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Autore: nuvole_e_popcorn    22/01/2015    1 recensioni
Sai, io vi invidio a voi finte bionde. Fate sembrare le vere bionde facili e oche, oche starnazzanti per la precisione. Mi piacerebbe tantissimo tirarvi il collo come si fa con le oche, con quelle vere. - Danielle Cradwford
In questa i personaggi sono in AU moderno, e non sono neanche proprio uguali (ad esempio la Ginevra moderna non ha le stesse caratteristiche fisiche della Gwen della serie tv) e ho introdotto un nuovo personaggio, con una storia riconducibile anche alla leggenda che spero vi piaccia!
Dal primo capitolo:
"Sai qual è il problema degli stronzi come te? Che hanno una faccia tosta che mi fa venire voglia di contemplare l'omicidio! Ma non ti preoccupare Dowson, farò in modo che sia una morte lenta e dolorosa, possibilmente un suicidio indotto, non potrebbero mai risalire a me," detto questo prese il bicchiere di limonata che un poveretto aveva in mano e glielo versò in faccia.
"Spero i tuoi occhi brucino come l'inferno, così ti ci abitui. Stronzo"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lancillotto, Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Lancillotto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Eccoci qua... quest'idea mi ronzava nella testa da un po' quindi ho pensato perché non provarci? Fatemi sapere cosa ne pensate! Sono richiesta anche critiche, perché in fondo se non esistessero problemi non ci sarebbero risoluzioni :-) quindi puché costruttive anche le critiche sono ben accette! 

 

 

 "O che bel quadretto!!" sbottò una voce. Un ragazzo e una ragazza si stavano limonando in pubblico, in maniera anche fin troppo esplicita - a giudicare dalla mano del ragazzo sul fondoschiena della ragazza, e la mano di quest'ultima infilata sotto la camicia del biondino - era nuova in quella scuola, che tanto era decantata per la... com'è che diceva l'opuscolo? A sì per La classe e il rigore delle sue regole e dei suoi studenti, beh non sembrava certo questa la situazione dal suo punto di vista. I due si separarono e Danielle li potè vedere in faccia: lui era alto e palestrato (sembrava esattamente il tipo) con due grandi occhi cangianti che sembravano un po' verdi e un po' castani, sembrava arrogante. La ragazza aveva capelli biondi ricci, pelle perlacea, occhi scuri e un naso strano.  

"Chiedo scusa?" domandò con arroganza il ragazzo, la femmina invece ebbe almeno la decenza di arrossire un po'. Lei li indicò con un gesto della mano: 

"Beh non è chiaro? Siamo in un corridoio, e se non vi dispiace, - continuò - potete anche continuare le vostre attività lontani dal mio armadietto, sapete non è uno dei miei propositi per l'anno nuovo fare a pugni con un finto macho biondastro e la sua combriccola di Cavalieri della Tavola Rotonda" questa esattamente non sapeva da dove gli fosse uscita, ma era quello che sembravano quei quattro che li circondavano del tutto incuranti della situazione in cui si trovavano i due fidanzati. Uno di loro, con i capelli ricci lasciati oltre le spalle e gli occhi scuri emise un fischio di approvazione. 

"Non so chi tu ti creda di essere, ragazzina..." fece il biondastro spostando la propria fidanzata e avvicinandosi di un passo, così liberando il suo armadietto verso il quale si diresse Danielle del tutto incurante dell'aria minacciosa del biondo. 

"Danielle Cradwford, è un dispiacere anche per me" rispose per le rime, aprendo il suo armadietto e sbattendoci dentro la borsa. Visto che era ancora la, si voltò e lo puntò coi suoi occhi blu: 

"C'è ancora qualcosa, biondastro?" domandò con fare superiore. 

"Hey ma chi ti credi di essere - cominciò la ragazza bionda - non puoi parlare così a lui, ma tu sai di chi si tratta?" Danielle emise un sospiro: 

"Sai, io vi invidio a voi finte bionde. Fate sembrare le vere bionde facili e oche, oche starnazzanti per la precisione. Mi piacerebbe tantissimo tirarvi il collo come si fa con le oche, con quelle vere. E ora se non vi dispiace - suonò la campanella - avrei della lezioni da seguire" 

"Non finisce qui, Cradwford" 

"Tremo di paura, sirerispose Danielle facendo un profondo inchino pieno di scherno. 

 

Trovò la sua aula e si sedette nell'unico posto disponibile, di fianco a una ragazza molto bella con lunghi ricci dorati e grandi occhi blu.  

