Cadrai tra le Ombre

Lacererai quei ricordi. Ne farai fumo, li disferai.
Dissiperai le impressioni e le aspettative, le renderai cenere e brace, innocue ombre e delusioni, passate.
Sfaterai le loro voci e le risa, sputerai con sdegno ed odio sul loro viso, che magari si consuma e sbiadisce, finché l'ira di troppo silenzio non sfuma nel vuoto.
Soffierai via le foglie di vecchi autunni, scioglierai la neve di dimenticati inverni, asciugherai le vecchie piogge, tergerai vecchie lacrime, calpesterai sentieri già calpestati, ma senza più inciamparti. Se cadrai ti rialzerai da solo, tra la terra e il sangue... ma alla fine, non è sempre stato così?
Piangerai, finché non sprecherai le forze in quello, finché le lacrime non saran rosse, finché sul viso non ci saranno i segni, indelebili.
Precipiterai da altezze diverse, per milioni di volte, ti ferirai i palmi cadendo, e le ginocchia, le braccia; arriverai nelle ombre più nere, dove il sangue non si vede, nell'oscurità dove un viso che muore piangendo magari sorride, senza che nessuno contesti.
Toccherai il fondo, come lo toccherai ancora e ancora, dopo, o come lo toccasti una volta, prima: e come una volta, ti resterà di scegliere, consumato da quel male, se restare a terra, adesso e sempre, o credere, solo credere, che ti saprai rialzare.
E allora forse sarai di nuovo in piedi, in bilico, pronto a cadere di nuovo, ferito, e fragile, ma poco importa ora, perché se hai trovato la forza di rimetterti in piedi, troverai anche la forza di sorridere, e ridere, di nuovo, davvero: forse per poco, forse per molto, avanzando cieco nel tuo essere instabile.
Alternerai la luce e l'ombra. La gioia, ed il dolore: due gocce che crearono i nostri destini, così diverse eppur così simili, gocce che in fondo nacquero nella stessa nuvola, e caddero con la stessa pioggia.

_MoonStorm:.