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Autore: MakiMellark    17/02/2015    1 recensioni
Credo che ognuno di noi preferisca vivere nei propri sogni,invece che nella propria realtà.
Questo è quello che io faccio per la maggior parte del tempo. Sogno e poi trasformo in parole,frasi,pagine,capitoli e storie,tutto quello che ho immaginato.
La mia favola è proprio uno di quei sogni. Una storia d’amore e di tenerezza,nella quale la nostra protagonista, Abigail White,nonostante tutti i dispiaceri e le difficoltà,riesce a trovare il suo lieto fine.
Non aggiungerò altro,solo alcune frasi tratte dall’ultimo capitolo della storia.
- E’ la fine solo perché siamo abituati al pensiero che prima o poi ogni cosa finisca o perché vogliamo crederlo.
Ma c’è una speranza per chi ancora crede ai sogni. Niente finisce…se noi non lo vogliamo davvero.
Quindi posso assicurarvi che il loro amore durerà in eterno nonostante il tempo che passa e le persone che dimenticano le favole,come ogni giorno puntualmente,sotto la luce del Sole o della Luna,il Cielo abbraccia la Terra. E nessuno potrà mai cambiare le cose - .
Spero che la mia favola vi faccia sognare,come lo ha fatto con me.
Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2. 


Verso La Tempesta


 

Se è vero che la gente usa dire che dopo la tempesta arriva la quiete, allora in questo caso dovremmo dire che dopo la quiete arriva sempre la tempesta…
Ma adesso non preoccupatevi. C’è sempre una via d’uscita, anche nei momenti peggiori.
Perciò adesso, ascoltatemi attentamente.
Scorrevano i giorni, i mesi e gli anni, lì fra le Montagne Bianche e la vita della nostra cara famiglia sembrava procedere di bene in meglio. Il raccolto fu particolarmente abbondante quell’anno e non v’era stata neanche una tempesta o una pioggia in più, che lo avesse rovinato. Markus aveva iniziato a lavorare con suo padre nei campi e perciò venne incaricato di rivendere i prodotti di tutta Valle Felice, giù a Porto Grigio.
Porto Grigio era una fiorente città portuale, alla quale si giungeva attraversando il Valico-Nord delle Montagne Bianche.
Lì non splendeva mai il Sole, non nevicava mai, anche se l’aria era perennemente gelida, ma quando accadeva, la Neve scendeva giù nera come la Notte ed anche il Cielo aveva perso la bellezza del suo azzurro pastello. Le case erano grigie, sporche e tutte uguali, ammassate le une sulle altre e così alte, che da tempo ormai le soffici nuvole avevano smesso di passarvi sopra. I Porto-Grigi non erano cattivi, ma erano tristi e sperduti, come d’altronde lo sarebbe chiunque non avesse mai sentito il calore del Sole o non avesse mai visto la bellezza di un fiore dai mille colori, di un candido Fiocco di Neve o di una Stella.
Comunque, una volta all’anno, qualcuno della Valle doveva andarci per forza e quella era la volta dei White.
Era una splendida mattina di Marzo e la signorina Abigail, che adesso aveva dieci anni, proprio non aveva voglia di andarci.
-    No, no, no. Non voglio venire,non voglio. Dai, Mamma! Per favore, farò tutto quello che vuoi. Promesso! - strillò piagnucolando la piccola. - Va bene, cara. Quello che voglio è…- rispose la Mamma ridendo, - …è che tu venga con noi a Porto Grigio! – 
-    Ma,Mamma! - disse Abigail prima di scoppiare in lacrime, infondo come ho già detto, aveva solo dieci anni.
-    Oh,piccola mia... - pronunciò Serenah sedendosi sul pavimento vicino sua figlia e accarezzandola dolcemente, - lo so che quella città ti rende triste, ma sarebbe bello uscire un po’ da Valle Felice e poi lì a Porto Grigio, Papà potrà comprarti qualche regalo carino. Anzi…dovrei già averne uno proprio qui, sotto il mio mantello - .
E così, la signora White, slacciò dalla tasca interna del suo soprabito, un piccolo libricino blu, decorato con disegni di foglie dorate e rose rosse, e lo porse sorridendo alla piccola Abigail. Lei lo afferrò velocemente e lo strinse tra le braccia, come se fosse un tesoro da custodire. Era così contenta adesso, che sarebbe partita per Porto Grigio senza pensarci due volte.
-    Questo libro è un regalo che ricevetti tanto tempo fa, da tuo padre, quando si accorse di amarmi. E lui a sua volta lo aveva ricevuto da sua nonna, prima che ella morisse. Quella cara donna aveva obbligato Papà a prometterle, che avrebbe donato il libro alla ragazza, che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Come avrai già capito la ragazza sono stata io. Ora è tuo, e anche tu, quando sarai grande, lo donerai ad una persona molto speciale. - , - Wow…e chi è questa persona speciale? Devo regalare il mio libro a Markus? - chiese la piccola prestando la massima attenzione alla risposta, - Certo che no, Abi. Lo capirai quando la vedrai. Comunque… questa è la storia di una dolce fanciulla che viveva con suo padre, ma che, a causa di sventurati avvenimenti,si ritrova prigioniera di un orrenda Bestia! - .
-    Una Bestia…- disse fra sé e sé la bambina, come se non capisse cosa significasse, - Si,certo. Una Bestia brutta e cattiva, ma che non era sempre stata così. All’inizio essa aveva le sembianze di un bel principe ricco, egoista e viziato, trasformato poi in un mostro da una fata. La prigioniera però, ascolta attentamente, riuscì a vedere il buono in lui e ad amarlo… - .
-    E come ha fatto? - chiese Abigail spalancando gli occhi, - Sai piccola mia, non sempre le persone sono quello che ci appaiono e a volte la cosa che più importa è saper vedere il buono in esse, anche se si trova negli angoli più profondi del cuore. Perciò, quando la fanciulla riuscì ad amare e farsi amare a sua volta, l’incantesimo si spezzò e la Bestia ritornò Principe - .
-    Che bella storia, Mammina! Inizierò a leggerla durante il viaggio. Ho deciso di venire perché voglio renderti felice e voglio ringraziarti per questo splendido dono. - aggiunse la signorina, - Sei molto dolce, piccola mia. Ma se preferisci rimanere qui, non voglio obbligarti. Potrai stare con il signor Tom,ti va? – 
-    Oh certo che mi va! Grazie, Mamma. Il libro vorrei poter donarlo a te perché sei tu la mia persona speciale. Ti prometto che farò la brava signorina e leggerò il libro con Tom. Ricorda che ti voglio un mondo di bene! - urlò felice la piccola gettandosi al collo della mamma.
Dopo ciò uscirono insieme di casa e si avviarono lungo il sentiero fiorito che conduceva alla baita nel bosco del signor Tom,il Taglialegna.

   
 
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