Film > La principessa e il ranocchio
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Autore: VioletP_    04/01/2015    5 recensioni
Flashfic che parla della scomparsa di una delle più grandi amiche di Lottie, il suo gattino Stella, morto quando la ragazza aveva solo cinque anni.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlotte La Bouff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lottie giocava con il suo piccolo gatto bianco, aveva cinque anni, adorava il suo animale. Si chiamava stella. Adorava accarezzarla e coccolarla. Era la sua migliore amica, dopo Tia.

Un giorno, però, Stella iniziò a mostrare strani sintomi: non mangiava, non miagolava, passava tutto il tempo stesa a poltrire, nemmeno provava a difendersi dagli abbracci spacca costole di Lottie.

La cosa sembrava strana al signor La Bouff. Charlotte aveva un brutto presentimento, ma decise di ignorarlo: non voleva perdere anche la sua gatta.

Un giorno il sig. La Bouff portò Stella dal dottore e arrivati lì, disse a Lottie di restare seduta. Charlotte  decise di ascoltare i discorsi tra suo padre e il dottore. Origliò per molto tempo, aveva sentito qualcosa sul “Non ce la farà.” “E’ molto vecchia.” E altro ancora.
Quando tornarono a casa, Lottie strinse il suo peluche a forma di ranocchio ed iniziò a piangere, apeva che stavano parlando di Stella, altrimenti che ragione c’era di andare lì, e soprattutto non c’era ragione di tacere ogni volta che Charlotte provava a chiedere al padre cosa si fosse detto col dottore.

Era passato qualche giorno, Stella non migliorava e non peggiorava. Lottie decise di darle un regalo: un nuovo cuscino su cui dormire. Prese uno dei cuscini migliori dall’armadio di sua madre e lo portò a Stella, la quale giaceva a terra con gli occhi chiusi. Charlotte le intimò di svegliarsi più volte, provò anche a darle qualche buffetto sulla testa-cosa che irritava molto il felino- e a carezzarla, ma niente. Preoccupata, chiamò il sig. La Bouff. Egli strinse sua figlia e le disse che per Stella non c’era proprio niente da fare e che era morta.

Lottie pianse molto quel giorno, era triste, non voleva vedere nessuno, nemmeno Tiana. Era sera, prima di andare a dormire, si mise in ginocchio davanti al letto, unì le mani e iniziò a parlare, sottovoce.
<< Cara Stella, mi dispiace davvero tanto per quello che ti è successo. Papà dice che sei finita su in cielo, ma poi ritorni, vero? Per favore, qui si sente tanto la tua mancanza, scommetto che dove vivi tu ora non ti danno da mangiare come te lo davamo noi, e non ti danno l’affetto che ti meriti. Ti prego, ritorneresti per il mio compleanno o per quello di Tia? Sarebbe un sogno riaverti qui con noi, e so che mi stai sentendo. Vai via dal cielo e vieni sulla terra, oppure portami in cielo con te. Per favore. Ti voglio bene, dormi bene, Stella. >>

Lottie si asciugò una lacrima, poi si mise nel suo lettone e si coprì con le coperte rosa, dopo un po’ il padre entrò in stanza, baciandole la fronte. Charlotte sorrise, il padre uscì e chiuse gli occhi. In stanza c’era solo silenzio, ma Lottie giurava di aver sentito un miagolio, il miagolio del suo  gatto. Le scese una lacrima.
 

Angolo autrice:
Spero che questa Flashfic vi piaccia, c'ho messo tempo per scriverla, e sinceramente nella parte della preghiera mi sono trovata in difficoltà, dato che non sapevo come impostarla in modo che sembrasse detta da una bimba di cinque anni.

Flashfic, 478 parole.
   
 
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