In quasi
tutte le fiabe, la protagonista è figlia
unica di un padre rimasto vedovo, dolcissima
e dai capelli come raggi del sole.
Oppure, tra vari fratelli, è comunque la prediletta.
Io non ero nulla di tutto ciò. Innanzitutto, ho due
fratelli più grandi e sono sicuramente
l’ultima in ordine di preferenza. I miei
capelli non sono aghi dorati, ma piuttosto una massa
informe di ricci scuri. Inoltre,
non è stata mia madre a morire prematuramente, ma mio padre.
Fin da bambina la mia più grande paura è stata
quella di addormentarmi. In sogno vedo
cose che poi, nella maggior parte dei
casi, si avverano. Sono
solo scherzi
della mia mente,
ne sono sicura. Ma non sono mai riuscita ad evitarlo o a
provare meno paura ogni volta che
chiudevo gli occhi.
Ho diciannove anni, mi chiamo Belle e questa,
signore e signori, è la mia storia.
non l’aveva mai avuta. Era stato
simile ad un uomo nelle fattezze, ma non era mai stato un
uomo. E, quando anche
il suo aspetto si era trasformato, aveva creduto che niente avrebbe
più potuto
salvarlo. Nessuno avrebbe più potuto salvarlo.
L’aveva creduto davvero.
Ma, di
fronte a quegli occhi, l’aveva sperato con tutto se stesso.
Ma lui non sarebbe mai stato altro che una bestia.
Questa non è la sua storia. Questa è la storia di
come il suo cuore riprese a battere.