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Autore: alix katlice    02/01/2015    1 recensioni
[Stoker]
( India/Charlie | what if...? | incest | ovvi SPOILER dal film )
E se il fucile di India non avesse puntato in quella precisa direzione?
"Nessuno sta arrivando. Nessuno arriverà mai per quel povero ragazzo ormai morto. Si sente libera mentre accetta che quel pensiero non le procura il più minimo senso di colpa."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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note autrice: dopo mesi e mesi che una mia carissima amica mi ha stressato con questo film, per l'appunto "Stoker", ho deciso di vederlo. NON L'AVESSI MAI FATTO. Mi ha inquietato in una maniera assurda ed è per questo che questa fan fiction è così inquietante e piena di pensieri malati, ma perdonatemelo, è la protagonista psicotica che parla. Avvertimenti! Charlie (ovvero lo zio figo psicotico anche lui) ed India hanno un rapporto che di platonico non ha nulla! Tanto si capiva anche dal film, andiamo. Tensione sessuale e scene inquietanti e surreali a gò gò. quindi no mea culpa <3
Nada, non ho nulla da dire. Altre note alla fine del testo :3 Buona lettura!






 

my secret friend;

 


 

India ha ben stampate in mente quelle immagini.
Le vene sul collo della donna -non riesce nemmeno a pensare a lei come a sua madre, erano violacee e formavano disegni, girighori su pelle pallida; c'era qualcosa di inquietantemente meraviglioso nel modo in cui le sue unghie, lunghe e curate, si graffiavano la gola a sangue.
E poi, in tutto quel rosa, in tutto quel viola e in tutto quel bianco, c'era lei: la cintura.
La cintura di suo padre che stringeva, premeva, uccideva. Formava un bel contrasto sulla pelle della gola, un così bel contrasto che aveva provato una sensazione di insoddisfazione e incompletezza quando aveva sentito l'ormai familiare suono di un collo che si spezza, della vita che finisce.
Aveva osservato con calma mentre lo zietto Charlie sorrideva e lasciava cadere a terra il corpo della della donna che un tempo era stata sua madre, la cintura stretta in mano.

Anche ora osserva. La donna che non fa altro che piangere.
È una noia. Di solito non è questo ciò che prova prima di uccidere (forse perché i loro obiettivi sono sempre un po' più combattivi di questa qui).
Sorride a quel pensiero.
Lei e Charlie uccidono perché è ciò che sono. È quella parte nascosta che non vedi ma che devi accettare, quella che scopri guardando una fotografia che ti ritrae mentre guardi un qualcos'altro, quella parte che ti completa: l'uccidere è quella parte che fa diventare grandi e che fa diventare liberi.
Emette un gemito strozzato, la donna, mentre Charlie comincia a slacciarsi la cintura.
Prima di uccidermi vuole violentarmi, starà pensando la donna. India si gode quello sguardo di paura e disperazione perché sa che non succederà nulla del genere.
È l'uccidere, non la violenza. È il vedere gli occhi spegnersi, il sentire il sangue sulle mani e sulla pelle, il constatare e il bearsi dell'impotenza di chi muore: non è la violenza sul corpo vivo, no. La violenza è un mezzo, non lo scopo.
(in più, le mani di Charlie sono solo per lei)
La cintura stringe, la donna si dibatte. Charlie è forte e non lascia la presa, pian piano sgrana gli occhi. Lei muore con un soffio, la cintura fra le mani di Charlie e India che si gode lo spettacolo, che lascia andare la presa sui capelli della donna, il corpo che si affloscia a terra.
Non c'è nessuno, fra le stradine nei dintorni di Place Pigalle. Nessuno che può testimoniare l'omicidio. Raccolgono il corpo e lo infilano in macchina.
India guarda fuori dal finestrino quando Charlie mette in moto.


 

*



Parigi è la settima e ultima città francese in cui colpiscono.
Lei e Charlie viaggiano, da così tanto tempo. Si spostano in continuazione e cambiano costantemente identità.
Non hanno un criterio per decidere la prossima vittima. Si affidano ai desideri incostanti di India, che sceglie osservando la folla e poi puntando un dito.
Les Renards de la ceinture, li chiamano in Francia. Le volpi della cintura. Si ritrovano i corpi, non i colpevoli.
India pensa che sia divertente, che aggiunga a ciò che fanno un pizzico di pericolo e suspance: Charlie invece non è contento, a lui basta uccidere, non vuole rischiare di
essere preso.
Ma è India che comanda, lo sa lei e lo sa lui. India comanda e i corpi vengono ritrovati dalla polizia sempre precisamente quattro giorni dopo l'omicidio, e les renards de la ceinture sono una specie di leggenda, ormai, nei bui vicoli delle città francesi.

