Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: Therry_1984    08/01/2015    0 recensioni
Marzo 2015, Shinjuku. Ryo (detective di polizia) e Kaori (infermiera) sono fidanzati da quasi dieci anni. Il loro rapporto andrà in crisi quando un uomo che desidera vendetta (poichè il defunto padre poliziotto di Ryo ha ucciso il proprio, rapinatore di banca, moltissimi anni prima) ha progettato un piano astuto per fare soffrire Ryo cercando di separarlo da chi ama, cioè la sua fidanzata. Il malvivente architetterà l'omicidio della fidanzata di Mick, collega infermiere di Kaori ma innamorato di lei, cercando di far ricadere la colpa su di lui. Saeko, collega poliziotta di Ryo e innamorata di lui, ne approfitterà per allontanare i due fidanzati in modo squallido ed al di fuori di ogni morale, spingendosi oltre ogni limite. Nella storia sono presenti anche Hideyuki ed Umibozu (rispettivamente gestore della struttura per anziani dove lavora Kaori e coordinatore infermieristico). Ma c'è un altro personaggio in pista che mira al cuore di Kaori: Patrick Darcy, il suo avvocato. Come andrà a finire? Buona lettura a tutti.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: City Hunter, Altro contesto
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 1 - L'ANSIA DELL'ATTESA

31 Marzo, ore 7:00
Kaori - Mick

Il latte caldo che usciva dal microonde, quell'atmosfera rilassante di casa, il profumo delle rose che le aveva fatto recapitare Hideyuki per il suo compleanno proprio quella mattina, non riuscivano a farla rilassare ed a farle assaporare appieno quel giorno. Perchè lui mancava, perchè il proprio telefono non suonava e perchè nemmeno un timido tiepido informale messaggio non compariva sul display dell'Iphone. "Per Dio!" Si ritrovò ad imprecare la giovane donna dai capelli rossi. " E' il mio trentesimo compleanno, come diavolo fai a non ricordarti! Ci vogliono tre secondi per scrivere sei dannate lettere... A U G U R I... non ci vuole un'ora!" L'ansia la stava consumando.

E più pensava e più si sentiva stupida per ritrovarsi lì come un'adolescente ad elemosinare un po' di attenzione e di amore. Scostò con rabbia la sua tazza preferita, che le aveva portato lui quando era andato negli Stati Uniti per una missione... che poi, tra l'altro, le era stato detto, quasi forse per sbaglio, che l'aveva scelta lei. Quella intelligentissima elegantissima e fighissima gatta morta sua partner di lavoro al dipartimento di Shinjuku. La detestava, la odiava, l'avrebbe uccisa, strozzata, strangolata, annegata... solo perchè lei passava tutto il giorno con lui a lavorare su casi di omicidio. "Saeko Nogami, ma con quei tacchi altissimi mai una volta che cadi e ti rompi il femore e stai a casa in malattia!" Imprecò Kaori contro la partner di lavoro del suo ragazzo che, secondo lei, gli faceva il filo. Certo che, non è che ci fosse una ragazza nel raggio di dieci chilometri che non trovasse affascinante e dannatamente sexy Ryo Saeba.

Era il più meraviglioso esemplare maschio che faceva impazzire gli ormoni di ogni donna sana di mente sulla faccia della terra. E, nonostante questo, con tutte le donne che poteva avere, aveva scelto proprio lei: la sorella del suo migliore amico. Ryo ed Hideyuki erano amici da tempo immemore poichè sin da piccoli abitavano nello stesso quartiere ma soprattutto nello stesso palazzone, vicini di casa nello stesso pianerottolo. La madre di Ryo era rimasta vedova poichè suo marito, uno dei poliziotti migliori del dipartimento di polizia di Shinjuku, era rimasto ucciso durante una rapina.

Quando era accaduto il fatto, il partner di lavoro del padre di Ryo era il padre di Saeko che poi, dopo quell'evento era stato promosso e nel tempo era salito di grado fino ad occupare il posto attuale di commissario. Ryo aveva deciso di entrare in polizia per trovare l'assassino di suo padre, colui che aveva premuto il grilletto quel maledetto giorno che gli aveva cambiato la vita per sempre. Era successo poco prima del suo quindicesimo compleanno. Si trattava di una banda di farabutti, sconosciuti alle autorità locali, che aveva tentato il grande colpo alla Shinjuku National Bank, solo che qualcosa era andato storto poichè i malviventi si erano visti costretti a prendere degli ostaggi. La trattativa era andata avanti per ore, finchè Akira Saeba, abile negoziatore, si era esposto in prima persona entrando dentro la banca da solo. Tutte le telecamere erano state oscurate dai rapinatori che avevano fatto uscire tutti gli ostaggi dopo che il Saeba era entrato ed era rimasto lui da solo col capo della banda, di cui non erano riusciti a sapere il nome.

