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Autore: LaTuM    29/12/2014    3 recensioni
Quando la colazione prende una piega inaspettata.
[pairing: Caffè/Tè]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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You can't buy Happyness but You can buy Tea

Disclaimer: Qualcosa è mio, ma le bevande no.

Note: scritta per il p0rn!fest #8 con il prompt Caffè/Tè, sesso bollente


You can't buy Happyness but You can buy Tea


L'arrivo di Tè in quella dispensa era stato qualcosa di più unico che raro. Prima nessuno l'aveva mai voluto, in quella casa non erano in grado di comprendere la bellezza delle sue foglie in grado far imbrunire l'acqua bollente che lo avvolgeva, il piacere di sentire la bustina vellutata sotto le proprie dita prima che questa venisse elegantemente posta nella tazza o nella teiera preposta.

Prima di lui c'era stato solo posto per l'altro. Una creatura che Tè non aveva mai potuto sopportare. Per quanto simili, Caffè era troppo rozzo perché Tè, con il suo esercito di Earl Grey, English Breakfast, Prince of Wales e Intense Premium – e solo per citare i suo generali prediletti - potesse prendere in considerazione una polvere marroncina dal profumo intenso e tostato che tutte le mattine invadeva ogni armadio della cucina. Solo Pu Erh provava una vaga simpatia per lui ma si trattava di lievi affinità elettive dettate unicamente dalla tostatura e stagionatura dei chicchi di uno e delle foglie dell'altro.

Viste le abitudini degli inquilini del luogo, incontrarsi non era un rischio che né l'uno né l'altro avevano mai rischiato di correre, fino a quella mattina in cui una tazza con dentro una bustina di Darjeeling venne lasciata sul ripiano della cucina accanto a una tazza piena di Caffè fumante.

Té percepì all'istante l'odore pungente dell'altro e la cosa lo stizzì enormemente. Aveva sempre odiato le fragranze eccessive, le trovava volgari e fuori luogo. Ciònonostante aveva dovuto chiudere un occhio con Indian Chai... faceva parte della famiglia e comunque il profumo di chiodi di garofano e cannella non era così pungente.

Ehilà!” disse improvvisamente una voce amichevole che attirò l'attenzione di Tè che, però, non appena accortosi essere Caffè, finse di non aver sentito.

Ehi? Hello? Good morning?” disse Caffè cercando inutilmente di emulare il nobile accento britannico che di solito contraddistingueva Tè e i suoi maggiori estimatori.

Non credo sia necessario farci perdere tempo reciprocamente” fu l'unica risposta che diede Tè prima che dell'acqua bollente andasse a ricoprire interamente la bustina di Darjeeling, facendolo arrossire sia per il calore che lo avvolgeva, sia per l'eccitazione che l'atto in sé comportava.

Tè ansimò lievemente mentre era lì in infusione e attendeva impaziente il suo cucchiaino di zucchero... si sentiva gli occhi di Caffè addosso e la cosa lo imbarazzò notevolmente. Non era abituato a essere guardato ma giurò che in quello sguardo non c'era l'odio che generalmente riservava lui a Caffè, anzi... sembrava quasi ammirazione.

Avrebbe voluto rispondergli con una frase sferzante ma si sentì afferrare per la tazza e versare dentro lo zucchero e un velo di latte prima di essere trangugiato in tutta fretta (con la coda dell'occhio dive che a Caffè era toccata la stessa sorte per mezzo di altre mani) ed essere sbattuto nel lavandino. Solo che Tè non toccò il freddo metallo del lavandino, ma qualcosa di caldo, bollente ed avvolgente con un aroma che gli diede alla testa. Il gemito che sentì provenire dal liquido scuro attorno a sé gli fece capire che senza il minimo pudore era entrato – senza però effettivamente volerlo – dentro Caffè. Quest'ultimo emise un gemito più forte quando Tè cercò di divincolarsi ed uscire dalla tazza in cui era caduto ma ogni volta che cercava di muoversi, Caffè non faceva altro che gemere più forte, sudando e cambiando colore. Tè, inebriato anche lui dal calore avvolgente di Caffè, si mosse con più decisione, strappando a Caffè un gemito strozzato. Nonostante l'acqua bollente Tè sudò freddo nel momento in cui anche lui sentì una scarica di piacere coglierlo di sorpresa...

Io...” fece per dire Tè con il fiato corto, ma una mano afferrò la tazza in cui era caduto dentro Caffè, unendoli ancor di più di quanto entrambi non avessero già fatto, prima che la ceramica venisse capovolta e svuotata del suo contenuto, lasciando che Tè e Caffè prendessero la loro strada, giù, per le tubature.


Note dell’autrice:

Don't. Ask.

   
 
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