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Autore: TheNother6    01/02/2015    0 recensioni
ATTENZIONE:
Questa storia non ha morale e non è stata scritta per dare alcun tipo d’insegnamento.In realtà questa storia in alcune delle sue parti manca anche di un vero e proprio senso logico quindi limitatevi a leggerla astenendovi da qualsiasi tipo di interpretazione.
"L'uomo esiste solo in virtù delle passioni ,senza queste egli non esisterebbe. Un uomo che non sente nulla coi sensi non è diverso da un morto per questo bisogna ricercare il piacere . Nella mia ricerca ho trovato due sentimenti massimi l'amore e il dolore . Entrambi si combattono e generano altri sentimenti . Ora però iniziò a pensare che l'amore non esista essendo così raro e puro che dubito che qualcuno possa trovarlo nel solo arco di una vita(anche se pochi affermano di esserci riusciti). Il dolore invece non ci lascia mai e per questo l'ho reso il mio migliore amico ...e ora ho finalmente imparato a sentirlo"
La trama di questa prima storia parla del mago Pain e della magrissima Clay ed è interamente ambientata in Italia. Il paesaggio di questa fa da sfondo a una strana e bizzarra avventura che mettere a dura prova la sanità mentale del lettore .
Genere: Demenziale, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Le cose strane capitano

Se state leggendo questo capitolo vuol dire che avete letto il primo e avete avuto il coraggio di continuare...BUONA LETTURA!

 

 

 

2.Casa salata casa

L’Italia ogni anno attira una grande quantità di turisti da ogni parte del mondo e in egual misura perde cittadini che migrano in altri stati. Ora i turisti quando devono andare in Italia hanno un ampia scelta di città da visitare ognuna con le proprie peculiarità. Tra queste però c’è ne una che spicca su tutte le altre per tre elementi: il mare, la pizza e il senso dell’umorismo. Questa città, si trova un po’ fuori posto in Italia anzi si troverebbe fuori posto in qualsiasi stato. Bisognerebbe che questa città formasse un proprio stato a se stante perché è troppo peculiare per qualsiasi cosa e non può essere paragonata a nulla. La città in questione è la bella, controversa e bizzarra Napoli. Napoli è la città del fuoco e dell’acqua e si narra che la sua bellezza sia dovuta al fatto che sia stata costruita su una sirena morta. Quindi proprio come una sirena morta questa è bella e magnifica ma allo stesso tempo in decomposizione e piena di vermi che deturpano la sua carcassa contorcendosi nelle sue membra.

In una città come questa può vivere solo gente molto singolare e quindi l’uomo con la valigetta grigia lunga che si dirigeva verso l’entrata dell’aeroporto di Capodichino non faceva eccezione. I passanti che lo guardavano non riuscivano a capire in che modo quell’uomo si acconciasse i capelli perché gli sembravano letteralmente piovuti in testa senza che se ne accorgesse. Nessuno però osava rivolgergli la parola essendo profondamente spaventati dalla sua bellezza (ci sono molte cose che possono intimidire le persone): tralasciando i capelli l’uomo avrebbe potuto posare per le miglior riviste di moda e fitness.

-Gideon!!!-urlò un uomo con un ciuffo vertiginoso e la giacca viola seduto su una panchina. Gideon si arrestò di colpo si grattò il collo si passò una mano tra i capelli “arruffati” (definiremo così d’ora in poi i suoi capelli anche se non è il termine più adatto) e si avviò verso il suo partner, non che suo migliore amico, Pain.

 

-E comunque Zio Peppino mi farà avere UNICORNO direttamente sotto casa entro domani mattina mi ha dato la sua parola che se torna con qualche graffio metterà una bella bomba in un container della SeSTRASPORT. Ah comunque dobbiamo rivedere la spartizione delle commissioni non posso sempre fare io i lavori noiosi! -stava spiegando Pain a Gideon che annuì distrattamente mentre metteva in moto la macchina e partiva a tutta velocità.

