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Autore: RoseDust    01/01/2015    2 recensioni
Un'intervista ai figli di Peeta e Katniss, che raccontano del loro rapporto con Haymitch.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bimba Mellark, Bimbo Mellark, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa FF partecipa al settimo turno del contest "1 su 24 ce la fa!" di ManuFury. Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Suzanne Collins; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 
Uno zio speciale
 
Intervistatore - Allora, piccolo, la mamma ti ha spiegato che stiamo girando un documentario sugli Hunger Games, giusto? Sai cosa sono gli Hunger Games?
Finnick - Sì, sono dei giochi di tanti anni fa. C'erano molti ragazzi, ma poteva vincere solo uno. Papà e mamma hanno partecipato e hanno vinto, e anche lo zio Haymitch.
I - Sono felice che tu lo abbia nominato, perché in questo documentario vorremmo approfondire la nostra conoscenza dei Vincitori rimasti in vita: dei tuoi genitori, Katniss e Peeta, sappiamo davvero tanto, ma Haymitch sembra che nessuno lo conosca davvero. Tu cosa puoi dirci di lui?
F - Lo zio Haymitch è buffo. Mi fa ridere quando dà da mangiare alle oche, perché so che tiene a loro, anche se non vuole dirlo. Ha dato un nome a ognuna, l'ho sentito una volta che le chiamava.
I - Questo lato affettuoso di Haymitch ci è del tutto sconosciuto!
F - Oh, no, zio Haymitch è molto affettuoso, soprattutto con me e mia sorella Prim. Ci fa giocare, ci fa fare l'aeroplanino e ci dà dei dolci di nascosto. A volte ci porta dei giocattoli, ma soprattutto ci racconta tante storie di quando mamma e papà erano giovani.
I - Insomma, sei molto legato a lui, mi sembra di capire!
F - Lo zio Haymitch è super! Mi ha insegnato tante cose, per esempio ora so contare fino a venti! Ascolta! Uno, due, tre, quattro... Quattro...
Primrose - Cinque!
I - La piccola Primrose, che piacere vederti!
P - Ciao!
F - Prim! Racconta anche tu alla tv dello zio Haymitch, stanno girando un film e vogliono sapere com'è con noi.
I - Sì, Prim, stiamo girando un documentario e i vostri genitori ci hanno dato il permesso di intervistarvi.
P - Beh, Haymitch con noi è sempre stato gentile, ci ha trattati come due di famiglia. Però non è davvero nostro zio, lo sai, vero, Finnick?
F - Certo che è nostro zio!
P - No, non lo è. Noi non abbiamo zii.
F - Lo è e te lo dimostro: lui conosce la mamma e il papà da tantissimo tempo, giusto?
P - Sì.
F - E loro si fidano ciecamente di lui.
P - Sì.
F - Ci viene a prendere a scuola, ci fa giocare, ci racconta le storie e ci insegna a contare e leggere.
P - Sì.
F - Ci fa sempre i regali e è presente a ogni festa di famiglia.
P - Sì.
F - E ci ha sempre dimostrato di volerci bene!
P - Sì, è vero, ma questo non significa...
F - Quindi è nostro zio.
P - Finnick, non è così, non bastano queste cose...
F - È nostro zio, lo sai che lo è! Papà, papà, è vero che Haymitch è nostro zio?
Peeta - Beh, in un certo senso, sì, lo è.
Katniss e Primrose lo guardano male e Peeta fa spallucce.
F - Visto? Haymitch è mio zio ed è lo zio più migliore del mondo!
I - Bene, direi che ho tutto il materiale di cui avevo bisogno. Finnick, Primrose, grazie per le vostre risposte. Peeta, Katniss, vi ringrazio per la vostra disponibilità. Vedrete il documentario su Panem TV settimana prossima. A presto!

 
Note: Allora, lo specifico a scanso di equivoci: Finnick è un bambino piccolo. Il che significa che parla male. Quando dice, per esempio, "è lo zio più migliore del mondo", è ovvio che sia grammaticalmente scorretto, ma è una scelta specifica. Tipo ne "La gabbianella e il gatto" mi pare che la gabbianella dica al gatto che è la mamma più migliore del mondo.
Anche le parole semplici, il fatto che non capisca la differenza tra film e documentario, è tutto fatto apposta per far capire l'età del piccolo. Quando dice che Haymitch li va a prendere a scuola, non intende scuola elementare: teoricamente l'asilo si chiamerebbe "scuola materna", quindi mi sono immaginata che Finnick per comodità la chiami "scuola" e basta.
Ah, per lo stile "intervista", ho letto sul regolamento che si può fare, se c'è dietro una trama.
So che è molto corta, ma anche questa è una scelta: l'amore non ha bisogno di tante parole per esprimersi, soprattutto quello di un bambino nei confronti dello zio. Spero di non averti delusa :) Buone feste!
  
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