Film > Lilo & Stitch
Ricorda la storia  |      
Autore: hinata 92    06/01/2015    3 recensioni
Ci sono persone che non crescono mai. Ma gli altri sì, ed è difficile da accettare.
Una soluzione insolita per il problema di Stich...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dott. Jumba Jookiba, Lilo Pelekai, Pleakley, Sorpresa, Stitch
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Peter Pan
Peter Pan

 

«Nani cattiva, Nani cattiva!»
La ragazza sospirò: «Stitch, ti prego, non fare così...»
Ma il piccolo alieno blu non le diede retta e si rifugiò in cameretta sbattendo la porta. Come sempre.
Le faceva male vederlo così, ma proprio non sapeva come porvi rimedio. Era nella natura delle cose, anzi, era nella sua natura. Ma non in quella di Stitch.
In fondo non era colpa sua. Lui era stato creato per essere un distruttore di pianeti, nella sua logica non c'era spazio per concetti complicati come evoluzione, cambiamento o, peggio ancora, crescita. E così, quando la piccola bambina che gli aveva cambiato l'esistenza e con cui aveva giocato per così tanto tempo era diventata sempre meno bambina e sempre più donna, Stitch a un certo punto non l'aveva più riconosciuta, ma si era convinto di avere davanti la sorellona rompiscatole ma gentile a cui era sì affezionato, ma che non era Lilo. Come se non bastasse, non trovando più l'amica di sempre, aveva iniziato ad accusarla di averla nascosta, di avergliela portata via per qualche misteriosa ragione che non riusciva a comprendere. Avevano provato a spiegarglielo in ogni modo, ma non c'era stato nulla fare.

Da bambina era riuscita a compiere un piccolo miracolo, ma forse ormai aveva passato l'età delle meraviglie da fare e da scoprire. O forse più semplicemente era un concetto al di fuori della sua natura di eterno bambino. Un Peter Pan blu e alieno.
Jumba si era proposto persino di fargli una sorta di aggiornamento mentale, ma Lilo si era fermamente opposta: un’operazione del genere avrebbe significato cambiare forzatamente la sua natura, e lei non voleva. Lei voleva solo il suo Stitch. Anche se lei non poteva più essere la sua Lilo.
Non le restava che sperare che il lavoro che aveva fatto anni prima per renderlo buono fosse permanente e che non saltasse mai in testa a Stitch di cercarla radendo al suolo il pianeta...

«Tu stare tranquilla, Jumba con suo grande e immenso genio ha risolto problema!»
Lilo lo guardò speranzosa: «Ci sei riuscito?»
Il grosso alieno sorrise: «Certo, tu dubita di me?»
Un'altra voce stridula intervenne da lontano: «Avrebbe tutte le sue buone ragioni visti i precedenti!»

«Zitto, Pleakley, tu dare me sempre contro!»

Lilo rise. No, in tanti anni quei due non erano cambiati neanche un po'.
Jumba cercò di darsi un contegno: «Dopo lunghe ricerche e grazie a tuoi campioni di DNA presi di nascosto...»

Lilo lo guardò preoccupata: «Miei campioni di DNA?»

Pleakley, facendo capolino dalla stanza affianco, intervenne: «Certo, abbiamo preso i tuoi capelli dalla spazzola, le tue unghie tagliate dal cestino del bagno e anche la tua saliva dall'apparecchio per i denti! Tra l'altro, devi poi spiegarmi come facciate voi umani a sopportare quella roba in bocca, è una trappola per topi fatta per denti!»
Lilo fece una smorfia disgustata dal paragone, ma Jumba continuò imperterrito: «... io ha trovato soluzione a problema. Entra pure, Pleakley!»

Non appena l'alieno verde varcò la porta, Lilo sbarrò gli occhi dallo stupore.

 

Stitch sfogliava il libro del brutto anatroccolo da solo, con aria molto triste. Sospirò.
Poi, all'improvviso, un baccano facilmente identificabile come una canzone del grande Elvis lo fece trasalire.
«Questa è l'ideale per quando si è tristi.»

Stitch la guardò sconvolto: «Lilo?»

Di nascosto, dal portellone sul pavimento che portava in camera, tre persone assistevano alla scena.
«Non ci credo...»
«Niente è impossibile a scienza!»
«Voi... per mesi... avete complottato alle mie spalle... per crearmi un clone?»
«No semplice clone! Mia creatura non cresce, essere uguale a te da bambina come gusti, comportamento, ragionamento, Q.I.; in più essere addestrata per trattarti come tu trattare Nani a quell’età, cioè straordinariamente male!»
«Non le hai aggiunto optional come superforza o qualunque altra cosa con cui poter distruggere il pianeta, vero?»
«Tu offende me, Lilo! Per chi mi ha preso?»
«Per uno scienziato pazzo che ha creato 626 esperimenti con quello scopo, vuoi forse darle torto?»
«628 per precisione, Pleakley...»

Lilo li ignorò, concentrandosi sulla scena che aveva davanti. Sarebbe riuscita a vivere con un suo clone per casa e a fingere di essere sua sorella?
Guardò Stitch, il suo amico di sempre, abbracciare finalmente la sua Lilo.
Sì, per rivedere ancora quel sorriso, l'avrebbe fatto volentieri.


Ciao a tutti! Una cosuccia creata e scritta al volo dopo aver ripensato a questo film è uscito questo! Spero vi sia piaciuto.
Alla prossima
Hinata 92

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Lilo & Stitch / Vai alla pagina dell'autore: hinata 92