 – Che hai ti vedo troppo silenzioso è andata male con Marta? - chiese Pain –Marta? A no …be’ insomma Marta è morta le ho tagliato la gola con la mia cuccicucci. Ti giuro un macello, non hai idea di quanto ha sporcato quella troia. -rispose Gideon ripensando alla scena che gli era costata la sua bellissima giacca blu a fiori neri.

-La gente tende a sporcare le cose quando le si taglia la gola, mi sorprende che tu non lo sappia –sottolineò Pain-insomma fammi capì, hai litigato di nuovo per quella storia dei tulipani? -.

Qualche mese fa infatti Gideon aveva regalato dei tulipani a Marta che offesasi aveva aggredito il suo povero fidanzato con il vaso di sua zia Assunta.

-Ma no,no questa volta ho preso le rose-si giustificò Gideon mentre scoccava una brutta occhiata ad un lavavetri che si stava avvicinando a pulire il parabrezza.

-Be’ allora manifestati, perché stai giù? - chiese spazientito Pain.

 Gideon si irrigidì poi disse –Perché sto cercando un modo per poter uccidere qualcuno più volte e più volte contemporaneamente-.

Pain sorrise –Ah ma quindi stiamo andando ad ammazzare gente? Grandioso era da tanto che non facevo un regolamento di conti vecchio stile. Ma racconta ch’è successo? - Gideon si grattò il collo si passò una mano nei capelli poi iniziò a raccontare.

 

La storia era molto semplice. Gideon e Marta erano andati in Sicilia e avevano prenotato un hotel (si intende un hotel intero naturalmente) per passare il weekend assieme e cercare di superare l’episodio dei tulipani. Dopo la prima notte di sesso calmo e riparatore, a cui Gideon si era ormai abituato, la situazione era sfuggita di mano.

La mattina del giorno dopo infatti Gideon si era risvegliato con due tizi che gli puntavano due pistole in faccia e Marta in piedi con la sua valigetta grigia in mano. La ragazza infatti spiegò a Gideon (un po’ come fanno i cattivi nei fumetti) che si vedeva già da due anni con un giovane boss napoletano Marco il Puma ed era entrata in rapporti confidenziali con lui solo per rubare la sua cuccicucci. Il piano ideato da Marco era perfetto poiché era risaputo della sfortunata vita amorosa di Gideon e della sua vulnerabilità sentimentale (si anche i ragazzi belli hanno problemi a trovare una ragazza) per cui aveva usato Marta per colpirlo e prendersi cuccicucci e venderla al mercato nero.

Però come diceva un certo Macchiavelli, le azioni degli uomini sono guidate per metà dal loro ingegno e per metà dalla fortuna. Questa volta, il caso giocò in sfavore di Marco poiché la sua fidata collaboratrice spinta dalla curiosità decise di aprire la valigetta grigia per vedere l’oggetto che il suo capo e amante desiderava tanto.

TRINITY.

Era questo il nome inciso sul fodero nero a strisce rosse della spada che estrasse dalla valigetta. Fin lì non ci furono conseguenze tranne Gideon che urlò -Puttana non toccare la mia cuccicucci ! Brutta troia non toccare la cosa più pura e bella al mondo! - quando però questa estrasse la spada dal fodero si senti un suono simile ad un pianto straziato e la mano che impugnava l’elsa cadde a terra in mille pezzi.

Tutti rimasero sbigottiti dall’accaduto tranne Gideon che corse a prendere la sua spada urlò-UNCUT- e i due bestioni armati caddero a terra tagliati come fettine di prosciutto. Poi Gideon si avvicinò a Marta che stava piangendo fissando il braccio monco,le mise un dito sulle labbra  e lentamente le fece passare la lama sulla gola che si squarciò andando a sporcare la sua giacca blu a fiori neri appesa lì vicino.

 

-Sapevo che Marta era cacca. Le finte bionde non la raccontano mai giusta stanno sempre lì a tramare qualcosa contro le vere bionde. SONO INVIDIOSE ecco- disse Pain mentre si passava una fiammetta viola da una mano all’altra.

