Serie TV > Downton Abbey
Ricorda la storia  |      
Autore: Adeia Di Elferas    13/01/2015    4 recensioni
Dopo più di due anni di guerra di trincea, una breve chiacchierata con Matthew apre un nuovo spiraglio nelle speranze di Thomas, che, suo malgrado, dovrà decidere cosa davvero conta per lui.
Genere: Generale, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Thomas Barrow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Upstairs & Downstairs Abbey'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
~~
 La decisione era presa, non si tornava indietro. Era il solo modo per tornare a casa vivi e non in una bara. Era il momento di rimettere tutto nella giusta prospettiva. Proprio come aveva detto Matthew Crawley, la guerra aveva la prerogativa di distinguere le cose veramente importanti da quelle che di importanza, alla fine, ne avevano poca.
 Deglutendo, malgrado la bocca completamente secca, Thomas percorse quel tratto di terra battuta da mille scarpe che ormai aveva imparato a conoscere. Era a lui familiare come i corridoi luminosi e spaziosi di Downton Abbey. Solo che qui non c'era sicurezza, non c'era calore, non c'era un momento di tregua.
 Arrivato nel punto giusto, si rese conto di tremare come una foglia. Poco importava: indietro non sarebbe tornato per nulla al mondo.
 Cercò le sigarette e chiuse un momento gli occhi, per raccogliere il coraggio.
 Era dunque quello, il momento che precedeva la tempesta. Era come uno sbuffo di vento che rompe la calma piatta e che promette un gran fortunale. Era come una piccola onda che ha come solo compito quello di fornire la risacca al cavallone che segue. Era come il sussurro strozzato che precede l'urlo che squarcia una notte di luna piena.
 Sarebbe bastato un colpo. Uno solo. Un colpo e sarebbe tornato a vivere. Con un po' di fortuna, non avrebbe perso nemmeno un dito.
 Nella sua quieta follia, era il momento più terrificante e più conciliante che potesse esistere. Sentendo il cuore batter tanto forte da sfondargli il petto, Thomas si accese la sigaretta e poi, ad occhi serrati, alzò lentamente la mano sinistra, in cui sporgeva, ben visibile, l'accendino acceso.
 Non si rese conto di quel che accadeva. Forse aveva parlato, forse no, non lo sapeva. L'attesa era spasmodica e non avrebbe resistito ancora molto.
 Proprio quando strinse i denti, il rumore lo avvertì ancora prima del dolore lancinante alla mano.
 Pieno di gioia, di riconoscenza e di incredulità, farfugliò: “Grazie... Sono libero...” e si strinse al petto la mano che sanguinava.
 Il sangue caldo sgorgava dalla ferita provocata dal fuoco nemico, ma nulla gli era mai parso così dolce come quel sordo pulsare che finalmente lo rendeva libero di tornare a casa – 'a Downton', si corresse mentalmente – dopo più di due anni... Quel benedetto soldato che aveva imbracciato il fucile e gli aveva sparato alla mano gli aveva ridato la vita.
 Tornò a respirare, a sentirsi vivo, a sperare e capì che presto sarebbe stato lontano da quel fango.
 “Grazie...” sussurrò di nuovo, in lacrime, mentre sentiva in lontananza le prime voci dei suoi commilitoni che si affrettavano a prestargli soccorso.
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Downton Abbey / Vai alla pagina dell'autore: Adeia Di Elferas