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Autore: KuroPond    02/02/2015    1 recensioni
Storia ispirata alla popolare serie tv The Vampire Diaries. Ambientata nella città di Shadow Town, i protagonisti, tre fratelli e un'amica strega, indagano sulla morte della loro madre e sull'origine della loro trasformazione.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Salve! Innanzitutto spero che la storia vi piaccia, in questo caso non esistate a lasciare una recensione!
Questa è la mia prima fanfiction "seria" e mi impegnerò per rendere disponibili i capitoli con cadenza regolare. 
Un ringraziamento ad Alessia per le ottime idee e vi lascio alla storia! Booyahh!!

POV Luke[Mattina]

Scuola.
Già, anche a me viene un brivido di eccitazione quando sento quella parola. 
Ovviamente sono sarcastico.
Ho passato gli ultimi dieci anni in quarta superiore, a volte mi sembra che la scuola abbia risucchiato tutta la mia voglia di vivere. 
Piuttosto ironico per uno che è immortale. Già, sono un vampiro, o almeno è quello che credo di essere, visto che ho una continua voglia di sangue e ho dei canini molto più affilati del normale.
Siamo tre in famiglia e tutti e tre siamo vampiri: mia sorella, mio fratello ed io.
Mi chiamo Luke, comunque, ora sono in classe, la campanella sta per suonare e quella scema di mia sorella ancora non si fa vedere. Primo giorno di scuola, primo giorno di ritardo.
Della mia classe conosco un paio di persone di Shadow Town -non sto scherzando, il nome è proprio questo- ci conosciamo quasi tutti.
In seconda fila c’è Savannah, e che tu ci creda o no è una strega, è seduta vicino a Adel, strega anche lei. Fanno parte dello stesso Coven, ma se non sbaglio sono cugine di secondo grado o qualcosa del genere.
Poi c'è… Vera, una ragazza che vive due isolati più in là di me; e Karma, una ragazza umana che abita ai confini della città. 
Chiudo il quaderno rilegato in pelle su cui stavo scrivendo. Ho deciso che proverò nuovamente a tenere un diario, l'ultima volta non è finito bene, ma ci voglio riprovare.
Mi passo una mano tra i capelli corvini. Nonostante sia un vampiro la mia pelle non è bianca come il marmo e non ho occhi iniettati di sangue ma sono castani e in questo momento sono puntati sulla porta della classe.
Grazie ad un udito che si può definire... Sovrannaturale, riesco a sentire i passi al di fuori della classe e sono senza dubbio quelli di mia sorella. 
Infatti la porta si apre e una ragazza dai capelli castani entra in classe, come sempre ignora gli sguardi dei suoi compagni di classe e mi si siede vicino proprio mentre la campanella suona.
“Ebbene ciao” la saluto, riponendo il diario in cartella. Non mi piace che lei ne sia a conoscenza, anche se quasi sicuramente ne ha uno anche lei. Penso sia troppo orgogliosa per ammetterlo però.
Mia sorella si chiama Hanna. Lunghi capelli mori e ricci che ricadono sulle sue spalle e due occhi castani che nonostante sembrino gentili riescono a lanciare occhiate più taglienti e fredde del ghiaccio.
Hanna risponde al saluto e posa la cartella vicino al banco, poi va a salutare Savannah, è nostra amica da parecchio tempo e ci siamo molto affezionati. In effetti è lei che ci ha creato i nostri anelli solari; be' a me un anello e a mia sorella una collana, ma il principio è sempre lo stesso. 
“Hanna, dimmi che hai bevuto da una sacca di sangue” le dico quando torna a sedersi. Sto cercando di convincerla a non bere il sangue direttamente dalla vena, ci sono stati troppi avvistamenti di recentente.
“Se ti fa sentire meglio allora sì, ho bevuto da una sacca di sangue, non ho perforato nessun collo”
Le lancio un occhiataccia, si è sicuramente cibata di qualcuno. Le passo un pacchetto di gomme da masticare
“Almeno maschera l’odore del sangue” mi limito a rispondere.
La porta si riapre, tutti gli alunni si rigano a guardare chi è.  È una professoressa. Sembra giovane, capelli neri e ricci, occhi chiari... Mi immobilizzo all'istante, il muscolo della mia mascella si contrae.
Quegli occhi. Quei chiari e freddi occhi, li conosco bene.
Afferro la gamba del banco e la stringo, quella si piega leggermente sotto la mia forza sovrannaturale, Hanna si limita a stringere i pugni fino a far diventare le nocche bianche.
Come dimenticare gli occhi della persona che ha ucciso tua madre. Come dimenticare gli occhi della persona che un anno dopo ti ha trasformato in vampiro.
   
 
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