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Autore: BELIEBER_G    05/02/2015    0 recensioni
[Romantica]
Essere ribelli è una bellissima sensazione. L’idea di sentirsi il re del mondo ti fa sentire bene. Sei circondato da bellissime ragazze,ma purtroppo,alcune di loro sono troppo perfettine per noi ribelli. Ma non lei no,lei era conosciuta come la Ragazza Mai Conquistata.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Bondage
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Essere ribelli è una bellissima sensazione. L’idea di sentirsi il re del mondo ti fa sentire bene. Sei circondato da bellissime ragazze,ma purtroppo,alcune di loro sono troppo perfettine per noi ribelli. Ma non lei no,lei era conosciuta come la Ragazza Mai Conquistata. Il Motore della sua moto che ruggiva come nessuna sapeva fare. Era la più famosa tra di noi,con le sue natiche sempre di fuori perché indossava in continuazione i pantaloncini di pelle. I capelli neri come la pece,le tette all’aria come nessuna ragazza che faceva parte di noi era mai riuscita a mettersi. Lei con il piercing all’ombelico che quasi non facevo altro che guardare. Era lei la ribelle più famosa in città. Il suo nome era il più noto: Sweet Baby. Era esattamente da lei che io avevo imparato. Il mio nome in realtà era Wade Walker,ma mi facevo chiamare Baby, Cry Baby. Conosciuto per via della mia lacrima che si presentava soltanto davanti a una bella ragazza.
***
Nella mia scuola,era il tempo dei vaccini. Era mio solito,prima di uscire di casa, gelatinarmi tantissimo i capelli,lasciando uno o due ciuffi sopra la fronte. Sweet Baby invece li lasciava selvaggiamente sciolti. La nostra scuola era divisa in due gruppi. I Ribelli e i Regolari. Allison e Milton,i due fidanzatini,facevano parte del gruppo dei Regolari. Lei rossetto rosso sulle labbra e codino,mentre lui capelli castani gelatinati e faccia da imbranato. Alcuni ragazzi mi costrinsero a sedermi sulla sedia per farmi fare la puntura. E io mi sentivo fiero di mettere giù la manica della mia giacca di pelle per far vedere che non aveva nessuna paura di un aghetto. Ma poi arrivò nell’aula anche Sweet Baby. Con gli stivali da Cowboy neri e la rotelle che girava come il liquido del vaccino nelle mie vene che cominciava a fare male. La ragazza si sedette alla sedia a fianco alla mia. Tenne alzato il sopracciglio mentre osservò la stanza e i suoi componenti. Infine si voltò verso di me. Era così bella,eppure la lacrima che speravo cadesse,in quel momento non si fece vedere.
***
Dopo la fine del vaccino,mi riunii con il mio gruppo. Mia sorella era incinta,di nuovo. Ma questo non cambiava il suo voler essere ribelle. Più osservavo la moto di Sweet Baby e più la desideravo. Sia la moto che chi la guidava. Intanto guardavo bene anche Allison,che notavo interessata me. Mi posai sullo sportello della mia macchina mentre lei venne da me. “So che tua nonna organizza uno spettacolino al suo locale.” le dissi. Parlando di lei,arrivò suo nonna con la macchina. “Vorrei sentire come canti.” aggiunse Allison. “Cry Baby canta divinamente. Non c’è bisogno di ascoltarlo per capirlo!” intervenne Sweet Baby,che apparve sopra il cofano della mia macchina. “Vorrei sentirti lo stesso.” ribattè Allison. Poi se ne andò assieme a Milton. “Tu come fai a sapere come canto?” domandai a Sweet Baby. “Anche io faccio parte del locare di tua nonna,giusto?” rispose lei. “A proposito,forse è meglio che andiamo da lei..” consigliò mia sorella. Invitai a salire anche Sweet Baby e così raggiungemmo la casa di mia nonna,rimasta come sempre insieme a mio zio. Ma non erano per niente invecchiati,chiunque li avrebbe visti gli avrebbe dato almeno 40 anni. “Oh,hai portato un ospite!” esclamò la zia,vedendo la ragazza nuova. “Io avevo giusto una sorpresa da fare.” continuò Sweet entrando dentro casa. La dimora faceva schifo,ma era comoda e spaziosa. Una volta entrata dentro,tirò su un velo che nascondeva una bellissima moto,quasi identica alla sua,con le mie iniziali. “Oh Mio Dio,è bellissima!” commentai. “Ci ho messo ben due settimane a trovare tutto i pezzi…” commentò Sweet Baby. “..Perciò mi aspetto un buon ringraziamento..” sussurrò poco dopo,ticchettando le dite sulla mia giacca di pelle. Me la guardai con un sorrisetto malizioso. Dio,doveva essere mia. “Forza,provala.” aggiunse. Salii sulla moto e accesi il motore. Ruggiva esattamente come la sua e mi sentivo un re. Mi andai a fare un giro e lei mi seguì con la sua. Ci fermammo sopra una collina,a fumare. “Mi chiamo Alexia,comunque.” si voltò verso di me,rompendo il silenzio che c’era da qualche minuto. “Wade.” ci stringemmo la mano. Misi un attimo gli occhi su quei due…..palloni. “Sono vere.” sorrise facendo uscire il fumo dalla bocca e dal naso. Sorrisi e annuii imbarazzato. “Posso farti un tatuaggio?” domandò. “Un t-tatuaggio?” balbettai. “Si,qui,sulla guancia.” posò un dito sulla mia guancia. “Potrei farti una lacrima.” continuò. “Dove hai il kit?” chiesi. “In un posto che non ti dirò.” ridacchiò in risposta. Sorrisi e buttai la checca a terra,pestandola. “Mia nonna da una festa stasera,ci sarai?” “Volentieri.” inclinò la testa.
