissimo, e che vorrei tu potessi vederlo, ma sarebbe una bugia. 
Questo tramonto non è bello.
Questo tramonto è rosso, come il sangue che gli dei ci stanno chiedendo di versare, come il sangue che io non voglio veder scorrere.
Questo tramonto è rosso, e mi fa paura, perché ho quindici anni e non voglio morire.
Voglio andare al college, Lee. Voglio studiare musica e diventare una cantante e vivere la mia vita, perché non è giusto che il resto del mondo ne abbia la possibilità e noi no. Perché noi, che già siamo degli incidenti di percorso, che già non riusciamo ad aver una vita normale, che già dobbiamo affrontare più difficoltà di chiunque altro, dobbiamo sacrificarci per il bene dell'umanità? Perché gli dei non possono pensarci da soli, e lasciarci vivere, una volta tanto?
Ho tante domande, Lee, ma nessuno mi risponde.
Sono seduta qui, e guardo questo tramonto rosso, e spero che a forza di guardare, a forza di bruciarmi gli occhi con questo sole che sembra ricoprire il mondo di sangue, Apollo si renderà conto che lo sto aspettando. Perché, alla fine, è per questo che vengo qui quando non so che fare, e non ho risposte, e non riesco a respirare. Vengo qui perché spero che a forza di fissare il sole, a forza di chiedere aiuto, anche se senza voce, nostro padre mi senta. Vengo qui perché spero che prima poi Apollo smentisca questo senso di abbandono che mi sento appiccicato addosso come una maglietta talmente stretta che ormai non posso più neanche provare sfilarla. 
Vengo qui, ma sono un'illusa.
Perché posso aspettare quanto voglio, ma Apollo non verrà a rassicurarmi. Non è mai venuto.
E intanto il tramonto si fa sempre più rosso.
È rosso, come il sangue, come la guerra.
È rosso, e io sono contenta che tu non possa vederlo.

























Yaw.
Non pensavo che sarei più tornata in questo fandom, e invece..! 
Va detto, però, che questa storia è stata scritta un bel po' di tempo fa, per una challenge sul forum di EFP che poi è stata abbondonata dalla giudicia, ossia Un semidio per un dio.
In ogni caso, morta la challenge, se ne è fatta un'altra, e questa piccola raccolta era stata seppellita nei miei archivi segreti per non essere mai più tirata fuori. Solo che poi, qualche settimana fa, ho cominciato a fare pulizie e mi sono detta che tanto valeva pubblicarla, perché non era proprio malvagia (per carità sta a voi giudicare e tutto, ma a mio modesto parere è quantomeno leggibile) e quindi eccola qui :D
La protagonista, che per ora abbiamo visto solo come autrice di questa lettera, si chiama Cahaya, nome filippino scelto mesi fa per non mi ricordo quale motivo, ma che aveva un senso be preciso. Credo.
Il destinatario è invece Lee Fletcher, della casa di Apollo, che muore ne La Battaglia del Labirinto, durante l'assedio al Pugno di Zeus.
La raccolta sarà composta di cinque capitoli, che racconteranno i punti salienti della Battaglia di Manhattan dal suo punto di vista, e saranno tutte flash più o meno lunghe (abbiate pietà, a fare esattamente 500 parole o meno è al di fuori delle mie capacità) ^^
Non credo ci sia molto altro da dire, per ora, se non che spero davvero che vi piaccia, soprattutto perché mi rendo conto che non si tratti proprio di un soggeto super-popolare :)

-TheSandPrincess-
  
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