 

(in più, le mani di Charlie sono solo per lei)

Il contatto fisico le fa ancora male.
È un male profondo, un male violento.
Non si fa sfiorare da nessuno: è Charlie l'unico che può toccarla.
Sono quegli occhi azzurri, freddi, i primi che la raggiungono; l'accarezzano con passione, si soffermano sul suo viso e sulle sue labbra rosee, le tolgono i vestiti prima che
possano farlo le mani.
La bacia. Le bacia la bocca, il collo -pensare che ne ha spezzati così tanti..., le braccia ed il seno, le bacia la pelle e la sfiora con passione.
Tutto questo ad India non fa male. È molto, troppo piacevole. Inarca la schiena ai tocchi dell'uomo e schiude le labbra.
È tutto, il suo rapporto con Charlie.
Il suo partner, la sua metà, l'unico con cui può condividere quel desiderio di morte e sangue e terrore, colui che gli ha fatto vedere la via e gli ha donato le ali per volare e percorrerla con lui, fianco a fianco.


Gli stretti vicoli di Roma sono molto più macchiati e sporchi delle vie della bella Parigi.
India lo pensa mentre fa scorrere le dita fra i capelli del ragazzo, li tira -con sorpresa di lui. Non sa quanto infinitamente più grande è la sorpresa che gli hanno riservato.
Dopo settimane passate a Sarajevo per far calmare gli spiriti dopo la Francia, le emozioni che arrivano improvvise e violente sono una ventata di aria fresca per un pesciolino che è stato sin troppo tempo fuori dalla sua acqua.
C'è di nuovo Charlie, c'è di nuovo la cintura, c'è di nuovo l'attesa e la sensazione che precede il momento in cui arriverà all'apice del piacere. C'è il collo del ragazzo (povero, povero ragazzo) e ci sono le sue dita che stringono forte i polsi di India.
È improvviso, quel movimento. Un momento prima il ragazzo annaspa ed un secondo dopo, disperato, preme sulla pelle di India.
Lei vorrebbe fermarsi e lasciarlo andare, ma lo sguardo di Charlie (sta per ucciderlo, sta per uccidere il ragazzo!) la convince a lasciar perdere: stringe le labbra e aspetta. Ci vuole poco, meno del solito. Charlie ha usato più forza ed India gli è grata per questo.
Le sfiora il braccio e poi fa passare una mano sul suo fianco, sulla sua schiena, avvicinandola a sé: India lo lascia fare perché non sente nessuno.
Nessuno sta arrivando. Nessuno arriverà mai per quel povero ragazzo ormai morto.
Non arriverà mai nessuno per gli uomini e le donne ormai andate grazie alle sue mani.
E si sente libera, India, ancora una volta.
Si sente libera mentre accetta che quel pensiero non le procura il più minimo senso di colpa.





 



Note:  
Les renards de la ceinture: ovvero le volpi della cintura. Non sono riuscita a trovare nulla di meglio, ma il suono mi piaceva e quindi è andata così!
Titolo: my secret friend è una canzone degli IAMX, che mi ricordava troppo come melodia il film, perciò ta daaaan. L'ho messo come titolo.
Parigi perché sì. Place Pigalle dovrebbe essere il centro della zona a luci rosse della città (poco, poco raccomandabile!)
Citazione del film nel secondo paragrafo della storia: non esprime il concetto con quelle parole, ma è quello.

 
Note della mente malata:
Parte dal what if...? secondo il quale la nostra India non ha fatto fuori lo zio ma ha visto crepare la madre. Di conseguenza, i due sono partiti insieme ed ora fanno i killer psicopatici insieme, viaggiando di città in città! Yee.
Non vuole essere una one-shot impegnativa: solo una visione di come le cose sarebbero potute andare (leggasi: avrei voluto che andassero)
Ma bando alle ciance! Spero che la one-shot vi sia piaciuta. Capisco che ciò che ho scritto è una visione distorta della morte e dell'uccidere una persona, e ci tengo a precisare che non coincide per niente con la mia visione delle cose, ma a parlare è India, non io!
Quindi, non ho altro da dire. Non penso scriverò altro su questo film, perché penso sia un capolavoro è già è stato complicato scrivere questo, ma mai dire mai xD
Un bacio a tutti :*

Alice.






 
  
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