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Autore: Butterfly8    08/01/2015    5 recensioni
Questa storia è il seguito de "I quarant'anni di Betty". In questa storia avranno un ruolo più attivo tutti i protagonisti "secondari". Armando e Betty sono uniti più che mai e saranno i punti di riferimento per tutti gli altri. Buona lettura e aspetto i vostri commenti e recensioni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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1.     Nicolas

“Ma stai dicendo sul serio?” mi chiede Betty. Siamo nel suo ufficio.
“Certo che si! Come potrei scherzare su una cosa del genere?!” le rispondo. “Betty, tu sei la mia migliore amica, una sorella, se c’è qualcuno che può capire, questa sei tu!”
“E la vuoi SPOSARE? Ma la conosci da poco tempo!”
Speravo che Betty avrebbe capito e avrebbe accettato la mia scelta senza problemi.
“Betty, la conosco da più di un anno ….!” le dico.
“Non nascondo che Luz mi sia simpatica e il fatto che la vostra storia fosse più seria delle tue ultime relazioni mi dava un certo sollievo … ma il matrimonio Nicolas?”
“Io la amo. Lei mi ama. Perché non dovremmo sposarci? Betty, mi aspettavo che tu stessi dalla mia parte. Non questo terzo grado!”
“Sono preoccupata per te. Riconosco di non essere stata la migliore delle amiche in questo ultimo periodo, ma non voglio vederti soffrire. Non potrei sopportare che proprio tu soffra di nuovo come è accaduto per Patrizia Fernandez.”
“Betty, Luz non è affatto come Patrizia! E non puoi proteggermi dalla sofferenza. Anche se capisco quello che vuoi dire!”
“Nicolas … tu sai quanto bene io ti voglia. Mi dispiace se non ti sono stata vicina in questo periodo, ma sono stata così incasinata! Se tu sei felice, io sono felice. Ti prometto che farò del mio meglio per conoscere di più Luz. Se deve diventare tua moglie, voglio conoscerla bene!” mi dice.
“Questo” le dico “significa che la sottoporrai ad un interrogatorio?”
“Nooo, Nicolas! Come ti viene in mente! Pensavo ad una cena piuttosto!” gli rispondo. “Cosa te ne pare se vi invitassi a cena domani sera? E’ venerdì.. ci sarà anche Armando!” 
“Ma pensi che sia una buona idea?” le chiedo.
“Certo che sì!” mi risponde. “I miei figli non ti vedono da tanto tempo e poi la presenza di Dodo non è un problema per te, vero?”
“Assolutamente no. Capisco che quel povero ragazzo non voglia stare in casa con sua madre. Il giorno in cui l’ha beccata con Calderon è stato terribile. È stato lui ad entrare per primo nell’ufficio della madre. Senza bussare … Non mi ci fare pensare!” le dico. “Immagino che già vedere la propria madre fare sesso sia scioccante, poi con un uomo che non è tuo padre, ancora peggio!”
“Non so proprio come comportarmi!” mi dice lei. “Armando è sul piede di guerra, vuole uccidere Mario e poi Camila, a volte pensa che sarebbe meglio prima Camila e poi Mario!”
“Mi dispiace Betty!” le dico. “Sembra proprio che non ci sia pace per te!”
“Eh si! Per questo voglio fare questa cena … così cerchiamo di dare una parvenza di normalità alla nostra famiglia. Sai che i miei figli ti adorano. Sei il loro zio preferito.!”

 

*** 

 

