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Autore: La Sibilla    08/01/2015    4 recensioni
Dopo il midseason finale siamo rimasti tutti molto scioccati per la morte di Oliver.. la mia storia ha inizio quando questa sconvolgente notizia arriva al team.
Non sappiamo come andrà a finire ma possiamo immaginarlo.
Ci chiediamo come reagiranno tutte le persone che lo amano.
Cosa succederà ad Oliver? Si salverà? Quando tornerà a casa?
Venite a scoprirlo insieme a me.
Genere: Malinconico, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Durante il viaggio di ritorno, Oliver era stranamente silenzioso.
Bruce era certo che stesse immaginando l’incontro con i suoi amici e provasse mentalmente il discorso che avrebbe voluto fare, ma che poi, come succede sempre, gli sarebbe rimasto sulla punta della lingua, perché ovviamente: le cose non vanno mai come te le aspetti, e le reazioni che prevedi dagli altri, spesso anzi, quasi sempre: ti sorprendono.
Bip Bip Bip
Una chiamata di Alfred.
-“ ehm..buonasera Signore..”-
-“ Alfred..”-
-“ io.. volevo gentilmente sapere se il Signor Queen è arrabbiato con me..”-
-“  a giudicare dalla sua espressione in questo momento… direi.. un pochino..”-
-“ oh santo cielo! Lo sapevo, ho combinato un guaio con la Signorina Smoak?”-
-“Beh.. questo non possiamo saperlo finchè non la incontra..”-
-“ ho capito signore, credo di dovere delle scuse ufficiali al signor Queen, ci può mettere in comunicazione per favore?”-
-“ ma certo..”-
“Oliver c’è una chiamata per te… è… Alfred..” disse sorridendo e passando la videochiamata sul monitor posteriore .
Appena il ragazzo vide l’anziano maggiordomo in video, tutta la sua rabbia svanì.. sembrava veramente dispiaciuto, aveva un espressione di sincero rammarico dipinta in viso.
-“ Signor Queen.. mi dispiace molto, per la libertà che mi sono preso nel comunicare con la signorina Smoak. Non era mia intenzione metterla nei pasticci. Del resto lei è stata così in gamba da rintracciare le mie mail..che ho pensato che fosse il caso di tenerla aggiornata sulla situazione..spero che lei possa perdonare questa mia piccola defaiance..”-
-“ Alfred.. all’inizio ero molto arrabbiato..ma..poi ho capito che dipendeva dal fatto che mi aspettavo di trovare solo sorrisi e abbracci al mio ritorno..mentre avevo tralasciato il fatto che per loro sono stato praticamente morto per 5 mesi e tutte le implicazioni di questa mia assenza.. quindi..
Anche se da una parte sono letteralmente terrorizzato di tornare a casa…dall’altra, ti ringrazio, perché forse il tuo intervento ha fatto in modo che il dolore per la mia mancanza fosse meno profondo..
Quindi.. si posso perdonarti..”-
Il vecchio maggiordomo tirò un sospiro di sollievo.
-“ Bene! Errr…ehm… -si schiarì la voce e tornò subito serio- la ringrazio infinitamente della sua comprensione. Mi auguro di rivederla presto a Gotham City, le preparerò un bel pranzetto Italiano. Ah! Dimenticavo.. stasera è il compleanno del Signor Diggle, Signore.. sono tutti a festeggiare.. le suggerisco di cambiarsi d’abito e comprare un piccolo presente.. Arrivederci  a presto..”-
Bipppppppp
-“ Accidenti! Mi ero completamente dimenticato che oggi è il compleanno di John!”-
-“Non preoccuparti.. dato che immaginavo che avremmo fatto tardi, ci ho pensato io.. appena atterriamo ti consegno tutto .. a proposito.. dove devo lasciarti?-
-“mmm…il grattacielo dove ha comprato il loft mia sorella Thea ha una pista per elicotteri, lì dovrebbe andare bene, potrò farmi una doccia e cambiarmi a casa sua..”-
-“ Ok, digita l’indirizzo sul monitor così il localizzatore satellitare imposta il Gps.”-
Dopo circa  tre ore di viaggio finalmente si scorgevano le luci di Starling City. La sua città!
