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Autore: fedetojen    04/01/2015    2 recensioni
[Healer]
Killian, una ragazza dalle mille passioni: ama la corea, la lingua, le usanze e da quando è entrata nel mondo dei k-drama, quelli sono diventati quasi la sua droga. Ma quando un incontro inaspettato viene a presentarsi, cosa cambierà nella vita della giovane Killian?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Scrittrice: ed eccomi con una nuova FF, questa è dedicata all'attore Ji Chang-Wook, che sta facendo ora il drama Healer *__* Dopo aver iniziato a vederlo ho avuto voglia di scrivere subito una Fan Fiction così eccoci qui. Spero vi piaccia :D aspetto vostre recensioni e buona lettura! 
 
Heal My Heart
 
I : Incontri
         
 
Una gelida mattina di Dicembre, scelsi di andare a fare una passeggiata.
Camminai molto in cerca di un semplice bar, nel quale sedermi e riscaldarmi un po’.

La gelida Seoul si sveglia molto presto, e anche se sono solo le 9 del mattino, sembra invece, che siano le 17 del pomeriggio. La città è molto attiva, più di come me la ricordassi.
Sono venuta qui quasi tre anni fa per imparare la lingua, ho sempre avuto un debole per le lingue orientali e ho avuto l’occasione grazie ai miei, di venire qui e studiare.
Appena entrata in questo bar, un ragazzo molto giovane si avvicina a me, con indosso un grembiule nero e un taccuino in mano.

“Buongiorno” mi dice sorridente il giovane. Rispondo chinando la testa e replicando lo stesso.

“Cosa desidera?” mi chiede il ragazzo.

“Una cioccolata calda” rispondo sorridente.

Il ragazzo annuisce e sparisce, mi guardo intorno e di fronte al tavolo, dove sono seduta c’è una sedia libera.
Il campanello della porta fa rumore, e vedo entrare un ragazzo: alto, naso a patatina, occhi a mandorla, labbra troppo rosa per il freddo. Ha un giacchetto di pelle e un cappello nero, appena entra, si sfrega le mani e si toglie il cappello.

Si dirige proprio di fronte a me e si siede.
Per educazione inchino il capo come saluto, e mi ricambia aggiungendo un leggero sorriso.
Prende dalla tasca del giacchetto di pelle il suo telefono, ma più lo guardo e più sembra un attore.
Di recente ho visto un drama, come si chiama….ah si: Healer, molto bello.

L’attore principale è molto bello, ma non ricordo come si chiami.
Prendo il telefono dalla mia borsa e subito faccio una ricerca sull’attore.

“Ji Chang-Wook” dico ad alta voce, guardo la foto dell’attore dal telefono ma appena alzo lo sguardo mi ritrovo il ragazzo di fronte a me che mi osserva: guardo di nuovo la foto del telefono e la confronto con il ragazzo davanti a me…è lui!

“Come?” chiede il ragazzo bruno verso di me, guardandomi incuriosito.

“Healer…” dico in un soffio. Il ragazzo sorride, cerco di ritornare in me e tossisco per mandare via l’imbarazzo.

“Credevo non mi riconoscessi” dice lasciando il telefono sul tavolo e guardandomi meglio.

“Sembravi un viso conosciuto e avevo ragione. Però, ti dirò una cosa: sei più bello quando ti guardo dal mio pc, a casa” dico con un sorrisetto.

È una bugia, averlo lì davanti a me, mi faceva tremare le mani così tanto, da tenerle nascoste sotto il tavolino con il telefono ancora in mano, con la sua foto aperta.

“Be sei la prima che me lo dice. Chiunque m’incontri dal vivo dice che sono molto meglio che in tv” mi dice sorridendo.

Unisce le sue mani, e le vedo rosse per il freddo gelido, appena guardo fuori mi accorgo che sta nevicando.
Amo la neve, dove vivo io non ha mai nevicato.

“Visto che ora sai chi sono, posso sapere chi sei tu?” mi chiede sporgendosi un po’ di più verso di me.

“Mi chiamo Killian” dico mentre arriva il cameriere con la mia tazza fumante di cioccolata calda.
Poggio il telefono sul tavolo e metto le mani intorno alla tazza per riscaldarmi.

“Mai sentito come nome” dice mentre il ragazzo gli porge la sua tazza.

“Da quanto sei qui?” mi chiede con il suo accento meraviglioso.
Ho deciso di imparare il coreano perché la lingua mi piaceva molto, non solo ascoltarla ma anche parlarla, mi rilassava molto. Ma con lui di fronte a me, ero molto agitata, mai successo con altri.

“Da quasi tre anni” dico mentre sorseggio la mia cioccolata che al contatto con la lingua, mi fa sussultare, era bollente accidenti. Si mette a ridere, forse si è accorto che la cioccolata bruciava.

“Non se ne vedono molte di ragazze straniere che parlano la nostra lingua, e non bene come te” mi dice sorridendomi, se continua così non saprò più dove nascondermi.

“Quando si ha una passione, si cerca di smussarla più che si può, cercando di andare sempre più in alto” dico mentre guardo il fumo che sale dalla mia tazza. Sorseggia dalla sua tazza senza staccare gli occhi dai miei.

“Ti va di venire con me?” mi chiede tutto d’un tratto.

“Dove?” chiedo guardandolo sorpresa.

“Nel mio appartamento” mi dice in un soffio. Nel suo appartamento? Ma stiamo scherzando?

