“R” inizia ad
occuparsi del caso, a modo suo naturalmente, ma lasciamolo da parte e
raccontiamo quello che è successo a Louise ed a Siesta. Che cosa
fanno nei mesi successivi all'omicidio di Saito?
Louise nel primo periodo
è sconvolta, l'abbiamo detto, e va a vivere, assieme a Siesta, nella
villa di famiglia. Come sono le giornate di Louise? Che cosa fa, dove
va e chi incontra? Louise non fa nulla, non va da nessuna parte,
spesso passa le sue giornate chiusa in camera quasi fosse segregata,
e non parla con nessuno, se non in rare occasioni. Si tratta,
comunque, di discussioni che lasciano il tempo che trovano. Spesso
durano pochi attimi. Poche frasi, dette ad un familiare o ad una
domestica, in giornate scandite dal solo silenzio. Louise di sicuro
non sta bene. Spesso la si sente piangere, il che è comprensibile.
Quello che potrebbe essere singolare, è che molte volte sembra
ripetere sempre gli stessi discorsi. Le stesse frasi ripetute, anche
a distanza di giorni. Questo nel primo periodo. Poi, la situazione
cambia. Non è un cambiamento repentino, ma graduale. Louise ha
elaborato il lutto che l'ha colpita? Forse. Alla fine dell'anno, a
sette mesi dall'assassinio di Saito, Louise sembra stare molto
meglio, per così dire. Anche se siamo lontani dal dire che è
tornato tutto alla normalità, più passa il tempo, e più lei sembra
ritrovare una certa tranquillità. Un risultato non da poco, se
guardiamo a quello che è accaduto alcuni mesi prima. Probabilmente
il tormento non se n'è andato del tutto, però questa è la giusta
strada. Si procede a piccoli passi. Per Louise la vita è ancora
lunga e avrà tutto il tempo per ritrovare la felicità. Da sola o
chissà, magari in compagnia di un'altra persona.
Abbiamo parlato di
Louise, e Siesta? A differenza di Louise, Siesta sembra aver
elaborato il lutto. Tanto che spesso si rende disponibile a dare una
mano nelle faccende di casa, nonostante il personale abbondi. Quasi
certamente, anche per lei la ferita rimane aperta, tuttavia non ha
avuto il tempo, o la possibilità, di piangersi addosso, come è
accaduto per Louise. A differenza di lei, Siesta è una persona
comune. Ha imparato che la vita è dura, che nessuno ti regala niente
per niente. Oppure, come accade probabilmente a Louise con l'avanzare
del tempo, riesce a nascondere quel suo dolore agli altri. Per quanto
ne sappiamo, anche lei, una volta tornata nella sua stanza, potrebbe
lasciarsi andare e piangere. Se lo fa, però, nessuno la sente. Tutto
qui. Siesta e Louise stanno cercando di dimenticare tutto l'orrore,
ricominciando a tornare alla normalità. Non sanno, però, che da lì
a poco tempo, le loro vite saranno di nuovo segnate dal dolore.
Una sera Siesta parte per
andare in città. E cosa va a fare? Va a trovare, secondo quanto
riferisce a più persone, suo zio e sua cugina. È da tempo che non
li vede e decide di andare a fare loro una visita. Nulla di strano.
Il viaggio, dalla tenuta dei Vallière, non è molto lungo, ma Siesta
dice che si fermerà a dormire da suo zio, e che ritornerà la
mattina seguente. Anche se il sole sta per tramontare, non sembra
preoccupata. La città non è lontana e assicura che prima che faccia
buio sarà già arrivata al locale dello zio.
Poco dopo la partenza di
Siesta, anche Louise si mette in viaggio. Ha ricevuto una lettera da
parte del preside della scuola. Una lettera importante, a detta di
Louise, e per la quale non avrebbe potuto posticipare la sua
partenza. Osman, il preside della scuola, aveva scoperto qualcosa
riguardo l'assassinio di Saito? Forse. L'unica cosa che sappiamo, è
che Louise e Siesta sono partite. Però, non sono sole. C'è qualcun
altro che parte assieme a loro, ma nessuno si accorge della sua
presenza.
Siesta arriva in città,
va a trovare lo zio e sua cugina, mentre Louise si dirige verso una
locanda per andare a dormire. Perché? Abbiamo detto che la lettera è
importante, ma davvero doveva partire di tutta fretta e dormire in
una locanda, quando poteva starsene tranquillamente a casa sua?
Quanto è importante il contenuto della lettera? Tanto, a giudicare
da quanto determinata a partire fosse Louise. La mattina seguente
Louise si dirige verso la scuola.
Non sappiamo a cosa
stesse pensando mentre tornava all'Accademia di magia di Tristain,
forse ai bei tempi passati in compagnia dei compagni di classe oppure
a quando lei e Saito facevano di tutto per farsi notare, più o meno
senza volerlo. Quello che sappiamo per certo, è che a scuola non c'è
mai tornata. Louise non ha mai varcato l'ingresso dell'accademia.
Perché?
Mentre si avvicina
all'accademia, Louise nota una persona che se ne sta appoggiata al
muro. La persona è nervosa, tanto che continua a guardarsi attorno
in cerca di qualcuno. Di sicuro non lo fa con la speranza di non
essere visto, tanto che è quasi impossibile non notarlo.
Avvicinandosi, Louise cerca di scorgere qualche tratto familiare, ma
invano. Continua ad avvicinarsi sempre di più, finché quella
persona non la nota, le fa un cenno e la chiama per nome. Quella
persona conosce Louise, ma Louise non sa chi sia. Il ragazzo non ha
l'aria di essere pratico della zona e, in tutta sincerità, non
sembra essere granché sveglio, a detta della ragazza. In più sembra
non essere pratico della zona, tanto che confessa a Louise che temeva
di arrivare troppo tardi. Troppo tardi? E per cosa?