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Autore: Ferula_91    27/11/2008    2 recensioni
Oramai sono passati anni dalla partenza improvvisa di Naruto e Hinata si è ormai sposata e vive una vita apparentemene felice... Ma che potrebbe succedere se una notte Naruto facesse ritorno a Konoha per riprendersi quello che aveva lasciato anni fa? [PER IL NARUHINA'S DAY!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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COS’HAI LASCIATO QUI, NARUTO-KUN?

 

Pensavo di essere felice, di vivere la vita che ogni donna sogna: un marito che ti ama, un lavoro stabile e gratificante, amici su cui puoi sempre contare e un posto tranquillo in cui trascorrere gli anni.

Eppure è bastato poco a distruggere tutte queste utopie: semplici parole che mai avrei creduto di poter sentire, di cui però avevo sperato in cuor mio udirne il dolce suono da te… E quando speravo oramai di averti dimenticato, di aver compiuto quel passo fondamentale della rassegnazione, ecco che tu ritorni, appari all’improvviso così come te ne sei andato, e ti riappropri in un istante di quel posto che sempre è stato tuo, di diritto, nel mio cuore… Naruto…

 

Quella notte la Luna brillava ancora più intensamente del solito e nell’aria nessun suono intaccava il silenzio notturno; Kiba era partito per l’ennesima missione, chissà se sarebbe tornato, ed io restavo lì, seduta sul mio letto a contemplare la maestosità di quella Perla che non faceva altro che farmi sentire ancora più piccola e debole…

Così vicina ma così lontana, la Luna… E così ti avevo sempre visto, Naruto…

Convinta che per me ci saresti stato sempre, che la tua assenza sarebbe stata una cosa impossibile… E invece te ne eri andato, come la Luna, che scompare, e tu rimani lì incredula a domandarti come sia possibile che una così grande bellezza sia costretta a nascondersi nel blu della notte. Ma poi la rivedi, e te ne rallegri, perché ti senti meno sola; ma tu non sei tornato, no, eppure ti ho aspettato.

Sotto quelle calde coperte un gelo mi intorpidiva il corpo, mi mozzava il fiato, mentre gli occhi fissavano il vuoto, come ogni notte oramai.

Un fruscio colse la mia attenzione mentre un’ombra si nascondeva invano dal mio sguardo. Una vampata d’aria calda mi percorse tutta, una sensazione dolce e stranamente piacevole che già una volta avevo provato, ma non ricordavo dove…

Mi avvicinai alla finestra, senza rendermene conto, in pochi attimi, e spalancai la finestra accogliendo sulla mia pelle la brezza primaverile.

Respirai a lungo, lentamente, e guardai l’albero sul quale stava accovacciato qualcosa, o meglio, qualcuno: le gambe penzolavano avanti e indietro mentre una strana quanto familiare risatina si diffondeva nell’aria.

Istintivamente abbassai lo sguardo mentre il cuore accelerava: no, non poteva essere lui…

- Non sei cambiata, Hinata-chan… -scherzò la figura semi-nascosta dall'oscurità delle tenebre.

- Neanche tu… Naruto-kun.

Ti guardai cercando di apparire il più tranquilla possibile e mi sembrasti così vicino, con quei capelli color del grano che brillavano al Sole e quegli occhi freddi, glaciali, ma così incredibilmente caldi e sinceri…

Ma l'amarezza era quella che prevaleva, in mezzo ad un turbinio di emozioni contrastanti presenti nel mio cuore.

Eppure bastarono poche battute a farmi rivivere, risvegliarmi da un lungo sonno di cui ero stata vittima. Le guance mi si imporporarono mentre la figura si alzava in piedi avanzando fra i rami.

- Ne è passato di tempo dall’ultima volta in cui ci siamo visti, neh?

Sentivo il suo imbarazzo e dispiacere -può essere?- come se fossero stati miei.

- Già… -ma io non dimenticavo, non coprivo con uno strato di terra le notti insonne passate ad attendere un suo possibile ritorno.

- Mi domando perchè sei tornato… -continuai imperterrita, cercando di frenare la rabbia che chiedeva di essere liberata.