***
Quando si fece buio,era il momento per noi ribelli di farci mostrare come fossimo lupi nella notte. Invitammo amici e parenti sul palco a cantare con noi. Adoravo la musica,quasi quanto le donne. Dopo la mia esibizione,scesi in collina insieme a Sweet Baby e a decine di innamorati che si postarono insieme a noi. Ci stendemmo sull’erba a guardare le stelle. “Mi piacerebbe essere intonata come te.” disse lei,mettendosi su un fianco per guardarmi. Feci un mezzo sorriso. “Ti deve venire da dentro e penso che venga dalla nascita.” spiegai. “Cosa ho io di bello?” domandò. Beh,c’erano così tante cose. Balbettai qualcosa di insensato. Scosse la testa come per dire che non le importava. “Hai mai ricevuto un bacio?” le chiesi,quasi senza accorgermene. “Si,ma nessuno è stato mai intenso quanto volessi.” rispose sospirando. “Posso provare?” Lei annuii e io mi diressi verso le sue labbra,posandole sulle mie. Disegnai il contorno delle sue labbra con la lingua,e poi le nostre due insieme danzarono dentro le nostre bocche. Lei mugolò appena mi allontanai. “Sei un gran baciatore.” mormorò a occhi chiusi. Feci un sorrisetto malizioso. “Lo so.” dissi. Dopo un po’,sentii le sirene della polizia. Era il padre di Allison che era venuto a rompere le palle. La gente cominciò a difendersi con le armi dai poliziotti che cercavano di riportarli a casa dai genitori. Ma erano ribelli e si sarebbero sempre ribellati. Lo stesso feci io e io non mi importò quello che Sweet Baby pensava. Mio padre lo era sempre stato,e io avrei continuato questa tradizione.
***
Alla fine ci arrestarono. Quasi tutti. Purtroppo ad alcuni pagarono la cauzione,ed uscirono subito. Io e Sweet Baby invece,fummo costretti a rimanere tutta la notte nella cella. Due letti,uno sopra l’altro: a castello. Lei sopra e io sotto. “Di solito uomini e donne non dovrebbero essere separati?” domandò lei. “E’ una città di merda Alexia,cosa pretendi?!” risposi. Lei sospirò. “Voglio farti un tatuaggio.” se ne uscì. “Un tatuaggio?” “Si.” confermò lei,scendendo dal letto. “Hai una macchinetta portatile?” domandai. “No,ma credi che i carcerati non ne abbiamo uno?” ridacchiò. “E come intendi fartelo dare?” chiesi poi. “Ho i miei metodi.” rispose,togliendosi la giacca di pelle. Era ovvio no? Una volta ottenuta,la accese e cominciò a disegnare sotto il mio occhio. Non faceva tanto male. Il grosso tatuaggio che avevo sul petto era peggio. Prese dalla tasca dei jeans uno specchio. Una lacrima. Mi aveva disegnato una lacrima. Le sorrisi. “Ora anche a te però.” continuai. Lei annuì sorridendo. “Dove?” chiesi.
Si tolse la maglietta e si voltò,indicando il fianco. Accesi la macchinetta e disegnai un cuore e dentro il suo nome ripassato. Se ne stava zitta. Dio,che eccitazione. Niente la scalfiva,nemmeno il dolore fisico. Quando ebbi finito,restituì l’oggetto a quelle tante brave persone che avevo attorno. Lei si voltò mordendosi il labbro. Mi metteva ancora più voglia. “Sei vergine?” mi venne da domandare. “Vuoi scoprirlo?” chiese anche lei in risposta. Quella notte fu un po’ così. Non capii se era amore o sesso selvaggio,ma fu comunque molto eccitante. Lei era bellissima e mi piaceva da morire.
***
Verso l’alba,arrivò un poliziotto alla cella. Fortunatamente ci eravamo rivestiti. “Sei fortunata dolcezza,i tuoi hanno pagato la cauzione.” disse il poliziotto. Ma qualcosa spingeva Sweet Baby a restare nella cella. “Andiamo Alexia!” esclamò la madre. “No mamma!” gridò lei. Il padre la prese con la forza e la fece uscire. Io restai con la fronte sulle sbarre a vederla andar via. Cercai una via d’uscita dentro quella piccola stanzetta. Le fognature. Tentai di aprirla,con successo. C’era una puzza incredibile. Strusciai contro un’uscita. Ma in realtà era solo un’altra stanza. Era l’alba. Alcuni ragazzi erano nelle docce,mentre fuori si sentiva della musica. Mi affacciai a vedere. Sweet Baby e tutti i miei amici erano di sotto,a cantare per la mia libertà. Il giudice li ascoltava,anche se era arrabbiato. Mi rendevano felice e dall’altra parte arrabbiato,perché volevo uscire. Ci acconsentirono di andare alla cabina telefonica della prigione. Dio quanto era sexy. Tacchi alti,mini gonna nera e un rossetto rosso,quanto il colore del diavolo. Lei era il diavolo in persona. Da leccarla tutta. Alla fine il giudice fu convinto. Fortunatamente mi fece uscire. Potei stare con lei e con tutti gli altri. Belli,intonati e ribelli.
 
  
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