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Autore: MssDarkness    24/01/2015    0 recensioni
"Si,hai ragione sorrido sempre. Ma sorridere sempre non vuol dire essere felici."
Genere: Erotico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dake (Dakota), Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Chiedo scusa per la lunga attesa ma
ci sono stati dei problemi a causa dei quali
non ho avuto molto tempo per dedicarmi alla
fiction. Cercherò di essere più presente.

 

POV Giada

I raggi del sole filtravano dalla fessura della finestra e puntavano sui miei occhi ormai aperti da un po' di tempo. Mi ci volle un po' per capire la situazione nella quale mi ero cacciata. Avevo dormito in un letto che non mi apparteneva, in una casa che non era la mia, con un ragazzo a cui piaceva avere il pomodoro in testa. Non ricordavo nulla della sera precedente,sono tanta confusione e alcool.. sperai solo di non aver fatto delle cazzate alle quali non ci fosse rimedio. All'inizio pensai che fra me e Castiel quella notte ci fosse stato qualcosa,ma la cosa era troppo ambigua dato che eravamo entrambi vestiti, per cui non capii come mai avevo dormito a casa sua. Posai lo sguardo sul suo viso addormentato, aveva un'aria così innocente.. le sue labbra erano leggermente socchiuse mentre i suoi capelli erano tutti spettinati ma gli stavano così bene ugualmente.. scossi la testa come per far uscire quei pensieri dalla mia mente e mi alzai dal letto per poi recarmi in bagno. Accesi la luce e non potei fare a meno di vedere il mio riflesso allo specchio.. mi chiesi se davvero quella fossi io, se anche tutti quei piccoli dettagli sul quel viso fossero proprio i miei. Ero così cambiata ultimamente che non mi riconoscevo più. Lo scorso anno per esempio non me lo sarei nemmeno sognata di mentire ai miei per andare in una discoteca, che tra l'altro avevo sempre odiato a causa del volume della musica troppo alto e la gente ubriaca o fatta. Osservai attentamente il mio sguardo allo specchio.. era così vuoto che quasi mi metteva tristezza, incapace di provare un qualsiasi sentimento, ero diventata apatica e menefreghista, ma sinceramente non me ne fregava un cazzo. Mi legai i capelli e mi lavai la faccia per levare tutto il trucco che mi ero messa per apparire meno brutta, ma ogni sforzo era vano. Uscii dal bagno e guardai il cellulare "8:34 A.M." mia madre si sarebbe alzata di lì a poco,avrei dovuto fare i salti mortali per tornare a casa in tempo. Cacciai le cuffiette e una sigaretta ma prima di scendere le scale guardai Castiel e sorrisi involontariamente, mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla fronte. Presi carta e penna e mi sbrigai a lasciargli un messaggio per poi scendere le scale di corsa (facendo una prima sosta in cucina) ed uscii di casa. Feci Play sul mio cellulare e mi accesi la sigaretta. La prima sigaretta del mattino è sempre stata la mia preferita.

POV Castiel

Mi svegliai sbadigliando e grattandomi la testa "C'ho fame" pensai. Mi sedetti sul bordo del letto e solo in quel momento mi ricordai della presenza femminile che aveva dormito con me quella notte e mi venne da sorridere. Mi voltai ma il letto era vuoto. Il mio sorriso scomparve "Forse aveva fatto tardi" pensai. Guardai l'ora sul cellulare "12:47 A.M.  16 Nuovi Messaggi e 4 chiamate perse"  controllai i messaggi,quasi tutti da parte di Lysandre che come al solito si preoccupava per me, e le chiamate perse sempre da parte sua. Lasciai il cellulare sul letto ed andai in bagno, dovevo fare una pisciata che penso sarei esploso. Prima di scendere mi accorsi di un foglio sul letto, mi chiesi come avevo fatto a non accorgermene prima. Lo presi e subito riconobbi la scrittura-

                Buongiorno Cass.                
    Sono dovuta scappare perchè si      
 è fatto tardi, ma ti ringrazio per avermi 
    ospitata in casa tua. Stammi bene.   
                                                          
 P.S. In cucina c'è una sorpresa per te. 

 
Sorrisi e mi diressi in cucina sperando in una colazione sostanziosa che non tardò ad arrivare. Mi sedetti e divorai tutto, poi mi accesi una sigaretta ed andai in balcone. La prima sigaretta del mattino è sempre stata la mia preferita.


