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Autore: Felpie    16/02/2015    3 recensioni
Vi è mai successa quella sensazione di essere nel posto sbagliato, al momento sbagliato? In un mondo in cui non c’entrate niente, pronto a crollarvi addosso da un momento all’altro. Beh questa è stata la sensazione di Samantha Puckett quando, aprendo la porta dello studio di registrazione, vide la sua migliore amica baciare un ragazzo moro e muscoloso: Freddy.
Finale modificato di IGoodbye
Seddie
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlotta 'Carly' Shay, Fredward 'Freddie' Benson, Samantha Joy 'Sam' Pucket
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Vi è mai successa quella sensazione di essere nel posto sbagliato, al momento sbagliato? In un mondo in cui non c’entrate niente, pronto a crollarvi addosso da un momento all’altro. Beh questa è stata la sensazione di Samantha Puckett quando, aprendo la porta dello studio di registrazione, vide la sua migliore amica baciare un ragazzo moro e muscoloso: Freddy.
Sam sarebbe mai riuscita a togliersi dalla testa quel nerd che la faceva impazzire ogni volta che sorrideva? Quel ragazzo che, con un semplice sguardo, capiva tutto ciò che gli passava per la mente, come se gli leggesse nel pensiero? No, era improbabile, disse tra sé quando la doccia gelata che la colpì vedendo i suoi amici baciarsi diminuì il suo effetto. Ora, diminuire è una parola grossa, Sam dubitava che si sarebbe mai potuta scordare una scena simile. Così girò i tacchi e se ne andò. Corse giù per le scale e uscì frettolosamente passando davanti a uno Spencer impegnato a finire una scultura. Non sapeva bene dove andare, era abbastanza sicura che i suoi amici non si fossero accorti ma voleva comunque essere sicura di non essere seguita. Salì sulla sua moto ma qualcosa la tratteneva davanti al palazzo. Lasciare la sua migliore amica così, senza salutarla, prima che andasse in un Paese estraneo per lei, non le pareva giusto. Rimase quindi a sedere sul suo bolide, mentre le lacrime le scorrevano sulle guancie pensando a cosa fare.
Nel frattempo…                                
“…”
“…”
“Perché l’hai fatto, Carly?” esclamò uno stupito Freddy, staccandosi dall’amica.
“Non lo so. Avevo bisogno di conferme, di certezze e di chiarirmi le idee prima di partire e lasciare Seattle” rispose lei “Volevo cercare di capire come sarebbe stare con un ragazzo dolce come te, una parte di me e della mia vita che, sono sicura, in Italia mi mancherà moltissimo. Non dimenticatevi di me, mi raccom...”
“Spero tu stia scherzando. Grazie a te e a quel demonio biondo ho passato degli anni bellissimi e così pieni di avventure che mi basteranno per tutta la vita” la interruppe sorridendole Freddy “Sono contento comunque che ti sei chiarita. Anche perché non sono più sicuro di provare quei sentimenti che tanto mi rendevano geloso di te da bambino. Sono cresciuto ormai.”
“Lo vedo, e lo vede anche Sam” ribatté Carly.
“E Sam che c’entra?”
“Non fare il finto tonto. Credi che io, in qualità di vostra migliore amica, consulente e risolvi problemi di coppia queste cose non le sappia?” Mi sa che Carly aveva proprio fatto centro. Il muro creato da Freddy nel tentativo di nascondere dei sentimenti che non erano ancora ben chiari neanche a lui era stato abbattuto. D’altronde come pensava di poterlo tenere nascosto a Carly? Sarà anche stata una bambina, troppo piccola per difendersi da sola dagli amici di Sam ma quanto a questioni di cuore sapeva il fatto suo.
“Sam potrà anche essere un maschiaccio ma sono sicura che non può rimanere indifferente davanti al suo ex- ragazzo e migliore amico che diventa sempre più uomo. L’altro giorno, in piscina, anche un cieco si sarebbe accorto di come ti guardava, e di come tu guardavi lei se è per questo” riprese la bruna, lanciandosi come un fiume in piena.
“Io… ehm… cosa?” balbettò Freddy, ormai messo all’angolo. Non lo voleva ammettere a nessuno, nemmeno a se stesso ma Sam era diventata proprio bella. Il corpo da donna, il sorriso luminoso, gli occhi splendenti lo rendevano geloso di qualunque persona la guardasse, ma se ne sentiva anche fiero, come se fosse stata una sua proprietà. Ma non di quelle da sfruttare, quelle che sei entusiasta di avere, che non scambieresti con niente, che ti cambiano la giornata.
La sua Sam… Ogni gesto o contatto avuto con lei era fermamente impresso nella sua mente, a cominciare da quella volta nel sottoscala. Che cosa buffa, per una questione di “primo bacio” si erano indissolubilmente legati l’uno all’altra. Lo stesso bacio, scambiato anni dopo, a scuola, aveva mandato Sam al manicomio. E dopo essersi lasciati con un ultimo bacio in ascensore, a mezzanotte e uno, il tecnico di ICarly bramava un altro bacio, un'altra carezza da parte di quel piccolo demonio biondo.
 
Era ora di partire. Carly era scesa in salotto. Spencer, suo padre, Gibby e Freddy la stavano aspettando davanti all’ascensore. Sam entrò in quel momento dalla porta. Per quanto potesse essere arrabbiata aveva deciso di salutare la sua amica, sicura che altrimenti se ne sarebbe pentita amaramente.
Entrò anche con lei in ascensore. Fu proprio lì che prima di salutarsi un’ultima volta Carly le disse: “Ho baciato Freddy poco fa”. Fitta di dolore per Sam che, trattenendo le lacrime, la guardò come a incitarla a continuare il discorso. “E ho capito che non fa per me. Sarebbe un ragazzo perfetto e tutto. Ma non mi appartiene, e io non appartengo a lui. Quindi evita di fare scemenze e va dal ragazzo che in questi mesi non ha mai smesso di pensare a te.”
Sam non poteva crederci, la sua migliore amica si era rivelata tale anche in quell’occasione, era stata incredibile. “Mi mancherai”. Questa frase aleggiava nell’ascensore. Le due amiche si scambiarono un grande abbraccio. E quando il loro odioso portinaio si presentò davanti alle porte dell’ascensore, Sam lo cacciò via in malo modo, pensando a che amica stupenda era stata Carly. Quest’ultima, come ultimo saluto le disse: “Ah e vai più spesso in piscina con Freddy, sono sicura che accetterà con gioia”.
E con queste parole Carly uscì dal portone e salì sul taxi diretta all’aeroporto con suo padre.
“Ci rivedremo presto, ne sono sicura” pensò la biondina e corse di sopra, felice come poche volte era stata.
Freddy, scombussolato dalla partenza dell’amica, si vide saltare addosso un piccolo tornado biondo, che lo abbracciava quasi da fargli male e che gli mise la testa nell’incavo del collo dicendogli “mi sei mancato puffo”.
A quelle parole Freddy ricambiò l’abbraccio e affondò il viso dei capelli setosi della bionda “Anche tu principessa Puckett, anche tu”.
E nello stesso ascensore in cui si erano lasciati mesi prima i due innamorati si baciarono con passione, dapprima piano, poi sempre con più foga, come a voler recuperare il tempo perduto.
“Ti amo”
“Ti amo anche io”
“Grazie Carly” fu il pensiero che balenò in testa ai due giovani, mentre si sorridevano a vicenda e mentre ognuno constatava quanto fosse bello l’altro. 
   
 
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