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Autore: LaMusaCalliope    05/01/2015    2 recensioni
Si staccò da lei e prese da una tasca del giubbotto uno dei libri di Cal e appena la ragazza vide che ce lo aveva lui un misto di sentimenti si fece largo nel suo animo. Cercò di riprenderlo ma Fred lo mise dietro la schiena – Devi guadagnartelo! – le disse, con un sorriso furbo. Aveva in mente qualcosa, ne era sicura. – e come, sentiamo. – Fred si alzò e si allontanò. – se mi raggiungi, questo bellissimo libro sarà di nuovo tutto tuo! –
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~- Cal apri! Sono Fred! – disse la voce del ragazzo al citofono. La ragazza obbedì e andò ad aprirgli la porta. Non fece in tempo a richiuderla che lui era già entrato e la stava abbracciando. Cal arrossì.– Non te lo aspettavi, eh? – gli disse sul collo e lei sentì un brivido percorrerle la schiena. Annuì sorridendo e allora lui si staccò e le diede un veloce bacio sulla guancia che la fece arrossire ancora di più. Cal andò a chiudere la porta e lo fece accomodare, portandolo in camera sua. – la tua libreria! – esclamò Fred come un bambino davanti allo scaffale di Cal. – Già. Non è un granché, ma è qualcosa – disse, torcendosi le mani per il nervosismo. Il ragazzo prese ad accarezzare tutti i volumi e a sussurrarne i titoli. – è bellissima – disse, guardando lei. Gli sorrise. – vuoi qualcosa? Un caffè? – provò lei ma lui rifiutò. – posso ? – chiese, indicando il letto. Lei acconsentì e si sedettero vicini, le loro spalle che si sfioravano. Le tremavano le gambe e il cuore batteva a una velocità impressionante. Poi fece l’errore: lo guardò e fu allora che il cuore perse un battito perché quel giorno Fred era davvero bello, nella sua felpa grigia e i capelli rossi che gli ricadevano sulla fronte, facendolo sembrare ancora più infantile. – Come … come mai sei venuto? – gli chiese quindi, sorridendogli. Lui le prese la mano e ricambiò il sorriso. – oggi mi hai detto che saresti stata sola e ho pensato di passare a farti un po’ di compagnia! Sono o non sono un grande amico? – lei gli strinse la mano – oh sì! Un grande amico! Un amico tutto matto! – lei rise di gusto davanti all’espressione offesa di lui. – Io? Matto? Senti chi parla! – ci fu un momento di silenzio, poi lui col broncio le chiese – sono così matto? – lei annuì, ancora ridendo, trovando adorabile quella sua espressione. Poi l’abbracciò di nuovo e lei si abbandonò sulla sua spalla. – Devi ammettere che però sono il migliore amico matto che tu possa desiderare. - Si staccò da lei e prese da una tasca del giubbotto uno dei libri di Cal e appena la ragazza vide che ce lo aveva lui un misto di sentimenti si fece largo nel suo animo. Cercò di riprenderlo ma Fred lo mise dietro la schiena – Devi guadagnartelo! – le disse, con un sorriso furbo. Aveva in mente qualcosa, ne era sicura. – e come, sentiamo. – Fred si alzò e si allontanò. – se mi raggiungi, questo bellissimo libro sarà di nuovo tutto tuo! – Cal le diede dell’imbroglione mentalmente e cominciò a seguirlo non appena lui iniziò a correre per tutta la casa, fino ad arrivare nel giardino esterno. Fred era veloce, aveva su Cal un distacco di mezzo metro, ma si nascose dietro un albero di limoni, solo per provocarla. Lei lo raggiunse, con la faccia rossa e il respiro ansimante. – non siamo dei bambini! Perché dobbiamo giocare a rincorrerci? – gli chiese Cal, col respiro grosso. Fred le rispose da dietro l’albero – perché vederti tornare bambina è uno spettacolo che non mi perderei per nulla al mondo – arrossirono entrambi, increduli delle parole pronunciate dal ragazzo. Fred virò a destra e lei lo seguì, ma era una finta. Fred le prese il polso e la trascinò dietro l’albero, stringendola a sé. – lo vuoi o no, il tuo libro? – le chiese a un soffio dalle sue labbra. Cal aveva la mente annebbiata, come succedeva ogni volta che lui si trovava troppo vicino a lei, cercando di tornare lucida, annuì rispondendo a Fred che portò il libro il più lontano possibile da lei. Cal fece per prenderlo ma si scontrò con un paio di labbra morbide, le labbra di Fred. Rimasero così, abbracciati a baciarsi per diversi minuti. Poi Fred si staccò per primo, accarezzandole una guancia. – te lo sei meritato -  le dice, porgendole il libro. Lei lo prese e lo sfogliò, come per assicurarsi che stesse bene. – Prova a farlo ancora e ti uccido – gli disse con sguardo truce. Lui si grattò la testa, - sei davvero così arrabbiata? – aveva assunto un’espressione ferita e Cal gli sorrise per rassicurarlo. – no – e allora le sorrise anche lui. – meno male – e le si avvicinò di nuovo, abbracciandola. –ciao –le sussurrò sulle labbra. – ciao – gli rispose lei e lo baciò ancora, sotto quel sole primaverile che parlava di nascita, nella stagione di Afrodite.


     Angolo Autrice: Salve! Eccomi con una nuova storia romantica. Lo so, mi sto fissando con questa Calliope, ma è un bel nome. Spero che vi piaccia e che lasciate una recensione. Vi adoro.
   
 
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