Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: williams    24/01/2015    1 recensioni
Ed un semplice giorno piovoso, può cambiarti la vita.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“La pioggia batteva sulla strada, e fuori il friccichìo delle gocce sull'asfalto echeggiava da dietro la finestra. Non si vedevano luci di automobili, né ombre per le strade. Tutto deserto, nel frattempo che allagava. Mentre il temporale impazziva, decisi di uscire. Presi l'ombrello, indossai l'impermeabile e sparii, inghiottita dalla penombra. Non avevo una meta precisa, quindi continuai a camminare, travolta dalla marea d'acqua che cadeva del cielo. Guardai in alto, feci un mezzo sorriso ricordando che quand'ero bambina pensavo che quelle gocce fossero le lacrime degli angeli. Camminai per un altro centinaio di metri, poi entrai in un piccolo tabacchino; con i pochi spiccioli che avevo comprai delle sigarette di una marca scadente, e dovetti accontentarmi. Fuori, nel contempo, stava spiovendo un poco, ma il temporale non accennava a cessare. Mi riparai sotto il tetto spiovente di una casa, e mi accesi la prima sigaretta. Non c'era nessuno in giro, solo qualche ubriacone che girava per i bar della città. Era così strano: una grande città, ricca di attività mondane, deserta. E, mentre questi pensieri prendevano vita nella mia mente, il vento consumò la seconda sigaretta fra le mie mani. Mi strinsi nuovamente nell'impermeabile antrace e m'immersi nel bagno di pioggia. Un paio di centinaia di metri dopo vi era un grazioso locale che frequentavo spesso e decisi di rifugiarmi lì. Chiesi al barista -un uomo adorabile sulla cinquantina, con cui spesso m'intrattenevo in animate conversazioni- il solito e mi sedetti sullo sgabellino del bar. Mentre sorseggiavo la mia birra, un giovane -era alto all'incirca un metro e settantacinque, con due occhi grigi enormi, e i capelli di un biondo ramato. Indossava dei jeans neri e una giacca elegante su una t-shirt bianca. Il suo sguardo era pieno di amore ed odio, due sentimenti così disarmanti, ma così simili- si avvicinò: «Buonasera, signorina. Mi permette di offrirle il secondo giro?» Non dando confidenza agli sconosciuti non accettai, ma il ragazzo era caparbio e continuò finché non accettai. «É solo una birra.» disse lui. «Mi stavo chiedendo chi fosse così pazzo da uscire con questo tempo.» «Lei, signore.» «Oh, penso di dover riformulare bene il mio pensiero: mi stavo chiedendo chi, fosse pazzo quanto me, ad uscire con questo tempo.» «A casa mi stavo annoiando, e cercavo un pretesto per poter saltare le lezioni di domani. Lei, invece, perché é qui?» «Speravo di trovare l'anima gemella, signorina.» «L'anima gemella, signore?» davvero non riuscivo a capire. «Sì, ci pensi bene: solo un pazzo potrebbe uscire con un temporale del genere, ed io, bhe, io sono abbastanza pazzo da farlo. Quindi ci speravo.» «E l'ha trovata la sua anima gemella?» «Lei crede nell'amore a prima vista?» chiese, noncurante, della mia precedente domanda. «Sì e no. Ma, signore, é maleducazione non rispondere ad una domanda che gli é stata posta.» «Mi scusi, ha ragione. Sì, penso di averla trovata.» «Pensa?» «Sì, l'amore si vive in due e, a me, quegli occhi azzurri mi hanno subito conquistato da quando» ed indicò la porta «sono entrati da lì, ma» si avvicinò quasi a sfiorarmi «non so se io ho avuto la capacità di conquistarli.» Stava parlando dei miei occhi.” “E dopo, cos'é successo nonna?” “Tesoro, dopo il misterioso ragazzo mi chiese di uscire. Ci siamo conosciuti bene, ed é diventato mio marito, nonché tuo nonno.” La bambina prese il suo cappotto, s'infilò gli stivaletti e prese l'ombrello. “Piccola, dove stai andando?” “A trovare la mia anima gemella, nonna.”
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: williams