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Autore: Nemesis_8    30/12/2014    1 recensioni
(Crossover CrissColfer/Larry.)
'Quell'amore, alimentato da granelli di buio, si era fortificato, sconfiggendo i demoni nascosti fra le pieghe della notte. Era cresciuto, cacciando i mostri sotto il letto.
Era sbocciato, contando milioni e milioni di stelle.
Cercando in quella coltre di diamanti, il suo nutrimento. E il suo veleno.'
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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A mia moglie.
Che è dolce, come il miele degli occhioni di Darren.

Che è forte, come il mare in tempesta del sorriso di Chris.
Che ama, come Harry ama Lou.
Che è coraggiosa come il loro amore.
A mia moglie, che è bella, e nemmeno se ne accorge.
A lei, che è il Lou del mio Harry.
 
Buon compleanno, Roby. <3
 
 
 
 
 
 


 
 
Carefree

Ricordo la prima volta che ti ho visto.
Gli occhi chiusi, strizzati in una morsa che non faceva male.
La bocca aperta, a scoprire quei dentini, di cui tanto ti vergogni.
La testa gettata indietro, perché la contentezza non rimanesse solo sul viso.
Ti ho visto ridere. Ridere di cuore, quel cuore così grande che trabocca dagli occhi.
Quella gioia capace di illuminare la stanza, e quella spensieratezza, sola di chi ha un'anima a brandelli.
E la prima cosa che ho pensato mi ha dato il coraggio di chiederti di uscire per una pizza.
Un appuntamento con uno sconosciuto, in fondo. Al buio, forse.
E forse da quella sera è iniziato il nostro salto nel buio, nel vuoto. Ma le nostre mani sempre intrecciate.
 
Quel ragazzo mi stravolgerà la vita.
 
 
 
***

 
 
Loyalty

La prima cosa che mi ha fatto innamorare di te è stata la delicatezza con cui entri nella vita delle persone.
Piccoli passi, impercettibili. In punta di piedi.
In silenzio, perché la tua presenza ti sembra sempre contare poco.
Per me, sei amico.
Sei limite che non voglio superare, confine che voglio raggiungere. Sei acqua limpida e fresca per la mia arsura, e balsamo lenitivo per le mie bruciature antiche.
Ma sei anche amante, perché quelle mani che curano, si trasformano in tocchi di labbra audaci, a pelle screpolata e imperfetta. Soffici piume che ti sfuggono dalle ali.
Sei amico perché anche in silenzio, sai dirmi no, quando il mio cuore grida troppo forte.
Ma sei amante, perché quei tuoi no, ad occhi chiusi e con il corpo in affanno, sono sì, che ogni notte il tuo cuore mi urla.


Piccolo angelo caduto, che ha svestito le ali, per indossare il mio profumo.
 
 
 
***


 
 
Hope

Perché abbracciati sul divano, te, bocciolo invernale, chiuso sul mio petto, è lì che posso andare al di là di un presente.
È fra le pieghe nascoste, sull'angolo della tua bocca, che trovo la forza per andare avanti.
Nelle tue curve baciate dal sole del mattino, nella pelle svelata da lembi di cotone che ti scivolano addosso, lì trovo la speranza per un futuro passato.
Quei miei occhi che accarezzano le tue forme sinuose, vedono un futuro fatto di semplicità, noi, e amore. Tanto amore.
Fatto delle nostre mani intrecciate, di sorrisi pigri e baci al gusto di sonno e caffè.
Di abbracci caldi in pomeriggi piovosi, e di occhi languidi e pieni di desiderio.
 
Ho immaginato che fossimo noi, liberi, finalmente.
Che il nostro fosse un amore semplice, fatto delle piccole cose.
 
Quelle, ci sono sempre bastate.
 
 

 
***


 
Oxymoron

Quelle lenzuola che sanno di noi.
Nere e stropicciate. E piume bianche a frastagliarle.
Testimoni di quell'amore che travolge.
Perché affondo il naso sul tuo cuscino, e sento noi. Odore di sesso, amore e di te.
Tu, amante perfetto.
Io, vittima consenziente del tuo incantesimo.
E fra quelle lenzuola corrompi il mio animo al tuo dolce veleno. Fra quelle lenzuola sei padrone del mio cuore e del mio corpo.
Ma a luci spente. Perché nessuno possa vedere quella nuvola di zucchero dolcissimo che offusca lo sguardo tuo.
 
