PEZZI DI MEMORIA.
BELLA
Mi trovavo
in un luogo che conoscevo, ma percepivo un senso di benessere, di soddisfazione
e anche di molta confusione.
Ero
soddisfatta perché finalmente sembrava che avevo un lavoro, ero una semplice
cameriera di uno degli hotel più prestigiosi di Venezia. Era da molto che
cercavo un lavoro, era da un bel po’ di
tempo che inviavo CV da tutte le parti, avrei fatto carte false per rimanere in
Italia. Sembrava che una parte dei miei desideri si stavano realizzando.
All’improvviso
mi ritrovai in una suite a chiacchierare con uomo affascinante, dal viso
conosciuto ma che non riuscivo a collegare a nessuno dei miei conoscenti. Avevo
la sensazione di sentirmi a casa con un estraneo, di aver trovato quello che da
una vita cercavo in un uomo, di potermi fidare di lui, di potere dire tutto
quello che mi passava per la testa e anche lui sembrava sentirsi finalmente se
stesso.
All’improvviso
mi ritrovai a fare l’amore con quel tizio e ciò che più mi sconvolgeva era il
mio comportamento perché io non mi ero mai comportata in quel modo, non avrei
fatto l’amore con uno sconosciuto e per di più non c’avrei messo passione e amore
come se lo conoscessi da una vita e non da poche ore, quella non ero io e anche
se quello che stavo provando bellissime sensazione però era talmente strana la
situazione che sembrava irreale. Poi come conferma dei miei dubbi, dei miei
timori la scena cambiò e al posto di una scena romantica e passionale mi
ritrovavo in un caos perché avevo scoperto perché quello sconosciuto mi
ricordava un volto famigliare, lui era un attore e la stampa c’aveva scoperto,
i miei datori di lavoro c’avevano scoperto e a lui non pareva fregarsene di
tutto quel trambusto.
Quella non
era la realtà, non potevo essere così stupida nel perdere ciò che da anni avevo
sempre desiderato, non potevo essere caduta nella trappola di un uomo affascinante,
dovevo svegliarmi da quel bellissimo incubo e ritornare ad una realtà più
tranquilla ma più amara e fu così che mi svegliai.
Finalmente ero in un posto che riconoscevo, in una stanza famigliare, nelle mie dolci e soffici coperte nel mio lettone ma appena mi voltai lui era lì e fu allora che urlai.
Angolo tutto mio: Questa storia è iniziata con un mio sogno e spero che vi piacerà.