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Autore: dimest    05/01/2015    3 recensioni
Viviamo in un’era in cui non esistono mostri, dove la democrazia e la Repubblica sono state spazzate via da un’economia liberista e la nostra quotidianità è stata posseduta dall’etica del lavoro: se non lavori, non puoi considerarti parte di questa società.
Per chi vive in questo Paese, non c’è via di fuga. Non c’è libertà di parola, non c’è libertà di stampa; ogni informazione è boicottata da questi Titani dello Stato e la gente ne ha paura. Una fottuta paura.
La libertà che crediamo di possedere è solo un'illusione; viviamo nella mera convinzione che le nostre decisioni possano influenzare il nostro futuro.
Da qualche tempo però la speranza si sta ridestando in tutti noi. Questo è possibile solo grazie a chi non si è piegato di fronte alla terribile realtà di cui siamo vittime, loro che combattono contro questi Titani dell’economia; loro che si fanno chiamare “jiyu no tsubasa”, le “ali della libertà”.
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Pov Eren. Coppia: LevixEren
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Introduzione

 
Viviamo in un’era in cui non esistono mostri, né Re o Regine, dove la democrazia e la Repubblica sono state spazzate via da un’economia liberista e la nostra quotidianità è stata posseduta dall’etica del lavoro: se non lavori, non puoi considerarti parte di questa società.
A scuola ci insegnano come amministrare il nostro futuro seguendo l’esempio dei più noti imprenditori. Non esiste, oramai, azienda che non sia stata “accolta” da qualche grande impresa o non abbia subito il suo influsso.
Lo Stato che ci governa e che abbiamo scelto, non appartiene né a se stesso né a noi cittadini da troppo tempo, l’economia l’ha inglobato e l’ha reso succube di quest’ondata di denaro. Per chi vive in questo Paese, non c’è via di fuga; le frontiere sono state chiuse per evitare uno scambio d’idee, informazioni o solo di persone. Siamo prigionieri della nostra nazione.
Non si sa come tutto ciò sia iniziato, ha preso piede pian piano e ci siamo ritrovati ben presto separati dal resto del mondo. Non c’è libertà di parola, non c’è libertà di stampa; ogni informazione è boicottata da questi Titani dello Stato e la gente ne ha paura. Una fottuta paura.
Su scala generale la nostra situazione assomiglia a quella medioevale: i Titani governano le città e, più ci si allontana dal fulcro di quest’ultime, più vi sono povertà e desolazione. Sembra di essere stati rinchiusi in grosse e spesse mura, dove, ognuna di queste, suddivide la popolazione in base alla loro classe sociale: i non lavoratori, o coloro che si ritrovano a dover lavorare come dipendenti, sono situati all’interno dell’ultimo anello di mura, quello di confine tra una città e l’altra; al secondo anello stanno i piccoli imprenditori, gli artigiani o chi comunque possiede ancora una piccola attività; al centro abitano i benestanti, chi non ha bisogno di lavorare perché vive del lavoro degli altri, da qui possono tenere sotto controllo l’intero sistema perché è lì che sorgono i più importanti centri pubblici.
Le autorità pubbliche sono ovviamente a disposizione di questi magnati, ed il mercato di esportazione è effettuato segretamente per evitare scambi clandestini.
Queste mura sono visibili grazie alla differente tipologia di abitazione ed ai diversi modi di vivere. Non tutti possono permettersi di acquistare una casa singola, i più hanno appartamenti o stanze in grossi condomini.
Abbiamo internet, acqua corrente, elettricità e un’efficiente rete di comunicazione, eppure ci sentiamo come se non avessimo nulla di nostro. La libertà che crediamo di possedere è solo un'illusione; viviamo nella mera convinzione che le nostre decisioni possano influenzare il nostro futuro, che sia ancora l’amore e l’onestà, la moneta della nostra esistenza, nonostante la corruzione e la disperazione ci camminino a fianco.
Da qualche tempo però la speranza si sta ridestando in tutti noi: sogniamo un domani migliore, di vedere la nostra attuale società cadere per ricostruirla più democraticamente, in cui i nostri diritti siano tutelati in maniera equa senza distinzione di classe. Questo è possibile solo grazie a chi non si è piegato di fronte alla terribile realtà di cui siamo vittime, loro che combattono contro questi Titani dell’economia, loro che sono comparati a Robin Hood della nostra epoca (e mi vien da sorridere ogni volta in cui lo leggo o lo odo); loro che si fanno chiamare “jiyu no tsubasa”, le “ali della libertà”.



 

Note autore:
Salve a tutti e grazie per essere arrivati fin qui a leggere le note.
Ho voluto iniziare la storia con questa introduzione per rendere più comprensibile lo svolgimento della trama.
Mi scuso per eventuali errori di distrazione e/o (spero proprio di no) grammatica.
Per il momento la storia non ha scene esplicite di lotta, ma solo vaghi riferimenti, e per questo ho messo ugualmente il genere "Dark" e "Contenuti forti" negli avvertimenti. Nel qual caso dovessero esserci problemi fatemelo sapere.
Vi ringrazio ancora per la lettura, spero di avervi incuriositi e che continuerete a leggere questa storia.
   
 
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