Tutto tace.
Il silenzio avvolge la casa, la nostra casa, in cui aleggia ancora il tuo profumo.
Tutto tace.
Gli uccellini, che in questa stagione si esibiscono in gare di canto senza fine, rimangono ora in silenzio, come se stessero condividendo il mio dolore.
Io sono qui con te, Ruth.
Ti stringo la mano, e riesco a percepire il calore vitale che ti sta lentamente abbandonando, portandoti via da me, sempre di pių.
Ti prego, Ruth, aspetta.
Ci sono ancora tante cose che ti devo dire, tante cose che dobbiamo fare, tanti luoghi che dobbiamo visitare.
Non te ne andare, amica mia, non dove io non posso raggiungerti.
Ma per quanto io preghi, per quanto lo desideri, non posso impedirti di lasciarmi, di scivolare via come acqua tra le mie mani.
E tutto tace, intorno a me.
Le mie orecchie non odono pių nulla.
Neanche il tuo respiro, che per molte notti ha cullato il mio sonno.
Neanche il battito del tuo cuore, che pulsava allo stesso ritmo del mio quando poggiavo la testa sul tuo petto.
Niente.
Perchč tutto tace, ora.
Anche l'orologio del soggiorno, che per intere generazione non ha cessato un attimo di scandire il trascorrere del tempo, adesso si č fermato.
Segna l'ora nefasta in cui tu te ne sei andata, Ruth, portandoti via con te il mio sorriso.
Tutto tace.
Tranne il mio cuore, che sta urlando di dolore.