Erano in cinque.

Mentre perlustravano il perimetro dell'edificio, due dei malviventi erano rimasti uccisi sotto i colpi degli uomini della SWAT Giapponese. Uno era rimasto ferito gravemente e quindi portato via ma era morto in ambulanza. Il quarto era stato torturato a lungo nella prigione di massima sicurezza ma aveva detto che avrebbe preferito morire così piuttosto che rivelare il nome del suo capo. E non l'aveva ancora fatto. Il loro capo era l'unico che era riuscito a scappare ed era quello che era rimasto con l'ostaggio. La polizia aveva messo a disposizione il denaro e l'aveva lasciato scappare tramite le fognature poichè lasciasse in vita quel poliziotto invece tutti gli sforzi erano stati vani. Aveva registrato la voce del padre di Ryo facendo credere che fosse ancora vivo e l'aveva fatto parlare al telefono con la polizia là fuori. Ma poi aveva chiesto un'ora per poter essere lasciato libero di scappare. Dopo quel tempo erano entrati nell'edificio ed avevano trovato il padre di Ryo senza vita, legato e giustiziato con un colpo alla tempia, seduto in uno sgabiozzo dei wc all'interno del bagno per dipendenti della banca.

Dopo essere entrato in polizia ed effettivamente nel dipartimento di suo padre, aveva aperto il fascicolo relativo alla sua morte ed aveva preso visione di tutta la documentazione. Foto di come l'avevano trovato, comprese. Da lì gli era montata una grandissima rabbia e nata la sua sete di vendetta: trovare il bastardo che gli aveva fatto questo. Ripensò Kaori a quello che gli aveva raccontato Hideyuki di quello che era successo a quel tempo, quasi vent'anni prima.

La suoneria del suo cellulare la riportò alla realtà. "Evvai si è ricordato!" Ma quando vide il numero della casa di riposo "Villa dei Cigliegi" in cui lavorava da otto mesi come infermiera, l'entusiasmo si spense sul nascere. La voce calma e pacata del suo collega Mick Angel, che a stento riusciva a nascondere sul posto di lavoro il suo sentimento per lei, fece capolino alla cornetta:

- Ciao Kaori, scusa se ti disturbo, ma è un'emergenza. - Disse gentile l'uomo. - Spero niente di così grave... - Ribattè Kaori. - Insomma, Hashimoto stavolta si è espresso... sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto, no? -

- Uffa... - Sospirò Kaori con stupore e con dispiacere. - Ha slogato il polso a Miki mentre cercava di dargli la terapia. Ultimamente è più aggressivo del solito... non so se sia per il fatto che la moglie non viene più a fargli visita da quando il figlio è ritornato a casa dopo il divorzio. O chi lo sa, magari è sto caldo che li fa impazzire tutti. -

- O magari è più semplicemente la sua malattia che sta peggiorando, tu che dici?! - Gli rispose con un filo di ironia Kaori. - E quindi, in conclusione, a che ora devo venire? Miki come sta? -

- Vieni per le 11, tra poco arriverà sua sorella Kasumi che la accompagnerà in pronto soccorso. -

- Hai avvisato Umibozu? - Chiese Kaori a Mick, Hayato Ijuin era il loro coordinatore infermieristico. - Lui ed Hideyuki sono ad un corso di aggiornamento di tutte le strutture in un centro congressi sulla baia. Beh scusa, ma tuo fratello non ti ha detto niente? - Chiese Mick, un'infermiere che prima di approdare lì aveva lavorato dieci anni in pronto soccorso ed altri dieci in assistenza domiciliare, che era sempre informato su tutto e tutti, ma soprattutto era il braccio destro del coordinatore Umibozu ed, in sua assenza, ne faceva le veci. Mentre invece Hideyuki, il fratellastro di Kaori, poichè la ragazza era nata dal secondo matrimonio del Makimura dopo la morte della prima moglie per cancro, era il coordinatore amministrativo e legale della casa di riposo. Lei ed Hideyuki avendo sempre vissuto insieme erano in ottimi rapporti e si consideravano come veri fratelli.

- Mick, per favore, già faccio fatica a ricordarmi i miei impegni, figuriamoci quelli di Maki?! -

- Va beh, allora ti aspetto. Grazie di aver anticipato il turno del pomeriggio. A buon rendere... - Disse Mick prima di chiudere la conversazione.

Kaori rimase perplessa. "A buon rendere..." Detto con un certo tono, sarcastico, allusorio. Chissà cosa aveva in mente. Il pensiero di Ryo che non le aveva fatto gli auguri di compleanno si perse nei meandri dell'emergenza del momento. Aveva circa un'ora per prepararsi qualcosa da mangiare da portarsi sul lavoro, fare una doccia ed essere lucida e carica almeno fino alla sette di quel pomeriggio.

Un lungo lunghissimo pomeriggio.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Therry_1984