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Autore: Kimmi    15/02/2015    2 recensioni
E' così difficile per Taiga e Ryuuji avere del tempo libero per loro due soltanto!?
Una giornata alle terme potrebbe risolvere tutto, o anche niente.
(Un post-anime dal punto di vista di Ryuuji)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ami Kawashima, Minori Kushieda, Ryuji Takasu, Taiga Aisaka, Yusaku Kitamura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Immergo i capelli nel mio gel preferito, ottimo trucchetto per iniziare la giornata.
Persevero invano nel tentativo che questo bottone si allacci una volta per tutte, ma dall'altro lato sto facendo il count down aspettando che si stacchi.
Eccolo che prende il volo: salta via e viene accidentalmente calpestato da una scarpa, piuttosto piccola.
Ritorno mentalmente sulla Terra e alzando lo sguardo mi accorgo di Taiga, che mi sta già attaccando a parole: “Beh? Sei pronto o no, Ryuuji?!” solo lei è capace di assumere questa attitudine dittatoriale rimanendo tenera agli occhi.
Non è mai come te l’aspetti essere, se all'inizio credi che ce l’abbia con te, ti ricredi perché ti abbraccia, ipotizzi che da un momento all'altro ti dia un bacio, e vieni pestato. Non è il tipo di amore che mi dispiace, sia chiaro.
“Ecco… recupero giusto ago e filo, aspettami giù!” da efficiente padrona di casa quale non nego di essere mi porterò appresso l’occorrente per aggiustare la giacca.
Volo giù dalle scale come solo il vero dragone che c’è in me mi riuscirebbe a far fare e Taiga, dal canto suo, continua a ruggire da Tigre professionista.
“O-ok, Taiga, non fare quell'espressione! Diamoci dentro!”
Entriamo in macchina, che sarà la nostra salvezza se vorremo raggiungere un posto al di fuori del raggio della nostra cittadina.
E giunti al parcheggio, non faccio in tempo a mostrare il mio lato da cavaliere che mi arriva una portierata addosso. 
“NNnnhh… Taigaaah!” a partire dall'ultima vocale la mia intonazione prende come un’impennata per via della botta.
Proprio quando, come per farsi perdonare mi prende per mano mentre ci dirigiamo all'ingresso, ci separiamo per la spinta con corsa di una ragazza ‘ululante’, rivelatasi poi Kushieda.
Questa non è una mera coincidenza, vero?
“Minori… la schiena…” certo, certo, i riflessi di Taiga sono migliori dei miei, lo ammetto.
“Pensavate di tenermi all'oscuro di questa giornata alle terme, non è vero!?
Hehe, non a me!” 
Seriamente, cosa combina Kushieda!?
“Propongo giusto un bagno assieme nelle vasche in comune, poi sarebbe meglio se noi tre levassimo le tende, forse non hai compreso….” Stavolta non afferro al primo colpo di chi sia la voce, quindi mi volto e mi ritrovo Kawashima davanti, con Kitamura, quasi scortasse silenziosamente le due ragazze.
“Siete lenti!”
“Come al solito, parlare con te è come avere le…” Kawashima viene fortunatamente interrotta da Kitamura, il salvatore delle nostre situazioni scomode, scomode come quando le due litigano.
“NON….” Kitamura rompe il suo record di silenzio: “Non penso sia stata una buona idea seguirli qui, in ogni caso ora non ce ne torneremo indietro, giusto?
Non mettiamoci a discutere ed entriamo.” 
Ooh, Kitamura, grazie!
Hai fatto quello che sarebbe toccato fare a me!
Certo, se tutti voi tre vi foste fatti i fatti vostri e foste a casa vostra non c’era nemmeno motivo di ringraziarti.
Inoltre, ho sempre pensato a Kushieda come una ragazza considerevole dei suoi amici, e a dire il vero questo suo lato curioso, forse un po impiccione, per non dire da stalker, mi era sfuggito.
Taiga mi pare irritata, ma non troppo.
Quindi nessuna scelta se non entrare, dico bene?
E’ un giorno festivo e l’Onsen dovrebbe essere affollato, ma così non è in quanto non è uno particolarmente famoso, dunque potrò sperare in una giornata tranquilla?
Aahh, che acquetta...
Mi pungo.
“Takasu, non ci credo, stai cucendo nella vasca?” Kushieda e Kitamura paiono disorientati da ciò che sto facendo.
