One fine day

Era una giornata di pioggia proprio come questa. Le giornate di pioggia non mi piacciono, fanno tornare a galla ricordi che preferirei tenere nascosti, spesso tra questi compari anche tu. Cerco di allontanarti, cerco di non soffermarmi troppo a pensare a te, altrimenti potrebbe fare troppo male, altrimenti potrei non riuscire più a smettere.
Le giornate di pioggia come questa sono profondamente ingiuste, in esse si cela qualcosa di sbagliato, qualcosa che non mi permette di andare avanti.

Nella vita corriamo, corriamo sempre, cerchiamo di non fermarci, se ci arrestassimo saremmo perduti. Voltandoti ti sei accorta che io fossi rimasto troppo indietro, ormai non potevi più raggiungermi. Nel tuo sguardo si nascondeva un dolore che piangeva in silenzio, le tue labbra socchiuse non proferirono parola. Io ero rimasto senza fiato.
“Non ce la faccio a raggiungerti.”
Avrei voluto dire ma tu l’avevi capito, continuavi ad andare avanti, non ce l’avrei mai più fatta a stringere la tua mano, lo sapevo. Mentre la tua figura scompariva all’orizzonte io continuavo a chiedermi cosa fosse il tempo, cosa rappresentasse per me la tua assenza.

Nelle giornate di pioggia come questa finisco per pensare al modo in cui ci siamo divisi. Credo che tu abbia versato molte lacrime ma l’ho dimenticato. Forse ti stringevo ma non ricordo nemmeno come fosse sfiorare il tuo corpo. Diamo importanza a tanti particolari che poi si dimenticano in un istante.
Ho sempre detto di adorare i tuoi occhi ma non ricordo nemmeno come fossero, sono spariti insieme a tutto il resto. Quando i ricordi riemergono come un vecchio relitto mi chiedo cos’altro sia andato perduto insieme a me stesso. Almeno il mio amore per te è ancora qui, nemmeno questa pioggia incessante riuscirà a trascinarlo via.