-Credevo di aver trovato quella giusta Pain. Certo c’erano delle incomprensioni ma provavo qualcosa per lei e ora quello stronzo ha rovinato tutto! - Stava dicendo Gideon con le lacrime agli occhi.

Pain si accorse che l’amico stava piangendo e gli mise un braccio intorno alle spalle-Veramente lei già stava con lui e ti ha solo usato ma…prendilo come un nuovo inizio, poteva andare peggio. Poteva sporcarsi la tua giacca arancione coi pappagalli gialli-Gideon sembrò riprendersi.

La macchina si fermò in un vicoletto davanti al quale c’era il Bar HODIUS e i due scesero. Gideon prese TRINITY dalla valigetta e rimase fermo a fissare il bar, poi la sguainò. Questa volta ci fu un acutissimo CUCCINNN, che sembrò tagliare il silenzio circostante. La lama, attorno alla quale aleggiava una vivace luce rossastra, era leggermente curvata e su questa si muovevano dei piccoli teschi che si contorcevano e urlavano senza però emettere alcun suono. Pain guardò l’arma come sempre con molta ammirazione. Era stato proprio lui a regalarla a Gideon e per trovarla aveva dovuto scomodare un bel po’ di contatti giù all’inferno. Alla fine l’aveva trovata, TRINITY la spada taglia anime, si diceva che fosse stata forgiata con i pezzi della mannaia usata dal grande macellaio di Satana andati staccati dal corpo originale dell’arma durante la GRANDE GUERRA DELLA GRANDE CADUTA.

Pain schioccò le dita e nella sua mano si materializzò una revolver nero molto vecchia con delle parole gialle in latino scritte sulla canna– Mostriamogli tutta la nostra passione –disse e i due si incamminarono verso il bar.

 

Quando Marco nacque aveva sotto l’occhio un piccolo neo. A cinque anni iniziò a formarsi una piccola macchiolina. A dieci la macchiolina era diventata un cerchio perfetto che si allargava fino a raggiungere la guancia. A dodici anni uccise Ciro un suo compagno di classe con un paio di forbici dalla punta arrotondata (facendo anche cattiva pubblicità all’agenzia produttrice di queste che si vantava della sicurezza del suo prodotto per i bambini) per averlo preso in giro per il suo piccolo problema estetico. Era andato ad un costoso e inutile centro di detenzione minorile che aveva peggiorato la sua condotta e quando era uscito aveva messo su una piccola banda. Col passare degli anni e dei reati era riuscito ad accaparrarsi una piccola fetta di territorio. Anche i malavitosi più anziani iniziarono a temere quell’uomo che ormai era noto a tutti come il Puma per via del suo temperamento riflessivo ma allo stesso tempo brutale (e anche per via del suo colossale neo che gli prendeva metà faccia).

Una volta la settimana i membri della banda del Puma erano soliti riunirsi per complottare e sistemare questioni interne. Quella settimana avevano deciso di andare all’ HODIUS e se ne stavano lì a giocare a sette e mezzo placidamente parlando dell’ultima partita del Napoli.

Il luogo delle loro riunioni non era certo segreto anzi i membri della banda lo pubblicizzavano in modo da non avere nessun “disturbatore” tra i piedi. Per questo, quando i due sicari arrivarono in zona non c’era nessuno e quindi furono facilmente notati da Alfredo che corse subito dentro ad avvisare il capo che comunque si era già accorto di questi essendo un attento osservatore. Nell’edificio c’erano quindici uomini tutti armati, sudati e incazzati (per via della pessima giocata del Napoli) pronti al minimo segno di pericolo a scatenare una pioggia di piombo e distruzione. 

Ad un tratto i due si fermarono, solo allora Puma si alzò fece segno a tre uomini di seguirlo e uscì fuori. –Te la prendi con le ragazze checca? Marta era una donna e tu non ci hai pensato due volte a ucciderla, sei un verme! Vieni, combatti con un vero uomo! - urlò Puma cercando la pistola.

