Cosė sottili e fragili sono le tue dita.
Si aggrappano a me, mi sfiorano la pelle, fredde e pallide artigliano il mio ventre.
Toccano, cercano, scavano. E strappano.
Cosė delicate, malate, malsane avvolgono il mio animo.
Mi catturano, mi stregano, offuscano la mia mente.
E ancora mi toccano, giocano con il mio respiro ormai spezzato.
Odio le tue dita: sono come catene dall'aspetto fragile, ma stringono pių del ferro.
Sono bugiarde, malvagie, non lasciano la presa.
Adesso le sento, sono cosė vicine, cosė letali.
Avvolgono il mio cuore e lo stringono, lo fanno sussultare, soffocare.
Le tue mani calano ancora impietose su di me, cosė belle e leggiadre.
Ancora.