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Autore: WeepingLantern    16/01/2015    3 recensioni
Può un grande, grandissima amicizia spingere due persone a compiere grandi follie?
Nel loro caso sì.
Due ragazze, legate dall'amicizia come da una pesante catena ma separate dalla distanza, decidono di affrontare insieme la più estrema pazzia della loro vita.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                        “Se lo faccio è solo per te”
 
Invio l’ultimo messaggio prima di alzarmi dal letto, dopodichè raggiungo il bagno, in punta di piedi, furtiva, e ricomincio a pensare.
Sapevo che questa notte sarebbe arrivata, da parecchio ormai.
Eppure sembrava una notte come tante altre.
 
            ◙
 
Mi ero cacciata sotto le coperte, come di consueto, e preso in mano il cellulare ho cominciato a scriverti.
Il messaggiare di notte ormai è quasi una routine per noi, anche se a volte le nostre conversazioni consistono in lettere digitate a caso sulla tastiera. Ci fa sentire semplicemente più vicine e unite. Questa sera, però, messaggio dopo messaggio la nostra conversazione ha riportato a galla alcuni vecchi ricordi. Io e te, sveglie mentre tutto il resto del mondo dormiva, abbiamo iniziato a ripercorrere quei fatti lontani che per parecchio tempo erano rimasti stipati nei polverosi angolini delle nostre menti.
Sono rimasta sorpresa da come ricordassi bene il giorno in cui iniziò la nostra amicizia.
 
Autunno, prima elementare.
Tu stavi raccogliendo delle foglie secche… sotto la piccola quercia del giardino della scuola se non ricordo male, ed eri sola. Anche io lo ero, e ringrazio la noia di quel momento, perché ha distrutto la mura in cui la timidezza mi ha sempre tenuta e mi ha spinto a chiederti:
“ Posso giocare con te?”
Tu rispondesti con un semplicissimo “sì” e da allora siamo rimaste sempre unite come da una calamita.
 
Ricordo tutte le nostre piccole imprese.
Quando abbiamo buttato nel WC la gomma della nostra compagna antipatica, ad esempio.
I nostri tentativi di comunicare con le fate del Piccolo Popolo, o ancora quando ci eravamo messe in testa di creare una nuova generazione di Pokèmon tutta nostra.
 
Quella era felicità
 
Nonostante il ricordo sia un po’ vago, ricordo anche il momento in cui ti dissi che mio padre aveva intenzioni di trasferirci.
Nessuna lacrima scese sulle nostre candide guance, ma tu mi feci promettere che avrei cercato di far cambiare idea al mio vecchio e, giuro, feci il possibile. Addirittura scoppiai in lacrime davanti a lui, ma nonostante tutto  fu irremovibile: saremmo partiti al termine della scuola elementare.
 
In fondo non era grave… La nuova città non sarebbe stata molto lontana e avremmo potuto rimanere in contatto. Le cose però non sarebbero state come prima, proprio per niente.
 
All’euforia del cambiamento dovuta al trasloco si mischiava la struggente malinconia del fatto che non ci saremmo più riviste, se non rare, rarissime volte.
 
Nonostante tutto, il trasloco avvenne ma per fortuna noi siamo rimaste amiche, anzi, la nostra amicizia è diventata ancora più salda.
 
In fondo, siamo sorelle di spirito.
 
E’ stata una sera di qualche mese fa che abbiamo deciso di fare la cosa più pazza della nostra vita. Dovevamo solo aspettare la notte giusta, e quella notte è adesso.
 
 
Esco dal bagno, preoccupata ma decisa a farlo, e ritorno silenziosamente in camera mia.
Prendo una borsa capiente e ci metto dentro poche cose essenziali: il cellulare, una torcia, il mio inseparabile serpente di peluche, qualche ricambio,  qualche libro, qualche soldo e ovviamente un po’ di cibo.
Mi vesto, mi metto addosso più roba possibile.
Sono pronta. Prima di lasciare la casa, scrivo due righe ai miei genitori. Li sento ancora russare.
 
 
Cari mamma e papà, quando leggerete questo biglietto
sarò ormai lontana. Voi non mi avete fatto mai mancare
niente e vi ringrazio di questo. Ora però io e la mia 
sorellina siamo state troppo tempo senza fare pazzie
e abbiamo intenzione di compiere quella più estrema
della nostra vita. Tornerò presto.
Grazie ancora             
                                L.
 
 
 
Sembra proprio il tipico addio alla famiglia degno di un film drammatico da quattro soldi, ma non ho tempo per soffermarmi così tanto sulle parole.
 
Apro la porta d’ingresso lentamente per evitare che lo scricchiolio svegli tutto il palazzo e, finalmente, esco.
Ho un brivido. La rampa di scale sembra più lunga del solito.
Ora sono fuori dall’edificio e il gelido vento di metà gennaio mi soffia negli occhi, facendoli lacrimare.
Inizio a percorrere quella strada che ben conosco, facendomi guidare dalle tremolanti luci dei lampioni che illuminano la città. Benchè l’oscurità della notte mi incuta timore, quelle luci mi rassicurano, e sembrano volermi condurre proprio da te.
 
Stiamo per farlo, Ange, stiamo per compiere la più grande pazzia della nostra vita.
 
Sorrido, e mi accorgo che sulle luci notturne sta iniziando a scendere un sottile strato di nebbiolina, che sembra dare all’ambiente un tono ancora più estraneo e solitario.
Lo scalpiccio dei miei piedi sull’asfalto bagnato è l’unico rumore a spezzare il silenzio della notte.
 
Il mio cellulare vibra. Messaggio da Ange.
 
                “Sono uscita.”
 
 
 
Ticchettio della tastiera
 
 
 
             “Anche io... E ora?”
 
            “Ci incontreremo a metà strada”
 
 
 
Continuo a camminare. Sola, infreddolita ma soprattutto felice.
 Finalmente potremo vagare insieme senza una meta come abbiamo sempre sognato di fare, fino a che non saremo scovate dalla polizia o decideremo che è meglio ritornare a casa.
Fino ad allora saremo semplicemente due spiriti liberi che vanno incontro ad un’avventura.
Due spiriti legati da una salda amicizia che durerà per sempre.
 
 
Percorrerò quella via che sempre percorro per raggiungerti… e ci incontreremo a metà strada.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
Ω SPAZIO ALLA LANTERNA Ω
 
Ok… Questa è la primissima storia che pubblico e ora non ho la minima idea di cosa scrivere  .-.
Inizierò col dire che questo piccolo racconto è un regalo di compleanno. Ebbene sì, per quanto siano scarse le mie doti di scrittrice questa volta mi sono messa di impegno e ho voluto pubblicare la storia per dimostrare alla Caprah festeggiata che tengo veramente tanto alla sua amicizia e, perché no, per farle anche un piccola sorpresa.
 
Esaaaatto, Caprico, sto parlando di te ^^
Spero veramente che questa robetta che ho scritto ti piaccia e colgo l’occasione per farti ancora tanti auguri di buon invecchiamento precoce :D
 
Per tutti gli altri poveri cristi che hanno letto fino a qui e che non si chiamano Capricornus: invito a lasciare, se volete, una piccola recensioncina e di farmi sapere se vi è piaciuta, se vi ha lasciato qualcosa o se devo direttamente cancellare il mio account di Efp. :3
 
Tenebrosi baci a tutti,
                                                                   W.L.

 
   
 
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