Radice di purezza
Luminoso occhio, innocente e puro,
hai trovato l'Amore nel suo sguardo
gioviale, il suo sorriso è lo stendardo
della libertà e del porto sicuro
in cui approdasti. Ma Madama Oscura
ti ha preso l'Amore e tolto il senno:
brucia la memoria, e l'animo a un cenno
brucia l'innocenza nella paura.
Cresci non dolce, piegato e domato,
un'estranea forza ha travolto il corpo
tuo, rendendo il ribelle soggiogato.
Mondati nel ricordo che sovviene:
loto, dal marcio rinasci nel tempo,
fenice, risplendi senza catene.
Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Sono tornata con un'altra poesia: ultimamente mi sento ispiratissima. E in particolare, mentre leggevo il capitolo 28 della storia "Jay Hahn" di Bloomsbury, mi sono sentita travolta da questo piccolo lampo d'illuminazione: ebbene sì, ho partorito la roba qua sopra.
Ebbene, dovete sapere che non ci ho messo tantissimo, essendo stata l'ispirazione fortissima. Questi sono i momenti salienti, quelli che più mi hanno colpito di quella storia. Il titolo, invece, rappresenta la purezza di Jay, quella che secondo me è alla base di tutto, anche dopo tutto ciò che ha passato. Da una radice pura sono spuntati dei rami un po' malconci e tetri, ma quelli si possono sempre potare. La radice, però, resta sempre pura.
Il componimento è un sonetto che ripercorre, appunto, l'amore, la distruzione e la "rinascita" di Jay: le prime due sono reali, l'ultima gliela auguro io con tutto il cuore, specie con l'ultimo verso, come avete potuto leggere.
Dedico il sonetto a Bloomsbury, ovviamente, che mi ha alleviato lo stress da esami con la sua "Jay Hahn", la storia più catartica che io abbia mai letto. Grazie, Bloomy, sappi che non dimentico!
E questo è quanto. Ringrazio chiunque abbia letto, chiunque abbia apprezzato e chiunque abbia voglia di lasciare un piccolo parere.
A presto,
Sid.
Ciao a tutti! Sono tornata con un'altra poesia: ultimamente mi sento ispiratissima. E in particolare, mentre leggevo il capitolo 28 della storia "Jay Hahn" di Bloomsbury, mi sono sentita travolta da questo piccolo lampo d'illuminazione: ebbene sì, ho partorito la roba qua sopra.
Ebbene, dovete sapere che non ci ho messo tantissimo, essendo stata l'ispirazione fortissima. Questi sono i momenti salienti, quelli che più mi hanno colpito di quella storia. Il titolo, invece, rappresenta la purezza di Jay, quella che secondo me è alla base di tutto, anche dopo tutto ciò che ha passato. Da una radice pura sono spuntati dei rami un po' malconci e tetri, ma quelli si possono sempre potare. La radice, però, resta sempre pura.
Il componimento è un sonetto che ripercorre, appunto, l'amore, la distruzione e la "rinascita" di Jay: le prime due sono reali, l'ultima gliela auguro io con tutto il cuore, specie con l'ultimo verso, come avete potuto leggere.
Dedico il sonetto a Bloomsbury, ovviamente, che mi ha alleviato lo stress da esami con la sua "Jay Hahn", la storia più catartica che io abbia mai letto. Grazie, Bloomy, sappi che non dimentico!
E questo è quanto. Ringrazio chiunque abbia letto, chiunque abbia apprezzato e chiunque abbia voglia di lasciare un piccolo parere.
A presto,
Sid.