Gideon rimase immobile e continuò a rimanere immobile anche quando il proiettile sparato da Puma lo stava per colpire in faccia…magicamente però questo slittò bruscamente verso sinistra dove si disintegrò in tatti piccoli pezzettini di metallo. I quattro tizi rimasero sbalorditi e rimasero immobili.

Pain sfruttò l’occasione, alzò la pistola e premette il grilletto. Una fiamma viola uscì dalla pistola e incendio gli uomini di Marco che riuscì a salvarsi anche se con una grave ustione al braccio sinistro.

– Fuoco, ammazzateli! - urlò precipitandosi col braccio penzoloni verso il bar. Tutti i proiettili però erano inutili poiché venivano tutti deviati dall’aura di TRINITY. Pain aveva studiato per molto tempo la spada ed era riuscito a capire che il possessore poteva proiettare la forza di questa nello spazio circostante colpendo gli oggetti circostanti con grande velocità e precisione. Questo permetteva a Gideon di mantenere i suoi vestiti puliti dal sangue. C’erano tante altre abilità che la spada possedeva e Pain sapeva di aver graffiato solo la superfice per questo ogni tanto quando aveva tempo e nuove idee di sperimentazione se la faceva prestare per capirne di più. L’arma però aveva anche delle gravi limitazioni come la portata della sua aura e la maledizione che gravava sul suo possessore (natura della quale era tutt’ora sconosciuta anche se ultimamente Gideon non era stato molto fortunato con le ragazze).

” Cosa diavolo sono quei due? “  pensò Marco che stava salendo le scale per salire sul tetto .CLIK.  Pain ripremette il grilletto e dalla pistola uscì una nuvola di fumo nero che andò ad esplodere nel bar accecando gli uomini di Marco –UNCUT- e Gideon era dentro.

In un primo momento ci sentirono spari ed urla, poi tutto piombo nel silenzio –UNCUT- disse Gideon e il fumo si dissolse rivelando il massacro appena commesso.

Anche l’arma di Pain era strana ma a differenza di Gideon non era questa la fonte del suo potere. Infatti la sua pistola serviva solo per incamerare pezzi della sua magia ad alta pressione e spararli in diverse forme. L’arte di Pain è molto difficile da spiegare, un potere antico e oscuro che nel corso dei secoli è stato controllato solo da pochi maghi“LA FIAMMA DELLA PASSIONE “.

-Sta sul tetto –disse Gideon –non ho sentito il suo sangue, è meglio così ho altri piani per lui- si grattò il collo, si passò una mano fra i capelli e si avviò sulla rampa di scale seguito da Pain .

Quando arrivarono sul tetto l’uomo che videro non era neanche il ricordo del Puma: un uomo impaurito che si teneva il braccio ustionato e sanguinante piagnucolando. Alla vista dei due il Puma perse completamente il controllo e si fece pipì sotto.

-OH nononono –fece Pain avvicinandosi a lui e portandosi la sua testa al petto – non preoccuparti anch’io una volta dopo aver fumato un cannone d’erba svenni andai in morte bianca e mi feci pipi sotto. E semplicemente una funzione fisiologica naturale che non sei riuscito a controllare -.

Gideon alzò gli occhi al cielo –Anni e anni di terapia vero Pain ? Comunque spostati-. L’amico si alzò agitò la mano e la pistola scomparve, poi si andò a mettere in disparte lasciando un po’ di intimità a Gideon e Marco .

 –Sai mi sono divertito.La vendetta è molto liberatoria ti senti meglio di quando stavi meglio. - iniziò Gideon che mentre parlava faceva roteare la spada – Sai il tuo piano era perfetto. Era un po’ a cavallo di Troia, già visto, ma poteva andare . Il tuo problema e che hai scelto la ragazza sbagliata. Anzi il tuo problema è che hai scelto una ragazza – disse Gideon .

