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Autore: Beautiful_Disaster    23/01/2015    0 recensioni
Kayoko Takamine è una ragazza che vive con la madre e la fastidiosa sorella minore. Ha 16 anni, ama la musica e i videogiochi, però questo a sua madre non piace e cerca sempre di convincerla ad uscire con gli altri ragazzi della sua età. Ma cosa succederà quando si trasferiranno in un altro stato?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Armin, Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salem,Oregon,USA. 5 Settembre

È passata una settimana ed è mezzanotte. Ora lei era lì, sfinita sul letto della sua nuova casa. Le 4 ore di viaggio -senza contare le innumerevoli soste negli autogrill e le code stradali- le erano sembrate un'eternità. Osservava,facendo luce con il cellulare, i numerosi scatoloni che riempivano la camera. Le pareti erano viola, come voleva lei. Non riusciva a dormire, troppe cose nella sua mente. Tra qualche settimana sarebbe cominciata la scuola,nuovi compagni, nuovi professori, ricominciare tutto. Un incubo in poche parole. Sentiva sua madre che andava avanti e indietro per le stanze. Si mise le sue cuffie e si addormentò ascoltando la sua canzone preferita, cercando di distrarsi dalla nuova realtà. La madre voleva andare a fare la spesa quella mattina, obbligando Kayoko ad alzarsi per badare la sorella. Svegliata dalla madre che la chiamava dal soggiorno si girò dall'altra parte borbottando. Neanche cinque minuti dopo fu letteralmente buttata giù dal letto dalla madre. -Kayoko dai alzati, lo so che sei ti sei addormentata tardi, ma ho bisogno che tieni d'occhio Maddie- La ragazza nascose la testa sotto le coperte. -Lo sai bene che un perfetto sconosciuto se ne occuperebbe meglio di me- -Kayu, dai- La ragazza venne tirata su per un braccio. -Dopo potrai fare tutto ciò che vuoi- Insiste Anita -No...- Kayoko ritornò sotto le coperte. -Non ti chiedo di farle da babysitter ,solo di controllare cosa combina- -Pffff, d'accordo- Sbuffa alla fine esasperata Kayoko. La madre uscì dalla camera della figlia e dopo poco si sentì l'auto partire ed allontanarsi da casa. Si alzò a fatica dal letto, osservando con sguardo assassino il cellulare che segnava le 9:15. Si trascinò verso gli scatoloni che contenevano i suoi vestiti, alcuni piegati ordinatamente dalla madre, altri buttati alla rinfusa. Non le andava di passare un secolo a scegliere cosa mettere, così prese quello che si trovava in cima alla scatola: un bustier rosso con del tessuto grigio trasparente a stelle decisamente scollato e provocante, un paio di shorts di jeans strappati, calze a righe nere e rosse sopra il ginocchio e degli stivali alti neri a stelle bianche con la zeppa. Dopo essersi vestita uscì dalla stanza. Si trovò davanti la sorella minore, con in mano una barbie. -Tu ora giochi con me- Esclamò Maddie tirando per il polso la sorella, che però si liberò facilmente dalla presa. -Si certo, come no- Kayoko rientrò in camera sua e chiuse la porta della stanza dietro di se, per poi buttarsi sul letto. Questo non fermò la bambina, che entrò nella stanza e saltò sul letto. -Dico alla mamma che mi hai trattata male, se non ti muovi- Disse ancora con un ghignetto piuttosto cattivello. -Certo che ti piace rompere le palle- Le rispose tenendo la testa sotto un cuscino. -Ti vuoi muovere o devo chiamare la mamma?- Kayoko si alzò dal letto e si trascinò nella camera di Madeline. Sapeva che se voleva uscire nel pomeriggio doveva accontentare la mocciosa. Nessuno però le impediva di farlo a modo suo. -Tu prendi questa perché, anche se tu sei decisamente più orribile, ti assomiglia- La bambina ridacchiando porse a Kayoko una bambola, dai lunghi capelli corvini e gli occhi color ghiaccio. -Tu sei decisamente più orrenda marmocchia-. Passò circa un'oretta di “gioco” -in cui Kayoko aveva sempre giocato a modo suo, facendo arrabbiare Madeline- prima che la madre tornasse. -Mamma è tornata, ti saluto marmocchia- La ragazza lanciò la bambola alla sorella ed uscì dalla stanza. Sentì la madre dal piano di sotto. -Ragazze venite giù che mangiamo-. Controllò l'ora sul cellulare. 12.30. Non si era accorta che fosse già ora di pranzo. Pranzarono tutte e tre, insieme, circondate da pacchi su pacchi. Passarono un pranzo tra -ovviamente- litigi tra sorelle, la madre che cerca come sempre di farle andare d'accordo, e parlare, parlare, parlare di qualunque cosa -che non interessasse a Kayoko-. Appena finito di mangiare la ragazza si fiondò nella sua camera. Prese le sue amate cuffie, il portatile, e si sdraiò sul letto. Quanto avrebbe voluto che le vacanze fossero durate in eternità, niente fretta, niente studio, niente preoccupazioni, niente madri paranoiche che sperano che tu non abbia dato fuoco alla palestra -un'altra volta-. Un'idea balenò nella sua mente. Nei paraggi c'era un centro commerciale. Centro commerciale=niente Maddie. Centro commerciale=videogiochi. Centro commerciale=musica -l'unica cosa che amava più dei videogiochi-. Aveva deciso come passare il suo martedì pomeriggio. 

   
 
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