Caspita che emozione vederla dopo tanto tempo!
Con una manovra d’eccellenza, Bruce atterrò sul tetto di casa di Thea.
Scesero a terra.
Bruce frugò nel vano porta oggetti del veicolo e ne estrasse un paio di pacchi.
-“ Quello grande contiene il completo elegante per la festa , la biancheria e le scarpe, quello piccolo è il regalo per John, è un orologio, made in Wayne Tecnologies, con qualche interessante aggiunta personalizzata, ci sono le istruzioni all’interno..”-
Oliver sorrise. I due si scambiarono un abbraccio fraterno.
-“ Mi raccomando ragazzo.. se mai dovessi avere problemi con la Lega, non esitare a chiamarmi. Insieme ai vestiti ti ho lasciato un “bat-cerca persone” (a forma di pipistrello)- fece l’occhiolino- tu lo premi e io arrivo…appena possibile ovviamente..
Vivi la tua vita serenamente e continua a proteggere la tua città!”-
-“ Grazie infinite, spero un giorno di poterti presentare a tutti”-
-“ non mancheranno occasioni”-
si strinsero la mano e si salutarono all’unisono:-“ arrivederci”- poi Bruce riprese il volo verso casa.
Oliver si diresse verso le scale.
Dall’appartamento di Thea non proveniva alcun rumore.
Suonò il campanello. Nessuno rispose.
Cercò la chiave di scorta nel vaso del terrazzo e la utilizzò per entrare.
Dopo un breve sguardo all’appartamento, si rese conto che sua sorella non viveva più lì da un po’, infatti il frigorifero era vuoto, fatta eccezione per una bottiglia d’acqua. Gli armadi erano vuoti e tutto il resto probabilmente veniva tenuto in ordine da una colf.
Oliver si recò nella stanza da bagno e si preparò per la serata.


Nel frattempo a casa di Diggle..
 
L’atmosfera era gioiosa.
Layla e Thea avevano decorato tutta la casa con festoni e palloncini colorati.
Donna aveva preparato un buffet degno di un albergo a 5 stelle, Laurel e Ted chiacchieravano allegramente sul terrazzo mentre Roy si occupava della musica e Felicity faceva da babysitter alla piccola Sara insieme a Quentin.
Il campanello squillò un paio di volte.
Un mucchio di teste si girò verso John guardandolo con espressioni confuse.
Layla chiese a Felicity:-“ non avevi detto che Palmer era fuori città?”-
Felicity  guardò l’orologio e rispose..-“ dovrebbe essere in riunione a Bangkok in questo momento..”- poi ripensò alle enigmatiche parole del signor Alfred, e un fulmine la colpi dritta al cuore.. vacillò
Thea se ne accorse e le fu subito vicino.
-“ Cosa c’è Fel? Hai di nuovo un abbassamento di pressione?”-
-“ io.. no Thea.. devo… devo solo andare in bagno..”- scappò via verso il corridoio.
Il campanello squillò di nuovo.
John guardò gli altri e domandò :-“ Cos’altro avete organizzato?! Spero che sia una bella ragazza che esce dalla torta!”-
Layla rispose:-“ avanti, Johnny! Apri quella porta!”-
Diggle  aprì con un sorriso ebete stampato sulla faccia e di colpò ammutolì.
Poi l’emozione fu talmente forte che iniziò a piangere e si avventò sul nuovo arrivato abbracciandolo fino a stritolarlo.
-“ lo sapevo…lo sapevo… ero sicuro che tornavi per il mio compleanno! Accidenti a te!”-
Thea sentendo la nota commossa della sua voce domandò esitante:
-“ Dig.. chi è?”-
Diggle si scostò rivelando a tutti l’identità della persona che era appena arrivata.