Di ritorno nel mio ufficio, so che devo avvisare Luz della cena, ma stranamente non lo faccio immediatamente. Cosa sto facendo? Mi domando per l’ennesima volta. Mi affaccio alla finestra del mio ufficio. Averne parlato con Betty rende le cose molto reali. Finora non me ne ero accorto. Ho vissuto in un mondo sospeso la mia storia con lei. Betty ha ragione.
Ripenso a quando eravamo giovani. Io e Betty siamo stati inseparabili per tantissimo tempo e poi è arrivato Armando Mendoza e lei si è fatta la sua strada, ha costruito la sua famiglia con lui ad un prezzo altissimo. Io saprò fare lo stesso con Luz? Non so perché mi vengono adesso tutti questi dubbi. Ne ero così convinto!
Bussano alla mia porta. “Avanti!” dico.
E’ Betty!
“Capo” le dico scherzosamente “Cosa c’è?”
“Nicolas” mi dice lei “… la discussione di prima mi ha lasciato l’amaro in bocca. Non so perché ma ho l’impressione di averti messo in testa dei dubbi e non voglio … Vorrei solo che tu fossi felice. Non riesco a dimenticare quello che abbiamo passato insieme. Gli insulti, le prese in giro che abbiamo subito per il nostro aspetto fisico… Quando ci guardo, a volte ancora vedo noi due come eravamo. Nel profondo di noi stessi, non siamo affatto cambiati, e so che solo noi possiamo capire quello che significhi, anche se oggi siamo ‘belli, ricchi e potenti’.”
“Stavo proprio pensando a questo” le dico. “Sono arrivato a quarant’anni dedicandomi solo al lavoro e mi sembra di non sapere chi io sia. Le tue parole mi hanno fatto pensare a questo!”
“Te lo dico io chi sei … sei il mio migliore amico, la persona che c’è sempre stata per me, qualunque fosse la mia necessità. Sei l’uomo migliore che conosco. Lo penso davvero questo. Se c’è una persona che merita di essere felice sei tu” mi dice. “Lo so che in fondo tu sei un timido, nonostante tutte le modelle che ti girano intorno.”
“Che mi giravano intorno” preciso io.
“Che ti giravano intorno” mi dice Betty ripetendo le mie parole. “Cerca di essere felice. Se Luz ti fa felice, sii felice.”
La abbraccio. “Grazie Betty! Le tue parole sono molto importanti per me!”
In quel momento la mia fidanzata entra nell’ufficio. E ci trova abbracciati.
“Ehi …” ci dice “se non sapessi che siete amici per la pelle … dovrei essere molto gelosa vedendo quello che sto vedendo!!”
“Betty ci ha invitato a cena domani sera a casa sua …! Così finalmente conoscerai la sua famiglia, che è un po’ la mia famiglia!”
“Nicolas” mi dice Betty “Se continui di questo passo, sai bene che dovrai organizzare una cena con tua madre e i miei genitori, per fare le cose come si deve se non altro!”
“Ci avevo già pensato!!”Mi rivolgo a Luz “Allora cosa te ne pare della cena?”
“Mi sembra un’idea fantastica! Non vedo l’ora di conoscere i tuoi figli! So che Nicolas è come uno zio!” dice lei.
“Se ti sentisse mio figlio Roberto” le dice Betty “si offenderebbe! Nicolas non è come uno zio. È uno zio a tutti gli effetti!!”

