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Autore: purpleblow    30/01/2015    2 recensioni
Hilda era una donna dall'aspetto meraviglioso, non dimostrava affatto l'età che aveva e a Kuja fondamentalmente piaceva.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Kuja
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NA: sempre storia vecchia e sempre per la Caccia alle uova. Il prompt era di scrivere una storia dove uno dei personaggi era un agnellino o un coniglietto parlante.



 
Mai sottovalutare una donna!




Hilda era una donna dall'aspetto meraviglioso, non dimostrava affatto l'età che aveva e a Kuja fondamentalmente piaceva. Senza sapere bene il perchè, con lei si sentiva libero di parlare di qualunque cosa e non gli importava affatto che scoprisse i suoi piani, le sue aspirazioni, i suoi folli sogni.
Con qualcuno doveva pur parlarne, no?
E lei lo ascoltava in silenzio, apparendo piuttosto turbata dalla pazzia di quell'uomo, anche se questo non lo dava a vedere. In fin dei conti sapeva che non le avrebbe torto un capello: poteva essere malvagio e spregevole ma con lei non aveva mai osato comportarsi come tale.
Forse perchè lui stesso sentiva il bisogno di doversi sfogare con qualcuno e da quanto aveva capito a lui piaceva parlare. A Hilda spesso pareva di assistere a un monologo teatrale e pensandoci bene, che fosse davvero quella la visuale che Kuja aveva della vita?
Lui stesso le aveva confidato di adorare il teatro, forse si sentiva un attore e per quel motivo si convinse che non avrebbe osato farle del male dal momento che lei era la sua unica spettatrice.
Questo le fece venire un'idea: se fosse stata proprio lei -l'ultima persona che quell'uomo considerava una minaccia- a fermare i suoi folli piani? No, non lo avrebbe ucciso: non aveva certo il potere per farlo.
Poteva però usare le sue doti di maga per affrontarlo e le sarebbe bastato davvero poco.
Come al solito, anche in quel momento il ragazzo si stava dilettando nei soliti discorsi, così Hilda decise di interromperlo un istante facendo in modo poi di riuscire ad attuare il suo piano.
"Kuja, ti dispiace se ti interrompo un attimo?" sorpreso da quell'improvvisa quanto strana interruzione, lui le fece un cenno con la testa per esortarla a parlare. Era perplesso, la donna non lo aveva mai interrotto prima di allora.
Muovendo qualche passo verso di lui, la duchessa di Lindblum gli si fermò davanti accennando un sorriso, dopodichè posò una mano sul suo volto e lo accarezzò dolcemente.
"Sono così piacevolmente affascinata dai tuoi discorsi, gradirei ascoltarli per sempre..." issandosi sulle punte dei piedi unì le labbra con quelle di Kuja, sorridendo contro la sua bocca.
Improvvisamente il corpo del ragazzo venne avvolto da una luce accecante e nel momento in cui questa scomparve, al posto del mago c'era ora un buffo coniglietto che Hilda teneva fra le braccia.
Non era stato per niente difficile e oltretutto si era presa la sua vendetta personale nei confronti del marito.
"Tu, strega! Che cosa mi hai fatto?" sbottò Kuja indignato, osservando le pelose zampette bianche che una volta erano delle bellissime mani. Si dette dello stupido per non aver fiutato il pericolo, ma dopotutto come poteva considerare quella donnetta un ostacolo?
Gliel'aveva fatta e ora si sentiva umiliato.
"Spiacente Kuja, ma adesso non sei più un pericolo per Gaya." sogghignò Hilda, ravvivandosi i capelli con le dita "Dopotutto, troverai ridicolo anche tu il fatto che un innocuo coniglietto distrugga il pianeta. O mi sbaglio, dolcezza?" l'animale le rivolse un'occhiata di fuoco, che ovviamente non la spaventò affatto e anzi, la fece scoppiare a ridere.
"Tu mi hai mentito. Fingevi di apprezzare le mie parole e invece te ne stavi lì ad aspettare il momento giusto per sbarazzarti di me!" era furioso e se avesse potuto usare i suoi poteri l'avrebbe incenerita all'istante, ma la duchessa era stata previdente.
"Non essere pessimista, a me piaceva sinceramente ascoltarti. È proprio per questo che ti ho trasformato in un coniglietto, così potrò tenerti con me." spiegò lei soddisfatta del suo operato.
Probabilmente l'ex-mago l'avrebbe detestata per sempre, ma prima o poi avrebbe dovuto arrendersi alla realtà dei fatti e farci l'abitudine. Osservandolo, notò lo sguardo rabbuiato dell'altro e in fondo un po' le dispiaceva ma non aveva altra scelta.
"Mi dispiace, ma era l'unico modo per fermarti." detto questo posò l'animale sul pavimento e andò a sedersi su una delle eleganti poltrone presenti nella stanza; ora doveva solo pensare a come fuggire da lì.
Il grosso del lavoro era fatto, l'ultima parte sarebbe stata uno scherzo. Non vedeva l'ora di riabbracciare suo marito: per quanto fosse arrabbiata con lui le mancava moltissimo.
Al suo ritorno a Lindblum avrebbero sicuramente chiarito e parlato di tutto ciò che non si erano detti. Riguardo al coniglio, immaginava sarebbe stata dura convincere l'uomo a tenerlo: dopotutto sempre di Kuja si trattava... ma di che cosa si preoccupava! Se era riuscita a tenere a bada la minaccia di Gaya, come non riuscirci con Cid Fabool? Altro che Scaraburi! Se solo si fosse azzardato a tocere anche solo un capello al suo nuovo cantastorie l'avrebbe incenerito senza pensarci.
Quell'ometto invertebrato non poteva niente contro la nuova eroina del pianeta, ahilui!
   
 
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