Thea si portò una mano davanti alla bocca mentre eslcamava “Oh mio Dio! Ollie!” e poi corse velocemente ad abbracciare suo fratello.
Nel sentire pronunciare il suo nome tutti gli altri si riversarono frettolosamente nel salottino.
John spinse Oliver e Thea all’interno dell’appartamento.
Lui continuava ad accarezzarle la schiena e baciarle la fronte sussurrandole parole di conforto.
Uno ad uno tutti gli altri si fecero vicini per dargli in benvenuto, felici come non mai di vederlo in buona salute.
Laurel dopo un lungo abbraccio gli disse:-“ ce ne hai messo di tempo a tornare!”-
Roy piangeva dalla felicità, si avvicinò titubante ed Oliver colmando la distanza fra di loro, lo strinse fra le braccia e gli disse:-“ non ti ho abbandonato Roy.. sono qui..”-
Ted lo salutò con una stretta di mano.
Non sembravano affatto sorpresi di vederlo vivo.
Layla gli diede un bacio sulla guancia e gli piazzò la piccola Sara in braccio dicendo:-“ sei mancato anche a lei!”- mentre la piccolina gli mordeva il mento e rideva.
Donna gli diede un buffetto sulla spalla e lo accolse con uno dei suoi super sorrisi poi si guardò intorno alla ricerca della figlia.
Si avvicinò a Quentin e gli bisbigliò:-“ Credo che Fel si sia dileguata dalla scala antiincendio.. vado a controllare..”-
-“ Non prendere freddo”- poi si tolse la giacca e gliela mise sulle spalle.
Si sedettero tutti  intorno ad Oliver, chi sul divano, chi sul tappeto.
John prese la figlia e gli disse:-“ devi raccontarci tutto! Lo sai vero?”-
Oliver sorrise gentilmente.
-“ Lo so che avete molte domande ed io sarò felice di rispondere a tutte, ma.. non oggi.. stasera è il tuo compleanno Dig, è il tuo giorno.. quindi.. Buon compleanno!”- tirò fuori dalla tasca il piccolo pacco.
-“ hai avuto anche il tempo di portarmi un regalo?!”- lasciò che la bimba strappasse via la carta
-“Wayne Tec.. , accipicchia.. questo deve essere un gran bel regalo! Visto Layla?? Lui si che mi conosce bene!”- aprì la scatola di velluto e rimase senza parole alla vista di quel meraviglioso orologio.
-“ Grazie Amico è stupendo”-
Oliver guardò Roy e disse: un po’ di musica?
Il ragazzo sorrise e corse a cercare qualcosa di appropriato, mentre tutti cantavano “Buon Compleanno”, Oliver non potè fare a meno di notare che Felicity non era apparsa magicamente nel salone.
Aveva continuato a cercarla con lo sguardo , fra un abbraccio e l’altro, ma di lei non c’era traccia.
Incrociò lo sguardo con quello di Donna e si diresse verso di lei.
-“ Signora Smoak.. Felicity.. non c’è?”-
Donna un pò triste e imbarazzata gli rispose:-“ temo sia fuggita dalla scala anti incendio Oliver.. però. .. – tirò fuori il telefono dalla sua micro borsetta da sera e dopo aver armeggiato invano lo porse a Quentin -“ perché non riesco mai a farlo funzionare? Non bastava spingere un pulsantino per trovarla?”-
-“ certo, cara..ma hai premuto il pulsante sbagliato.. ecco qua..”- sul display apparve la mappa della Città con un puntino luminoso lampeggiante.
Quentin diede il cellulare ad Oliver affermando -"pare sia tornata a casa"-.
Oliver prese il telefono.
Donna gli mise una mano sulla spalla e gli disse:-“ sii comprensivo con lei..”-
Oliver annui poi avvertì Diggle che andava a recuperare Felicity e uscì di corsa dalla porta.
 
   
 
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