Fra quelle schegge di oscurità, labbra peccaminose mordono. Le unghie graffiano. Per marchiare, martoriare un corpo che sarà solo tuo.
Denti che lasciano segni del loro essere sulla mia pelle.
Ricordo per il mattino dopo, quando timido, e assonnato, mi accarezzi come se fossi la cosa più preziosa.
E sotto gli spiragli di quel nuovo e antico sole, le mie spalle contro il tuo petto, a proteggerci dal mondo l'uno con l'altro.
I cuori vicini, al ritmo di una stessa corsa con lo sguardo verso l'orizzonte.

Perché, il nostro, è un amore che non ha confini.
 
 
 
***


 
 
Reborn

Stare con te era diventata una specie di sfida.
Una perenne battaglia contro i tuoi limiti, le tue paure, le tue remore.
Stare con te mi faceva mettere in discussione tutto quello che ero. Che ero stato, prima di incontrarti. Che sarei stato, se non ti avessi incontrato.
Perché stare con te era vitale, e così semplice. Perché amare te era come respirare, qualcosa che si impara come primo saluto al mondo.
Amare era vedere i miei sbagli cullati da te.
Vedere le mie ferite, curate dalle tue dita delicate.
Vedere le mie cicatrici, baciate dalle tue labbra soffici.
Amare te era rinascere dalle ceneri delle mie illusioni.
 
Ceneri che erano pezzi del mio cuore e maschere cadute.
 
 
 
***


 
Unique

Il mio rifugio in un giorno di pioggia.
Quella cioccolata calda che riscalda l'anima infreddolita.
Braccia calde a coprire il corpo in un bieco pomeriggio d'inverno.
Ricordi la prima volta che abbiamo dormito insieme?
Non eravamo più solo amici, ma con i cuori vicini abbastanza da sussurrarsi già promesse.
Davanti al camino, una pizza e sguardi sfuggenti.
Tu con quel tuo pigiama enorme, e quel sorriso dolce.
Io vestito dei tuoi occhi e della luce che avevano dentro.
È stato semplice, far scivolare il braccio sui tuoi fianchi.
Naturale il viso nascosto nella curva del collo.
Lì dove il profumo si fa più intenso, ed è così te.
E mormorare fra i tuoi capelli, dolcemente accarezzare quelle spighe di grano dorato al sole di giugno.
Scherzare, perché quei sentimenti che tenevo nel cuore erano troppo grandi, troppo importanti, per poter esser detti a parole.
E ad un tratto, ad occhi sonnacchiosi, una mano che scivolava sotto la maglietta, che trovava sua dimora lì, dove il cuore batteva più forte.
E non potevo non abbracciarti. Stringerti più vicino.
E colmare gli spazi vuoti con quel sentimento.

E sognare, di un mattino prossimo, dove il mio saluto era un ti amo.
 


 
***
 
 
 
 
 
In love


Chris, mi sono innamorato di te.
Parole che sono scivolate via dalla mia bocca, frante ruvide sul petto.
Te le ho dette perché mi sembrava naturale quando sei entrato in cucina, con gli occhi pieni di sonno impasticciato, i capelli morbidi e scompigliati, a coprirli, la maglietta appena sollevata, quei pantaloni della tuta lenti sui fianchi, a scoprire quella pelle d'alabastro.
Lì, nel bel mezzo della mia cucina, mi è sembrato il momento giusto.
Semplice, come è semplice guardarti la mattina mentre dormi.
Semplice, come baciare via quel tuo broncio, prendendo fra i denti il labbro inferiore, e naufragare dolcemente in quella carne, dal sapore così tuo.
Semplice, come abbracciarti mentre piangi, anche se non vuoi essere toccato, con la paura che i frammenti della tua anima potessero ferirmi. Mentre io volevo che quelle schegge mi affondassero la carne, perché erano parte di te.
E io volevo solo sprofondare, confondermi nel tuo dolore.
Perché era il momento in cui vedevo il ragazzo di cui mi ero innamorato.
Quella bellissima creatura che, caduta a terra, trovava la forza di rialzarsi, senza contare le ferite.

Quel mio bellissimo angelo dalle ali tagliate, cui stavano ricrescendo le piume.
 
 
 
 
***

 
 
 
Inspiration

Fogli sparsi, in una stanza che ha visto troppo, forse.
Troppo amore, e troppo in fretta.
Note nascoste e ballerine. Parole in procinto di spiccar il volo.
Versi di un amore che non ha mai fine.
Un amore che è nato fra una rima e l'altra.
Nello spazio fra tasti neri e bianchi del pianoforte.
Mani che si sono trovate e intrecciate nel tempo di un diesis.
 