–Si,è gay non l’avevi capito?-esordì Pain che fu zittito da uno sguardo tagliente di Gideon conscio che il suo amico aveva interrotto il momento più epico della vicenda . Quindi si grattò il collo si passo una mano fra i capelli e riprese- Stavo dicendo …si, il problema è che tu hai usato una ragazza io ho usato TRINITY. E ti posso dire che tra una donna e TRINITY–e dicendo questo si mise ad accarezzare la lama- scelgo tutta la vita la mia cuccicucci –. Poi con un movimento deciso taglio l’aria e anche qualcos’altro.

–AAAAAAAAAA- urlò Marco guardando la macchia di sangue che iniziò a disegnarsi sul cavallo del suo pantalone. –No. Non sarai frocio ma in quanto uomo non puoi aver fatto una cosa simile – disse Pain toccandosi le parti intime. - Spero che senza distrazioni ora ragionerai meglio-concluse Gideon.

 

-Gideon non è stato divertente, noi siamo cattivi ma non puoi comportati così. Ci sono delle regole morali che perfino Satana rispetta-stava dicendo Pain mentre Gideon sfrecciava sulla sua Porsche sotto un sole morente che dopo una giornata di illuminazione si apprestava a cedere il passo alla sua amante luna.

-Mo’ che si fa? - chiese Gideon ignorando completamente ciò che Pain stava cercando di dire da più di dieci minuti.

- “Mo” manteniamo un basso profilo, niente commissioni per un po’,tre giorni basteranno .-rispose Pain.

- Passerai sti giorni con Clay? - chiese Gideon a Pain che annuì con uno strano sorrisino.

-Tu invece? - chiese il mago –Oggi mi ubriaco cercando di raggiungere il coma etilico e mettere fine alla mia esistenza.Se fallisco domani cerco di contattare qualche vecchia amica e organizzo un'uscita. Devo riparare il mio cuore spezzato, ci sarà bisogno di tanta colla e tanta fatica ma ci riuscirò. -rispose Gideon deciso.

 

Quando arrivarono sotto casa di Pain questo fu sorpreso nel vedere la sua UNICORNO lì parcheggiata in ottimo stato che brillava del suo rosso acceso nel buio della notte (Pain aveva alterato la vernice con la magia per avere quell’effetto). Il mago però non se ne curò molto. Salutò l’amico, si diresse velocemente verso la porta di casa, fece scattare la serratura ed entrò nel salone illuminato solo dalla luce del televisore. Davanti a questo se ne stava una donna molto magra ma incredibilmente bella sui diciannove anni (due in meno a Pain) a sgranocchiare una barretta dietetica tutta presa dal TG dove si parlava dello strano suicidio di una ricca imprenditrice del nord Italia.

-Mi stai trascurando ultimamente cuore vuoi abbandonarmi in questa casa tutta sola? - disse Clay –No, meglio in autostrada così mi tengo la casa-disse Pain togliendosi il cappotto e sedendosi accanto alla sua fidanzata-Dovresti smetterla di mangiare sta roba e mangiare qualcosa di più decente –aggiunse cercando di prenderle la barretta da mano fallendo miseramente.

- E tu dovresti smetterla di tagliarti- disse Clay in tono di sfida –Non lo faccio più lo sai ormai solo tu mi mandi in estasi-rispose Pain baciandola sul collo. Clay buttò la barretta –C’è la cena sul tavolo se hai fame – disse.

Pain la baciò poi le sussurrò-Non ho voglia di cibo adesso. Ora voglio solo tutta la tua passione-. Quella notte nessuno in tutto l’isolato riuscì a dormire bene tranne i due amanti che si assopirono in un caloroso e passionale abbraccio.

 

 

 

Notucce personali :)

Allora che ne pensate? Vi è piaciuto? Vi ha cambiato la vita? Avete cancellato il vostro account per non leggere più cose simili? Vi siete tagliati le vene e state morendo dissanguati in questo momento? Fatemi sapere le vostre impressioni con una piccola recensione:).

Nel prossimo capitolo parleremo finalmente di Zio Peppino ed inizieremo ad entrare nel cuore della storia. Al prossimo capitolo :D.

   
 
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