“Non mi sembra il caso” dico mentre metto il telefono nella borsa e cerco di prendere tempo e scappare via. Una celebrità come lui che mi chiede una cosa del genere…sto sognando vero?

“Non scappare, non voglio mica ucciderti” mi dice sorridendo beffardo.

“Va bene dai” dico sospirando. Mi risponde ancora sorridendomi, mentre si alza e si dirige verso la cassa. Faccio così anch’io.

“Quant’è?” chiedo verso il cassiere.

“Ha già pagato il ragazzo li fuori” mi indica, e appena mi volto lo vedo che mi guarda e mi invita a seguirlo.

“Perché hai pagato tu?” chiedo mentre iniziamo a camminare.

“Perché mi andava” dice mentre esce la mano dalla tasca con un telecomando e apre la macchina: un suv nero, molto elegante e costoso. Il percorso in macchina fu silenzioso, se non fosse stato per la radio che cantava di sottofondo.

Appena arrivati davanti un grande edificio pieno di vetrate, un ragazzo apre la portella del guidatore e il bruno scende, mi invita a fare lo stesso.
Appena entrati nell’ascensore noto che schiaccia il numero 10, il palazzo ha solo 12 piani, e io soffro di vertigini…bene.

“Come mai decimo piano?” chiedo imbarazzata.

“Amo vedere i paesaggi dall’alto” cosa potevo aspettarmi?
Siamo arrivati sul pianerottolo, e si avvicina ad una porta, mette il numero e con un rumore, la porta si apre.
Appena entro mi guardo intorno, un ampio salone con mobili bianchi incornicia la stanza, con alcuni quadri di paesaggi appesi sui muri qua e la, e subito noto la vetrata. Mi avvicina incerta e piano guardo fuori.

“Bello eh?” mi chiede affiancandomi.

“S-si” dico balbettando.

“Vado un attimo in camera arrivo subito” mi dice sparendo, in effetti non aveva torto riguardo alla vista.

È davvero mozzafiato, vedere tutto imbiancato da qui sopra è davvero bellissimo, guardare come la gente va da una parte all’altra, come la vita continui nonostante tutto.

“Non seguire qualcuno senza timore, potresti cacciarti nei guai” quella frase…di colpo mi giro e mi ritrovo Healer davanti  a me, cappello nero, occhiali scuri, giacchetto di pelle nero e pantaloni neri.
Siamo vicinissimi e visto vestito così, il cuore inizia a battere forte e non riesco a controllarlo.
M’incanto guardandolo e ricordandomelo come nel drama.
Si avvicina sempre di più verso il mio volto così di colpo mi sposto dalla vetrata e lo guardo spaventata.

“Ma che intenzioni avevi?” chiedo alzando la voce, turbata.
Si leva gli occhiali scuri e mi fissa alzando un angolo delle sue labbra.

“Volevo sapere se ora sono ancora meglio di quando mi vedi dal tuo pc” dice sorridendo.

“Ovvio che sei più bello dal mio computer” dico mentre cerco di calmarmi e di non badare alla sua presenza di fronte a me, che mi scombussola troppo.

“Va bene” dice levandosi il cappello e il giubbotto in pelle. Si dirige in cucina e apre il frigo, prendendo una bottiglietta di acqua.

“Desideri qualcosa?” mi chiede calmo, è più calmo di me. Come può essere?

“No grazie” dico sedendomi timidamente sul divano bianco in pelle.
Rimane in piedi a guardarmi mentre beve l’acqua, continuo a guardarlo, cercando di resistere al suo sguardo, ma non ci riesco e dopo poco, distolgo lo sguardo da lui per posarlo su una libreria.
Mi alzo di scatto e mi dirigo verso la stessa. Inizio a toccare con l’indice i libri e a notare che ognuno ha un colore diverso.

“Ti piace leggere?” chiedo voltandomi verso di lui.
Ha le braccia e le gambe incrociate, mentre è seduto sul divano e gioca con la bottiglia, facendola passare da una mano all’altra. È dannatamente sexy con quello sguardo.

“Diciamo che quando ho tempo libero mi piace passarlo leggendo o vedendo qualche documentario” mi dice tutto sorridente.

“Quindi sei qui da quasi tre anni, parli benissimo il coreano, ma come mai sei rimasta ancora qui?” mi chiede alzandosi e avvicinandosi. Mi appoggio alla libreria, cercando di sembrare sicura di me.

“Sono rimasta perché qui le persone sono diverse. Vivono come se fosse il loro ultimo giorno, sorridono sempre, sono cordiali,
gentili, sento quel calore che nella mia città non c’è mai stato” dico guardandolo mentre viene verso di me a passo lento.

“E senti, ti andrebbe di uscire con me stasera?” mi chiede mentre è a poco più di 20 centimetri da me.
I suoi occhi mi guardano intensamente, le sue labbra formano un sorriso, e io non riesco a resistere al suo sguardo troppo potente per me. Sposto lo sguardo e gioco con le dita delle mie mani per il nervoso.

“Sei tesa, posso capirlo. So di essere bello” dice con sarcasmo.

“Elogiarsi non è una dote” dico sorridendo e guardandolo.

“Allora vieni?” mi chiede inclinando leggermente la testa.
Non sono mai uscita con qualcuno, e adesso Chang-Wook, aka Healer, me lo sta chiedendo…perché no?

“E va bene” dico infine annuendo.

Ed ecco Ji Chang-Wook


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Piccolo Bonus :3

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