Lessi la sua meraviglia negli occhi, oramai vicini a me… Credeva davvero che sarei rimasta la dolce e ingenua Hinata di due anni fa? Quante cose non sai, Naruto…

- E’ semplice, Hinata-chan: per riprendermi quello che è mio. -freddezza e frustrazione furono le uniche sensazioni che colsi.

Le sue parole mi fecero quasi paura: indietreggiai lasciando che si sedesse sul davanzale della finestra e ricominciò a fissarmi… Non temetti mai tanto quegli occhi come in quel momento, così diversi, seri, adulti, eppure non riuscii a staccare i miei da quei diamanti.

Rimanemmo in silenzio, in una quieta contemplazione l'uno dell'altro, in attesa di un qualche movimento, di un sussurro.

- Come sta Kiba? -domandò notando alle mie spalle una mia foto con lui, il giorno del nostro matrimonio.

- Bene... Lui e Akamaru sono in missione, assieme a Sakura-chan e Shika-kun... -risposi flebile, vergognandomi per un istante di quell'immagine dietro di me.

Ripiombò il silenzio, ancora più opprimente e spesso... Vagai nella mia mente disperata alla ricerca di una qualche domanda, di un argomento con cui cancellare quella situazione che mi stava facendo impazzire. Poi ripensai alle sue parole.

- Cosa hai lasciato qui, Naruto-kun?

Lui sembrò sorpreso della mia domanda, e arrossì lievemente abbozzando però un sorrisetto... Ma quel sorriso durò un secondo e niente più, lasciando spazio ad un'aria rassegnata.

- Oh è una cosa importante, ma credo di essere arrivato troppo tardi, me l'hanno già rubata... -spiegò fissando il vuoto.

Cos'era quella che provavo? Pena? Compassione? Forse... Curiosità? Si... Invidia? Sicuramente...

Cos’era quel misterioso oggetto che aveva ormai perduto? Perchè quel senso di gelosia? E perchè mai avevo sperato, appena visto, che fosse tornato per me?

Scossi la testa scacciando via inutili pensieri- Puoi sempre riprendertelo, se dici che questa cosa sia tua, ti appartiene per sempre...

Mi guardò stranito- Lo pensi davvero? -domandò avvicinandosi mentre io annuivo.

Gli sorrisi rassicurante e in un attimo le sue braccia furono intorno a me, strette e solide, mentre i suoi capelli mi solleticavano il collo nudo.

Non compresi subito quello che stava accadendo, ero troppo scioccata dalla situazione che si era venuta a creare, ed il suo respiro che mi sfiorava la pelle non migliorava certo la cosa!

Come un flashback mi apparve Kiba... Liberai le braccia per spingerlo via, ma che succedeva? Perchè si muovevano da sole? Stordita riuscii solo a vedere le mie braccia che stringevano il corpo dell'Uzumaki.

No no non ero più la bambina di una volta! Ero sposata con un marito che mi amava più d'ogni altra cosa, non potevo -non dovevo- lasciarmi distrarre da quei sentimentalismi! E allora perchè le mie mani non si staccavano dalla sua schiena? E come mai ci stavamo guardando così profondamente negli occhi?

Non riuscivo a distogliere lo sguardo, non trovavo la forza, il coraggio di farlo... o forse non volevo?

Ma chi credevo di prendere in giro con tutti quei discorsi di fedeltà, di amore reciproco? La verità era una e diversa da quella che credevo: io amavo ancora Naruto, l'avevo sempre amato e sempre l'avrei amato, anche se avessi dovuto sposarmi per 100 volte ancora... Potevo cercare di dimenticarlo in ogni modo, cancellarlo dal mio cuore, ma non ci sari mai riuscita perchè il mio cuore l'avevo dato a lui, era sempre stato suo dal primo giorno che l'avevo visto.

Mi accarezzò una guancia e mi lasciai cullare da quel contatto che mi fece rinascere, sentire donna, finalmente. Nel mio cuore ragione e istinto conducevano una dura lotta in perfetta parità, sentivo chiaramente i colpi che ognuno infliggeva all'altro, sempre più duri e fatali... Poi sentii una parte del mio cuore spezzarsi... La ragione aveva vinto.