 
Adesso sono solo nel mio ufficio. Penso alle parole di Betty. A quando dice che in effetti solo io e lei possiamo capire cosa abbia significato per noi essere derisi per il nostro aspetto fisico e quali siano state le conseguenze sulle nostre vite. Se non fosse stato per lei, io sarei rimasto un brutto anatroccolo per sempre. Io non volevo cambiare. Ma lei ha fatto ferro e fuoco perché lo facessi. Non avrebbe accettato che continuassi a soffrire perché ero considerato ‘strano’. Tanto io sono strano lo stesso!!
E poi, Patrizia Fernandez! Non sono bastate mille modelle a togliermela dalla testa. Solo Luz ci è riuscita. Forse perché lei è molto diversa da Patty.
La prima volta che l’ho invitata ad uscire, ha voluto che dividessimo il conto!
Ammetto che siamo usciti altre volte per problemi di lavoro e che l’unico modo per parlarmi era pranzare con me, però non poteva essere altrimenti. Betty non c’era, io svolgevo anche le sue funzioni. In quei casi si è sempre parlato di lavoro.
Invece, proprio al nostro primo appuntamento, quando avrei tanto voluto fare il galante, lei mi ha detto che voleva dividere il conto!! Lì per lì mi sono offeso.
Lei mi ha detto: “Nicolas, non so se ci sarà mai qualcosa tra di noi, però io sono una donna molto indipendente. In questo momento siamo due persone che si stanno conoscendo, non due fidanzati e io preferirei che dividessimo il conto!”.
Ho accettato solo perché mi ha affascinato la sua sincerità. Dopo essere stato preso in giro da Patty, la sua sincerità mi ha quasi esaltato. Solo cinque mesi dopo mi ha detto che la banda delle racchie le aveva raccontato tutta la mia storia con Patrizia Fernandez, facendomi andare su tutte le furie! Da quando me lo ha confessato, non le ho permesso di pagare più niente di niente.
Però è vero che è una donna molto indipendente. Solo da quando abbiamo deciso di essere una coppia a tutti gli effetti, cioè dall’inizio dell’anno ad ora, lei si è un pochino ammorbidita. Anche se entra ed esce senza dirmi niente. A volte quando è così presa a disegnare, è capace di stare al lavoro fino oltre la mezzanotte. Più di una volta, sono rimasto qui a ‘lavorare’ per farle compagnia mentre in realtà scrivevo appunti per i miei libri.
Ogni volta che siamo andati insieme a qualche evento in cui mi invitavano lei è stata sempre perfetta. L’unica cosa che non ha mai voluto fare, è stata di conoscere approfonditamente le persone a me più vicine perché ha sempre detto che non bisogna illudere le persone se poi le cose non vanno avanti.
Le ho chiesto il motivo di questa sua freddezza. Devo anche dire che lei non è mai stata fredda con me. Mi ha raccontato tutto di se. Il suo nome italiano è Lucia, ma poi i suoi genitori si sono separati e lei non ha fatto che fare avanti e indietro tra l’Italia e la Colombia. Ha frequentato una delle maggiori scuole di moda italiane, ha lavorato per dodici anni in Italia, ma poi la madre ha preteso che lei tornasse in Colombia per motivi ereditari. E così è tornata qui. Ha litigato con la madre ed ha iniziato a lavorare in Ecomoda. Mi ha detto di non avere un buon rapporto con la madre, meglio con il padre. Ha tre fratelli per parte di padre e un fratello e una sorella per parte di madre. Ho capito da solo che la sua cosiddetta freddezza deriva dall’essere stata considerata per tanto tempo come un pacco postale. E che la sua disillusione dipenda dal rapporto tra i suoi genitori, quindi non prende impegni se non può mantenerli!
Sembriamo essere due mondi completamente diversi ma in realtà siamo più simili di quanto non possa sembrare. In realtà, lei è anche molto dolce. E’ una donna che nella vita ha dovuto fare affidamento solo su se stessa e sembra che questo l’abbia indurita. Ma non è affatto così. È restia ad aprirsi con gli altri per non restare delusa. In un certo senso mi ricorda Betty quando eravamo molto giovani. Nessuno ci voleva per la nostra bruttezza e noi ci fidavamo solo di noi due. Ma conoscendola bene è piena di calore. E mi ha capito. Incredibilmente per me, non è stato difficile aprirmi con lei. Per una volta nella vita nessuno mi stava usando per il mio denaro, né per chi sono o per quello che rappresento. Solo per quello che sono.

***

Arriviamo puntuali alle venti e trenta a casa di Betty e Armando. I bambini mi saltano addosso non appena mi vedono!
“Zio Nicolas, zio Nicolas” urla Roberto attaccandosi alle mie gambe.
“Ciao zio” mi dice Camila dandomi un bacio sulla guancia.
“Roberto…” gli dico “se non ti stacchi non ti faccio vedere cosa ti ho portato!” gli dico.
Il bambino immediatamente si stacca dalle mie gambe e io gli porgo un pacco di costruzioni magnetiche! Mentre invece a Cami, su iniziativa di Luz, abbiamo portato una coppia di scalda muscoli appena usciti dalla produzione. Disegnati da lei ovviamente!
Vedo un ragazzino che si avvicina ad Armando. “Nicolas, ti ricordi di mio nipote Dodo? L’hai conosciuto a Miami per il compleanno di mio padre!” dice Armando.
“Si, mi ricordo di lui” gli dico “anche se non abbiamo avuto modo di presentarci o di conoscerci  meglio!”
“Piacere Armando Montero Mendoza detto Dodo, per non confondermi con mio zio” mi dice porgendoci la mano.
“Piacere mio, Nicolas Mora, economista e direttore generale dell’ Ecomoda!” gli dico scherzando “e lei è la mia fidanzata Luz Costa.”
“Zio Nicolas ma ti sei fidanzato?” mi chiede Roberto.
Betty sopraggiunge in quel momento.
“Bambini, è meglio che ci sediamo in salotto perché dobbiamo parlarvi!”
“Mammaa… “interviene Camila verso Betty “Io non sono più una bambina.”
Io e Luz, che sta sorridendo da quando siamo arrivati, ci sediamo vicini sul sofà.
“Allora” inizio io “la mamma” indico Betty  “ci ha invitato a cena perché vorrei dirvi una cosa e sapere cosa ne pensate! Ho chiesto a Luz di sposarmi e lei ha accettato!”
“Ma allora” ci chiede Roberto “se lei si sposa con te, diventa mia zia?”
Io guardo Luz, è una decisione che deve prendere lei. Non posso rispondere per lei. Roberto non è per davvero mio nipote ma è come se lo fosse.
“Roberto…” interviene lei “ Si. Quando sposerò Nicolas, sarò una specie di zia per te, se tu vuoi!”
“Certo che voglio!!” le dice il bambino. Anche se non la conosce affatto si butta tra le sue braccia, poi si stacca e inizia ad aprire il suo gioco cantando ‘Zio Nicolas si sposa, zio Nicolas si sposa.’
Bene, il primo step è stato superato. Andiamo a cena e tutto sembra andare per il meglio. Betty è molto amichevole con Luz. Anche Armando non è da meno. Non lo vedo da dieci giorni. Per un tacito accordo non parliamo di Mario e Camila. So che è furioso con entrambi.
Dodo è molto incuriosito da me, noto, da una serie di domande che mi fa sull’economia. Penso che gli interessi l’argomento ma oltre questo non andiamo.
Sono stupito di vedere quanto sia cresciuta Aurora. Tra un mese compie un anno. È la fotocopia di Armando.
“Betty” dico guardando la bambina “ Aurora è la fotocopia di Armando, Roberto è la fotocopia di Armando, solo Cami ti assomiglia!! Sei circondata da piccoli Mendoza!”
“Lo so Nicolas! E hanno tutti lo stesso carattere irascibile del padre…” mi dice Betty, poi si rivolge a Luz e le dice “Nicolas ti ha mai raccontato della volta in cui …. Non posso raccontartela davanti ai bambini!!”

