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Autore: Com Amely Mason    24/01/2015    0 recensioni
Una festa di Capodanno. Un mondo che appare inaspettato, non si sa se per allucinazioni alcoliche o per squarci temporali. Amici catapultati tra mostri e rovine incas, con un amore nascente che rischia di bruciare in una pira.
Ok, come intro non sembra valere molto, però mi sono impegnata e.e
Genere: Avventura, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fiamma scese con un balzo dal Pick-up, mettendosi addosso l’arco e la faretra e prendendo in una mano il vassoio della pizza e nell’altro il sacchetto delle bottiglie. Chiuse la macchina stringendo il telecomando tra i denti, in precario equilibrio mentre citofonava al suo migliore amico: fare le feste a casa sua era sempre terribilmente impegnativo, pensò ridendo mentre spingeva il cancelletto con la spalla: specie se si trattava di Capodanno.
Giovanni arrivò trotterellando nel pigiamone a scacchi. - Ma come ti sei conciato?! Dovrai mica ancora prepararti?!- sbottò Fiamma. Il ragazzo rise schioccandole un bacio sulla guancia - Ma va, sono prontissimo iooo-, rispose fuggendo in casa con la pizza. Fiamma scosse la testa, pulendosi le scarpe nello zerbino: la sala in cui entrò era già ingombra di borse e giacconi, e del vociare giungeva soffuso dal resto della casa. La bionda salutò educatamente il padre di Giovanni, e salì al piano superiore rasettandosi i guanti traforati lunghi fin sopra al gomito. - Clauuuu!- gridò infilandosi nel corridoio tra le camere. - è  nella cameretta a prepararsi! -, le rispose Giovanni dal piano inferiore, mentre una ragazza dai lunghi capelli ricci e ramati fece capolino dalla seconda stanza a sinistra, vestita di un vestito azzurro ghiaccio. - Ma sei bellissima! - esclamò. Fiamma arrossì con un sorriso - Mai quanto te, che bel vestito!  Chi sei?-, chiese entrando nella stanza dove altre due ragazze si stavano preparando. Claudia finì di truccarsi nei toni dell’azzurro e del blu e si infilò un morbido mantello color oceano. - Sono Chione, la dea della neve -, rispode soddisfatta appuntando il manto con una spilla a forma di fiocco di neve. - Cavolo, bellissimo! -, commentò Fiamma ammirata. Si voltò per accorciare lo spallacciò in cuoio della faretra e rimase a bocca aperta: una ragazza snella, dai capelli castano scuro incoronati da un intreccio di foglie di vite e grappoli d’uva, fasciata da un vestito bianco e un coprispalle color vinaccia saltellò dalla stanza accanto a piedi nudi. -Anna-, la chiamò sorpresa, recuperando contegno -buonasera-. La ragazza si voltò scivolando sui collant. -Oh! Ciao, scusami non ti avevo visto! -. -Sono appena arrivata. Tu sei… Bacco al femminile immagino? -, tentò Fiamma facendo scorrere leggero lo sguardo sul vestito candido adornato di gemme argentate. Anna sorrise annuendo. - E tu sei…- squadrò per un attimo gli stivali scamosciati e la cintura di pelle di Fiamma, per poi soffermarsi sulla maglietta con il grande lupo alato, il parabraccio di cuoio e l’arco. - Diana. Wow, complimenti, molto bello.-. La bionda fece un piccolo inchino, ringraziando, per poi congedarsi e scendere di due piani. Entrò nella luminoso cucina e salutò calorosamente la padrona di casa, per poi entrare nella taverna. Il tavolo era già pronto, e Diego, travestito da Amon-Rah con una mise color sabbia ed il trucco egizio agli occhi, trafficava alla console. Probabilmente sarebbe andato tutto molto meglio di quanto si aspettava, pensò scostandosi dalla porta per far entrare gli altri. - Che questa serata divinità abbia inizio. Sballo DiVino!- annunciò Marco con la solita esuberanza festaiola, con una coroncina a forma di sole che doveva farlo sembrare Allah, trascinadosi dietro Marina, vestita da Persefone, e Stella e Mara, per mano, vestite da Thor e Loki. Fiamma le guardò un istante con un brivido lungo la schiena. Irradiavano amore anche solo a guardarle, e la cosa la mise a disagio. A rimettercela ci pensò Luke che, avvolto in un lenzuolo bianco e con un cuscino sulla pancia, truccato di rosso sul naso e sugli zigomi, la imprigionò in un abbraccio. -Luke! Per Bacco, bel travestimento! Ma - si voltò a salutare Ramona - non si abbina a quello della tua ragazza!-. Luke-Bacco scoppiò a ridere. -Eh vabbe ma lei voleva fare Eme…-. - Mica male, Ramona! Entriamo? Mi han detto che c’è Stella che le fa Loki.- -Uhhh il mio papàààà-, gridò la castana saltellando nell’altra stanza.
Fiamma risalì con un sorriso sghembo fino al piano delle camere. - Ragazze ci siete?-, - Arriviamo arriviamo -, disse Rachele superandole mentre Sofia sbucava dal bagno con un vestito rosso fuoco. -Usti, e tu chi sei? - esclamò Fiamma ammirata, mentre alle spalle della ragazza compariva un ragazzo alto e moro con un mantello candido fermato alla tunica con spille dorate come il fulmine che teneva tra le mani. -Fiamma! Siamo Zeus e Era! Eh, belli eh? Che te ne pare? Bella vero la mia dea? -. Sofia rise sfuggendo dalle mani di Alejandro. -Divini - gli urlò dietro la bionda ridendo. Si passò una mano sulla nuca: il taglio tribale le aveva rasato i capelli un po’ più del voluto, ma per un cosplay si poteva, pensò divertita sistemandosi il ciuffo di traverso sull’occhio. Le due ragazze che poco prima erano in camera a prepararsi con Claudia erano pronte, e Fiamma le fece passare assieme ad Anna, mettedosi poi a chiudere la fila. Il vestito bianco della ragazza castana svolazzava come un lieve strascico mentre scendeva le scale, e Fiamma ne rimase affascinata, senza saperne il perché.
Quando tutti si furono riuniti nella taverna, Giovanni, che finalmente si era capito essere vestito da Morfeo col pigiama e l’orsacchiotto, alzò un bicchiere circondando con l’altro braccio il fianco di Silvia che, nuova fidanzata, stentava a socializzare: -E cominciamo questa festa di Capodanno!-. Un boato rispose inframmezzato da musica e risate, mentre i ragazzi sciamavano attorno al tavolo. Ben presto però, un folto gruppo si spostò più vicino alla consolle, ed alla stufetta che riscaldava la stanza. Fu un attimo che Fiamma vide come rallentato: vide Diego mettere sulla consolle una nuova canzone e la sentì partire, poi d’un tratto qualcuno spense la luce. La palla stroboscopica continuò a funzionare, e d’improvviso tutti si trovarono circondati da pallini colorati mentre la stanza sembrava contorcersi su se stessa e squarciarsi sul fondo in un inevitabile voragine liquida e nera. Alcune delle ragazze gridarono, ed istintivamente Fiamma afferrò gli avambracci di Anna e Claudia. Una raffica di vento gelido li costrinse a chiudere gli occhi mentre venivano sbattacchiati tutti quanti verso quello che sembrava essere il basso. Un duro impatto su un pavimento di pietra liscia e fredda termino le grida di tutti, che pian piano si rialzarono doloranti. 
  
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