Secondo Giorgio ti sto illudendo.
Secondo Giorgio io non ti amo.
Secondo Giorgio le mie intenzioni sono tanto onorevoli quanto le sue.
Secondo Giorgio tradirò Eduardo, prima o poi.
Ma cosa ne sa Giorgio dell’amore? Cosa ne sa dell’onestà? Clarence non ha esitato a tradire Eduardo, suo fratello e re, sposando Isabel Neville e cospirando con Margherita d’Angiò per il potere.  Se si è riconciliato lo ha fatto solo perché è un vigliacco. Un vigliacco che non ha esitato ad imprigionare un’indifesa ragazza di quindici anni per arricchirsi e coltivare le sue ambizioni.
Ma tu non sei indifesa. Non sei un’animale da tenere in gabbia e sottomettere. Sei Anna Neville, figlia del Creatore di Re e non hai avuto paura di affrontare nemmeno Margherita d’Angiò. Apparentemente sei minuta, di aspetto cagionevole; sembri un pettirosso colto da una bufera di neve. Eppure hai l’animo di una guerriero.
Che Giorgio pensi che non ti amo. Che si tenga pure tutto il patrimonio di tua madre ed i titoli nobiliari. Nulla vale quanto poterti finalmente stringere a me.
Se tu sapessi quanto ho desiderato, sperato ed immaginato questo momento! Fin da quando stavo completando l’addestramento di cavaliere presso il castello di tuo padre.
Molti mi ritengono un ipocrita, un serpente infido che si aggira nell’ombra. La verità è che preferisco la tranquillità ai banchetti affollati e che non sono adatto a mostrare sentimenti amorosi. Per questo non ti potrò mai dire che mi sono sentito morire quando ho saputo del matrimonio con Eduardo Lancaster; non ti dirò mai quanto sia stato felice di ritrovarti viva, anche se circondata da soldati nemici. Quanto sia stato felice che sia stato io a trovarti. Non sarò mai capace di dirti quanto sono stato in pena per te nell’ultimo anno. Per questo non so se sarò mai in grado di dirti quanto ti amo. Perché io sono Riccardo di York e non mi importa cosa diranno o penseranno gli altri di noi: che credano che ti ho costretta a sposarmi, che credano che voglio il trono. Non mi interessa.
Tutto ciò che importa sei tu sdraiata accanto a me immersa nel sonno. Sei quanto di più prezioso io abbia. Sei tutto ciò che importa.


Note dell’autrice: grazie per aver letto la mia piccola storia.
Devo confessare di essere una fan di Riccardo III. L’ho conosciuto con Shakespeare e mi sono “innamorata” di quel gobbo deforme che pianifica l’ascesa al trono con precisione machiavellica e che è sempre perfettamente consapevole delle sue alternative. Logico, consequenziale e spietato nelle sue conclusioni con i nemici e con sé stesso. Poi l’ho conosciuto meglio storicamente ed ho scoperto un personaggio ambiguo, mai completamente chiaro, che però non era nemmeno come lo hanno descritto in epoca Tudor. Sicuramente fu un buon re ed un attento legislatore. Ai nipoti uccisi o alle relazioni incestuose non credo. Sinceramente credo che Riccardo sia stato vittima di una campagna pubblicitaria denigratoria motivata dalla necessità di giustificare la salita al potere dei Tudor, ma si tratta solo di un opinione personale.
Alla fine, comunque, nemmeno io me la sono sentita di togliergli tutta l’ambiguità che un personaggio così complesso si porta dietro.
Spero che la storia ti sia piaciuta e che mi lascerai un piccolo commento.