“Mphf, bisogna fare di tutto per curare l’estetica e il portamento, e se ne valeva la pena la giacca va salvata.” Ecco il commento di Kawashima, degno di una modella, anche se non è esattamente il mio caso.
“Tsk, è un bastardino, è ovvio che cuce sempre e comunque.” Dice Taiga, andandosene.
COME?
E dove?
Meglio seguirla, non giurerei su cosa potrebbe combinare.
Raccolgo baracca e burattini e la seguo: “Ehm, arriviamo subito!”
“Come no…” Kawashima è quella che tra tutti comprende di più le situazioni, seriamente, sembra sempre quel tipo di ragazza egocentrica che vede solo se stessa ma alla fine è colei che più tra tutti comprende gli altri. Questo è… qualcosa che ammiro.
Dal canto loro, invece, abbandono Kushieda e Kitamura in una espressione perplessa che dice tutto.
A momenti mi scende l’asciugamano che ho attorno alla vita, ma in qualche modo riesco a non perdere di vista Taiga, che mi attira in una vasca singola, dove possiamo stare solo noi due e, da un lato, mi pare una buona idea.
“Allora i segnali li capisci, eh, Ryuuji!?” in modo alquanto malizioso mi dice lei, e io, a dir la verità, l’ho seguita tanto per non perderla di vista, non ho mai colto il benché minimo indizio di lei che mi invitava a seguirla, ma sorrido e annuisco comunque.
“Non è che io fossi venuta qui per la compagnia… no? Quindi…” e ci facciamo strada in questa nuova vasca.
Penso di comprendere cosa intenda uscendosene con una frase del genere, quindi faccio per avvicinarmi e lei si gira dall'altro lato.
Quello scatto sposta dell’acqua, che schizza quasi dappertutto e anche lievemente fuori.
“Non è il nostro obbiettivo distruggere l’Onsen, giusto? Quindi, anche se siamo Tigre e Dragone ci andremo piano….” Con una frase così imbarazzante che la metà bastava, ma assolutamente azzeccata, mi approccio a lei che finalmente diventa più sciolta e si abbandona alle mie braccia.
Iniziando tramite un bacio, un bacio caldo, desertico forse, per il suo vertice d’intensità, il tutto si eleva a sensazioni inimmaginabili.
“Solo perché adesso siamo insieme, non devi dimenticarti della giacca che stavi cucendo…Hehe”
TAIGAAA!
Evidentemente si sarebbe aspettata che con una frase del genere riguardo i lavori domestici mi avrebbe distratto e colto impreparato su ciò che invece stavo facendo, e sfrutta la mia distrazione per posizionarsi sopra di me.
Uh, detta lei il ritmo? 
E sia!
Quasi per avvicinare il suo viso al mio le tiro una ciocca di capelli, non prima di averla attorcigliata in parte al mio indice e le rubo volentieri un bacio, che non resta semplicemente un bacio, progredisce invece diventando più baci di fila e successivamente una sfida a chi ha più fiato.
Ad un certo punto lei si stacca.
Dunque ho forse vinto?
Sì.
Stranamente vinco.
Molto strano.
Deve essere col pensiero sulle nuvole per concedermi una vittoria, non è tipico di lei!
Allo stesso tempo potrebbe essere una prova.
Sto qui a rimuginarci tanto su, ma molto probabilmente non aveva semplicemente più fiato, ecco cosa.
Mi alzo con lei in braccio che, per non sbilanciarci avvinghia le gambe attorno alla mia vita e le braccia attorno al mio collo.
Trovo non ci sia niente di male se lo facessimo per terra, così faccio sdraiare prima lei, poi la sovrasto. Prima parto delicatamente, successivamente impenno.
Non che i nostri amici dalla vasca comune non si sognassero lontanamente di cosa avremmo fatto una volta soli noi due, lei cercava comunque di mozzare quanto le usciva dalle labbra e reprimere come meglio poteva il respiro affannato.
Decido che non le fa bene e mi prendo la libertà di scostarle la mano dalla bocca e le lascio un debole bacio sulle nocche, cosa che la fa arrossire all'esterno, e probabilmente all'interno ribollire.
"Non sei l'unica che sa come abbindolare l'altro dopotutto..."
"E-ehi!"
Arrivato a questo punto, nonostante lo pensassi già da un bel po, vi comunico che Tigre e Dragone hanno raggiunto il loro equilibrio.
  
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