 
Quando restiamo soli, perché i bambini sono andati a letto, possiamo parlare liberamente.
“Allora Nicolas” mi dice Armando “Betty mi ha raccontato della vostra discussione di oggi. Come sai, io non amo fare tanti giri di parole …! Betty è solo gelosa di te. Ha paura di perdere il suo amico, che qualcuno glielo porti via, che ci sia qualcuno nella tua vita che possa allontanarlo da lei!”
“Armando!!” gli dice lei. “Come puoi dire una cosa del genere?”
“E’ la verità!” le risponde lui. “Finalmente puoi capire come mi sento io rispetto a lui” dice indicando me. Non posso crederci. Stanno litigando per me???
“Ragazzi” provo a intervenire io “non pensate di esagerare?”
“Non sto esagerando!” dice Armando “Voglio solo che la qui presente tua fidanzata, sia consapevole che tu e Betty siete indivisibili. E nemmeno io posso farci niente!”
Si rivolge a Luz e le  dice “Quindi Luz non prendertela se entrando in una stanza li trovi abbracciati, o che parlano fitto fitto, oppure se si difendono a spada tratta contro tutto e tutti! Devi solo accettarlo!”
“Lo so” risponde lei “li ho già beccati, non temere! Penso sia bellissimo il loro rapporto!” aggiunge.
Ci sediamo di nuovo sul sofà con un liquore.
“Sapete” dice Luz rivolta ad Armando e Betty  “ero terrorizzata dall’idea di venire qui, perché so che siete delle persone importantissime nella vita di Nicolas, soprattutto tu Betty. Io ho cinque fratelli, ma con nessuno di loro ho il rapporto che hanno loro due. Io, un po’ li invidio. Nella mia vita non ho mai avuto un amico su cui poter contare incondizionatamente. Però so benissimo che sono solo grandi amici. So bene che io sembrerò un’usurpatrice, ma non voglio toglierti niente Betty” le dice. “Io lo amo e voglio solo stargli accanto, non voglio togliere niente, semmai, voglio solo aggiungere qualcosa alla sua vita e spero che tu non ti opponga.”
WooooW che ammissione da parte di Luz. Non me l’aspettavo nemmeno io.
“Hai già detto tutto quello che avevo bisogno di sapere” le dice Betty. Le va incontro e la abbraccia “Benvenuta nella nostra famiglia” le dice. “E non dare retta a mio marito. Lui è sempre stato geloso di Nicolas …” dice rivolgendosi ad Armando e facendogli una linguaccia. Poi viene verso di me, mi abbraccia e mi dice “Ti auguro di essere felice, nessuno lo merita più di te!”
Anche Armando ci fa gli auguri e a dispetto delle sue parole so benissimo che nonostante i nostri iniziali dissapori, anche lui è un vero grande amico per me!

   
 
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