Il sogno ricomincia come un gioco
giocato di nuovo, magia d’amore
che trasforma in energia ore vuote
memori dell’attesa nel delirio
di un cuore preda di ardente passione
più tenace dei ceppi degli ostaggi
che tiranni folli tengono in pugno,
prigionieri del Regno
del Silenzio, terra d’amare zolle.
Dalle lacrime risorgi, Regina
delle primavere mai spente, dolce
sorella della Luce…
Solo tu dai colore all’Universo,
collana dei pianeti e delle stelle,
solo tu dai vita all’Immensità
e ne fai dono a me, grato per sempre
all’arciere che ci ha colpito in petto,
al piccolo dio vestito di cielo
che frequenta i lidi sopra le nuvole,
sereni santuari dell’Ineffabile…
Esisti libera, senza passato;
nel tuo sguardo una vergine vertigine
ti rivela, purissima e selvaggia
– Onda merlettata di un mare intatto
da nessun remo di legno spezzato,
figlia fresca dell’Azzurro, soave
testimone delle perpetue danze
che avventurano il palco delle acque.
Sei mia per imperiale decisione
delle Potenze angeliche, mia sempre
nonostante i limiti e le barriere,
nonostante il pericolo guizzante
intorno al cerchio delle Sfere cosmiche.
Armati di coraggio sventeremo
empie cospirazioni
di fantasmi che girano di notte
perché a loro è vietato il giorno, spettri
privi del corpo, i Diseredati,
creature mai redente, tristi e sole
nei loro covi ombrosi tra le nebbie
che celano mostri, draghi e chimere.
L’Amore vincerà: noi ci crediamo
adesso e poi, attraversando il Tempo
che vivremo intrecciati,
tralci di vite baciati dal sole
quando la vendemmia profuma i campi,
quando uve viola incantano gli occhi
stregati dal vino della bellezza,
il nettare divino dell’eterna
Estate che arroventa visi e sensi
sotto il segno di una diversa storia
tutta da raccontare…