Mi staccai da Naruto guardandolo dispiaciuta, mentre lui continuava a fissarmi sorpreso, e scossi la testa.

Non potevamo, non ce l'avrei fatta, e avremo sofferto entrambi...

Mi voltai, sperando di essermelo sognato, che tutto quello che stava accadendo fosse frutto della mia fervida immaginazione e che appena mi sarei voltata lui non ci sarebbe stato più... Ma continuai a sentirlo, vivo e immobile, dietro di me.

- Naruto... non puoi... non si può... -cercai di spiegare, di convincermi, confusa- Io ho...

- Hai Kiba, si lo so... E non sai come mi sto maledicendo in questo momento!

Mi girai verso di lui, gli occhi spalancati e la voce tremante- P-perchè... Tu sei partito... Mi hai lasciato sola, non potevi pretendere che ti aspettassi in eterno...

- Lo so e non te ne faccio una colpa... Ma una cosa ti domando: è veramente questo quello che vuoi? Sei davvero felice?

Felice? Lui chiedeva a me se ero veramente felice?! Certo che lo ero!!

E perchè non gli rispondevo allora? Come mai continuavo a incontrare quegli occhi e sentirmi sempre più colpevole?! Ma io non lo ero, io ero andata avanti, come avrebbe fatto ogni persona...

Ma... ero veramente uscita da quel bisogno di lui? L'avevo realmente superata quella dipendenza da Naruto?

Quante domande... e nessuna risposta... Domande a cui avrei risposto senza timore prima, dandole per scontato, ma che in quel momento mi sembravano così insopportabili, così illogiche...

Chi era lui però per avere il diritto di venire qui e comportarsi come se fosse tutto a posto?! Niente era a posto, lui aveva rovinato ogni cosa con la sua partenza... Ero stanca, tremendamente stanca di tutto.

- Perchè sei tornato... maledizione... -sussurrai a fil di voce.

- Te l'ho detto: ho dimenticato una cosa importante... -rispose quasi scocciato.

Lo guardai, sprezzante, stufa, furiosa di quella situazione.

- E allora vai a riprendertela! Sparisci dalla mia vista, come sei sparito per questi anni! -mi ero avvicinata ancora a lui, ma questo continuava ad osservarmi indifferente, come se tutto quello che gli stavo dicendo fosse inutile: ciò aumentò la mia ira.

Alzai una mano pronta per tirargli uno schiaffo, e quello che invece successe fu di tutt'altro genere: la mia mano fu afferrata dalla sua e in un istante, forse troppo veloce per me, mi ritrovai le labbra premute contro le sua.

Cercai di liberarmi, piansi sentendo la ragione urlarmi contro... ma qualcosa dentro di me accadde di nuovo: sentii un tiepido calore, inizialmente flebile, quasi impercettibile, ma che attimo dopo attimo diventava sempre più intenso.

Saliva, dallo stomaco alla gola, poi su fino al cervello, annebbiandomi completamente i sensi. Non capii più nulla, sentivo solo quel morboso bisogno di Naruto, che credevo aver cancellato da me definitivamente. ILLUSA…

Mi osservò un’altra volta, come se si fosse tolto un peso enorme dal cuore.

- Cos’hai dimenticato, Naruto-kun? -chiesi appoggiando la mia testa nell’incavo del suo collo.

- Te, Hinata-chan… E non ti lascerò andare più per nessuna cosa al mondo… -mi disse prendendomi per mano e portandomi verso la finestra.

Io lo seguivo, ipnotizzata, succube di lui, come ero stata negli anni addietro. Uscimmo dalla stanza e lui si voltò ancora verso di me accarezzandomi i capelli e poi le labbra.

- Sei sicura Hinata-chan? -domandò un’ultima volta.

Io gli sorrisi respirando profondamente- Ora sono felice, Naruto-kun…

Ed insieme sparimmo nella notte.

 

 

 

BUON NARUHINA’S DAY A TUTTI!

  
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