"Ciao piacere, io sono Danielle" 

"Piacere mio, mi chiamo Gwindeyon" rispose lei con un sorriso gentile. Fu in quel momento che fecero la loro entrata il gruppetto di prima e un altro ragazzo con i capelli castani e lo sguardo triste, si avvicinò a loro e scoccò un bacio sulla guancia a Gwindeyon. 

"Ciao tesoro, tutto bene? - lo salutò lei - a lei è la nuovo arrivata si chiama Danielle" il ragazzo le fece un cenno: 

"E' un piacere sono Will, ti ho vista come tenevi testa a Jack nei corridoi... ti sei messa in una brutta situazione, nessuno può parlargli a quel modo senza subirne le conseguenze." sembrava sinceramente preoccupato. 

"E io lo so bene - aggiunse tristemente - con lui puoi scendere in un momento dalle stelle alle stalle... e sarà così per tutti quanti" Gwindeyon gli strinse la mano, sorridendo tristemente: 

"E' stata colpa mia se vi siete allontanati..." ammise, voltò lo sguardo e notò quello che il biondastro rivolgeva infuocato alla coppia seduta di fianco a lei 

"Non lo dire nemmeno per scherzo! - rispose lui - ci siamo allontanati per il suo egoismo e la sua arroganza! Non tutto ciò che vede e che gli piace è suo!" pooc dopo entrò un altro ragazzo dai capelli castani e dalle orecchie a sventola, che si sedette di fianco al biondastro che gli diede una calorosa pacca sulla spalla, dimentico di tutto l'odio verso la coppia. 

"Chi sono?" domandò allora Danielle. 

"Il biondo è Jack Dowson- rispose Gwindeyon - quello di fianco a lui con la cicatrice sulla faccia sia chiama Leon Duboi, quello coi capelli scuri si chiama Tyler Galvan e l'altro Percy McDonald. Il ragazzo con le orecchie a sventola si chiama Ryan Freakles ed è il migliore amico di Jack". Danielle annuì pensierosa. 

C'era qualcosa che non le tornava. Per niente. 

 

Quando si rincontrarono in mensa - avevano avuto tre ore divisi - Danielle si ritrovò a odiare sempre di più il biondastro.  

"Gwindeyon cosa ti è successo?" la povera ragazza era ricoperta di farina fin sulla punta dei capelli e stava singhiozzando.  

"Dov'è Will?" ma Gwindeyon singhiozzava talmente tanto che non potè fare altro che indicare il fidanzato che stava litigando con niente popo di meno che il biondastro. 

"Oh non lo ha fatto...!" esclamò Danielle raggiungendo i due litiganti - che avevano attirato un certo pubblico - mentre li raggiungeva prese per il polso una ragazza che passava: 
"portala in bagno e aiutala" le ordinò, in tono talmente perentorio che quella non osò disobbedire. Tutti la osservavano come se fosse un alieno mentre sgomitava per raggiungere Will.  

Lo scostò di potenza: "Sei un bambino!" esclamò al biondastro, stupendo Will per primo che si ritrovò fuori dal litigio in tempo zero. 

"Oh e me lo vuole dire una ragazzina di quanti anni sedici?" domandò lui inarcando un sopracciglio. 

"Ne potrei avere anche cinque e sarei più matura di te!" rispose Danielle incrociando le braccia al petto, Ryan Freakles quando la vide ebbe un sussulto e poi rimase in silenzio. 

"Senti, ragazzina, non sono affari tuoi" 

"Oh certo che lo sono invece, bellimbusto, hai appena ridicolizzato una ragazza che è stata gentile con me davanti all'intera scuola e ti aspetti che me ne stia in disparte? Ma i tuoi neuroni si sono suicidati tutti?". Jack si alzò con fare minaccioso, ma Danielle non si mosse di un centimetro. 

"E ci sono talmente poche persone gentile con te, non è vero, ragazzina..? che difendi la prima che capita e che si comporta con gentilezza con te". 

Lo schiaffo risuonò nell'intera mensa ormai ridotta al silenzio 

"Sai qual è il problema degli stronzi come te? Che hanno una faccia tosta che mi fa venire voglia di contemplare l'omicidio! Ma non ti preoccupare Dowson, farò in modo che sia una morte lenta e dolorosa, possibilmente un suicidio indotto, non potrebbero mai risalire a me," detto questo prese il bicchiere di limonata che un poveretto aveva in mano e glielo versò in faccia. 

"Spero i tuoi occhi brucino come l'inferno, così ti ci abitui. Stronzo"


Ecco qua! E solo un prologo ma ci tengo a sapere cosa ne pensate... Un bacio :-)

  
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