POV Giada

"Ma la scuola non è chiusa di sabato?" chiesi a Lysandre dall'altra parte della cornetta "No,fidati. Ci vediamo là dai,ciao ciao." attaccai la chiamata e spensi la tv che avevo acceso per ammazzare un po' il tempo. Mi alzai dal letto e mi resi conto avevo ancora indosso i vestiti della notte precedente. Me li levai e mi misi una felpa larga e sotto delle semplici calze che avevano a loro volta sopra degli scaldamuscoli che arrivavano fino alle ginocchia. Misi degli anfibi militari, il tutto di un solo colore: nero. Lasciai i capelli legati a coda alta e feci una linea nera sottile sulla palpebra mobile ed uscii di casa. Arrivai a scuola ed entrai senza farmi vedere per poi dirigermi al nostro solito luogo d'incontro. Bussai, e sentii dei lievi brusii all'interno "Chi è?" riconobbi la voce di Lysandre "Idiota e se non fosse lei? Ma ti pare normale chiedere chi è? Perchè secondo te quando entrano i ladri in casa e tu chiedi chi è quelli ti rispondono 'siamo noi,i ladri. Tranquillo ti sto solo derubando casa.' ma dai su!" scoppiai a ridere,le loro discussioni erano sempre divertenti "Sono io idioti." li rassicurai ancora ridacchiando. Mi aprirono la porta ed entrai ridendo "Certo che voi siete due soggetti eh" dissi aggiustando bene l'asta del microfono. In quel momento ricordai la canzone che avevo scritto pochi giorni prima e dici di fargliela sentire "E comunque che c'era di male nel chiedere chi fosse? Perchè secondo te adesso che cominciamo a suonare non sentono il casino?" insistè Lysandre "Ma ti stai zitto? Questa è arte e non casino. E poi siamo troppo giù." Cercai di attirare la loro attenzione "Ho scritto una nuova canzone se la cosa può interessarvi.." vidi la faccia di Lysandre illuminarsi a quelle parole, in effetti era tanto tempo che non avevamo fatto alcun progresso, e questo era un buon passo per ricominciare "Posso prendere la tua chitarra Cass?.." gli chiesi avvicinandomi ad essa, e lui annuì "Ma a me avevi detto di no. Credevo fossimo amici." E così ricominciarono a discutere come due bambini, non potei fare a meno di ridere. Feci il primo accordo di chitarra e smisero di parlare iniziando ad ascoltare me.

You make me so upset sometimes 
I feel like I could lose my mind 
The conversation goes nowhere 
Cause you're never gonna take me there 
And I know what I know and I know you're no good for me 
Yeah I know what I know and I know it's not meant to be 

He's my Dilemma, 
One half of me wants ya 
And the other half wants to forget. 
My, my, my dilemma from the moment I met ya 
I just can't get you outta my head 
And I tell myself to run from you 
but I find myself attracted to my dilemma, my dilemma, it's you, it's you 

Your eyes have told a thousand lies but I believe em' when they look in mine 
I heard the rumors but you won't come clean I guess I'm hoping it's because of me 
And I know what I know and I know you're no good for me 
Yeah I know what I know and I know it's not meant to be 

He's my Dilemma, 
One half of me wants ya 
And the other half wants to forget. 
My, my, my dilemma from the moment I met ya 
I just can't get you outta my head 
And I tell myself to run from you 
but I find myself attracted to my dilemma, my dilemma, it's you, it's you

I could live without you, your smile your eyes the way you make me feel inside 
I can live without you but I don't wanna 
You make me so upset sometimes 

He's my Dilemma, 
One half of me wants ya 
And the other half wants to forget. 
My, my, my dilemma from the moment I met ya 
I just can't get you outta my head 
And I tell myself to run from you 
but I find myself attracted to my dilemma, my dilemma, it's you, it's you, it's you..
My-My-My Dilemma..

Solo in quel momento mi accorsi che il mio sguardo era stato rivolto verso Castiel tutto il tempo, e mi maledii mentalmente sperando non avesse capito. Chiesi il loro parere ma nessuno dei due proferì parola, poggiai la chitarra e feci per andarmene ma la voce di Lysandre mi fermò "é..è.. sensazionale.. nel senso, sei stata capace di esprimere ciò che provavi ed è una cosa che pochi riescono a fare. Per cui complimenti." mi disse con il sorriso sulle labbra. Gli sorrisi a mia volta per poi guardare Castiel come per chiedergli cosa ne pensasse, ma il suo sguardo non era rivolto verso il mio, stava guardando altrove. Lo vidi incamminarsi verso l'uscita e senza proferire parola lo seguii. Entrambi ci accendemmo una sigaretta e gli chiesi cos'avesse, ma lui non sembrava voler rispondere, rimaneva con lo sguardo perso e la mente chissà dove. Lo guardai attentamente e mi avvicinai al suo viso dandogli un lieve bacio sulla guancia. Lui si voltò verso di me e rimanemmo a guardarci per un po'. Gli sorrisi e gli dissi "Grazie per ieri, lo so che ti sei preso cura di me, Rosalya me l'ha detto.." lui fece una smorfia per poi tornare a guardare il vuoto "Ti è piaciuta la canzone?" vidi il suo sguardo abbassarsi un po' e le sue labbra socchiudersi come per rispondere ma poi non disse nulla. Mi alzai dalla panchina e feci il mio ultimo tiro di sigaretta prima di andarmene "Per chi l'hai scritta?" mi fermai. Mi voltai verso di lui e lo guardai come lui guardava me "Per Dake? è così?" mi venne quasi da ridere ma non lo feci,mi limitai a fare "no" con il capo avvicinandomi nuovamente a lui "A chi allora?" mi sedetti vicino a lui "Ha importanza?" gli chiesi "Si,voglio sapere chi è che ti mette così tanta confusione,chi è che ti fa sentire così, chi è, dimmelo.. ti prego.." il mio cuore ebbe un balzo fuori dal petto, se solo avesse saputo che era lui quella persona, che era lui il motivo della mia felicità e della mia tristezza, dei miei sorrisi e delle mie lacrime, avrei voluto dirglielo "Sei tu Cass,tu.. sei sempre stato tu.." e senza accorgermene lo feci, ma forse,non avrei mai dovuto.

 

Angolo Autrice:
Ogni volta che scrivo un capitolo penso che lo sto scrivendo
bene ma poi mi rendo conto di quanto possa far schifo.
Scusate, non sono bravissima.

 
   
 
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