Il cervo mi stava fissando. La corsa non lo aveva affaticato ma sembrava impaziente, quasi eccitato all’idea di quello che sarebbe successo di lì a qualche minuto. Non credo volesse farmi del male, ma mi osservava con aspettativa.
Ci studiammo a lungo, con attenzione, poi qualcosa cambiò. Riconobbi una rabbia pura e distruttrice nei suoi occhi ma anche qualcos’altro, era delusione, si sentiva tradito e ferito