Courf era tornato a casa verso le due di notte con una delle sue nuove conquiste: una ragazza alta, bruna...probabilmente dai facili costumi. Avevo finito da poco di studiare per l'esame di letteratura. Sul tavolo, ancora occupato da libri, fogli e quaderni vari avevo lasciato un piatto di voulevant e del vino rosso. Sapevo che quello era il suo piatto preferito. Mi passò davanti senza salutarmi, senza degnarmi di uno sguardo.La mia pazienza aveva un limite, e per quanto mite e accondiscendente io fossi, e lui me l'aveva fatto oltrepassare. Mi alzai di scatto dal divano, luisi fermò e mi guardò, leggermente confuso. Io non parlai, mi limitai ad indicare il tavolo e quel delizioso cibo, da me preparato con tanta fatica, continuando a fissare Courf. Lui non sembrò capire: guardò me, poi il piatto, poi nuovamente me, infine si mise a ridere, mi scompigliò i capelli e mi disse: -Troppa premura Jehan- poi si chiuse in camera con la ragazza. "Sì, davvero troppa premura..."  dissi tra me e me