Labbra che hanno lambito in chiave d'amore.
Le tue che hanno saggiato la mia pelle martoriata.
E le mie che hanno letto, accarezzato, imparato a memoria la poesia scritta sul tuo corpo.
Linee dritte, e confuse a volte.
Lettere di un alfabeto perduto nel tempo.
Ma comprensibili ad un cuore che da quelle lettere è stato forgiato.
Note e parole che abbracciandosi sono i tuoi gemiti, dentro di me.
Note e parole che allontanandosi sono i miei baci sulla tua pelle calda.
 
Una melodia armoniosa, come le tue forme sparse sulle lenzuola, in ordine scomposto. Che solo i miei occhi potranno capire.

Che solo cuori innamorati potranno sapere.
 
 
 

 
 ***

 
 
 
 
Secret

Quei baci rubati fra spicchi di ombra, quelle mani strette fra noi, nascoste agli occhi del mondo, quei sospiri sussurrati a fior di pelle, a fior di labbra, in una lingua che solo i nostri cuori parlavano.
Quell'amore, alimentato da granelli di buio, si era fortificato, sconfiggendo i demoni nascosti fra le pieghe della notte. Era cresciuto, cacciando i mostri sotto il letto.
Era sbocciato, contando milioni e milioni di stelle.
Cercando in quella coltre di diamanti, il suo nutrimento. E il suo veleno.
 
Nascondersi poteva essere eccitante, all'inizio. Forse.
Il brivido dell'essere scoperti rendeva i nostri baci più caldi, più urgenti, le nostre mani più bisognose.
Respiri frenetici sulla pelle scoperta in fretta, per raggiungere prima possibile altra pelle. Altro calore.
Altri brividi.
Ma un bocciolo ha bisogno anche di luce.
Le ombre non sono buoni compagni di gioco.
Le stelle forse. Troppo effimere, però. Per essere trattenute.
 
Ma la luce avrebbe ferito, arso quelle carni e quei cuori feriti, e per tempo assetati.
Bruciati, coi nervi allacciati in un intreccio mortale.
 
Il nostro era un amore di scintille di sole e sfilacci di ombre.
Troppo fragile per sopravvivere nel deserto, di quel mondo che non avrebbe compreso, ma solo inaridito.

Ma troppo coraggioso, per annaspare fra i veli foschi e polverosi di una notte senza luna e senza stelle.
 
(I just wanna tell you I love you, but it’s the hardest thing to say.)*
 
 
 


 
***


 
 
 
Secret

Lo so che mi osservi, sai?
Davanti alle telecamere, circondati da folle euforiche e impazzite.
Lo so che mi guardi, anche se non vuoi farti vedere.
Un guizzo di cielo d'estate, che ferisce pelle e straccia veli.
Lo so.
Perché i miei occhi non hanno altra dimora che te.
Con quel ciuffo che oscura le mie gemme più preziose.
Quelle mani che sentendosi vuote e spoglie, cercano le mie.
E quando i nostri sguardi si incontrano, esplosione di stelle.
Un battito di ciglia.
Sono qui, non ti lascio.
 
Due dita a pizzicare il mento.
Sei bellissimo.
 
Un angolino di sorriso verso il cielo.
Anche tu, Lou. Ti amo.
 
Denti che si scoprono.
Ti amo anch'io.
 
(I’m in love with you and all these little things.)**
 
 
 
 
 
 
 
 
 
***


 
 
 
* da 'Words' di Darren Criss, obviously.
** da 'Little Things', One Direction.
 




 
*Angolino piccolo piccolo*

Innanzitutto, complimenti ai coraggiosi che sono arrivati fin qui *vede balle di fieno in lontananza*
Non so se si è capito molto.
La struttura è sostanzialmente intrecciata. (ci volevi te a dirlo...*applause*)
Cuori, menti, nomi intrecciati.
Magari l'ho capito solo io. *gli unicorni la guardano con fare poco convinto*
Uhm, sì.
Il titolo della shot è preso dal titolo di un libro meraviglioso, 'Call me by your name', in Italia 'Chiamami col tuo nome' di André Aciman, che vi consiglio vivamente di leggere.
Vorrei ringraziare le bellissime Ily (che potete trovare qui) e Elena (e qui) per i loro preziosi consigli, per la stesura di questa piccolina.
Andate a leggere le loro storie, che sono tanto belle quanto chi le ha scritte.
E nulla.
Spero che possa piacerti, piacervi.



xoxo...Nemesis.
 

 
  
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