Serie TV > Beverly Hills 90210
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Autore: Lila_88    06/12/2008    5 recensioni
Si sarebbero ricordati per sempre della figlia ribelle, della sorella dolce, dell’amica fidata e dell’amata appassionata. Tutti avrebbero riservato per sempre, nei loro cuori, un posto speciale, per una ragazza altrettanto speciale.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Goodbye Bren


L’ennesima notte brava fra Dylan e Valerie era giunta al termine. Adesso, lui la stava riportando a casa Walsh.
Alla fine aveva deciso semplicemente di non pensare. In un altro momento della sua vita, Dylan Mackay avrebbe cercato di riflettere su tutto quello che gli stava succedendo e sulla relazione con Valerie, che, e questo gli era evidente anche attraverso i fumi dell’alcool, voleva prendere il posto di Brenda in tutto e con tutti. Ma ora non era più tempo di pensare. Era il tempo di lasciarsi guidare dall’alcool, senza pensare alle conseguenze. Tanto, della sua vita, non era più rimasto niente comunque.
Valerie sorrise internamente. Beverly Hills, decisamente, le piaceva. Bastava fare l’angioletto con i Walsh per ottenere fiducia. E poi riusciva sempre ad ottenere quello che voleva. Come Dylan Mackay, ad esempio.
Svoltando l’angolo, la Porsche arrivò sul viale del 90210. Mentre i due si avvicinavano all’abitazione di Brandon e famiglia, notarono qualcosa di strano. Le luci di un’auto della polizia, parcheggiata nel vialetto, attirarono la loro attenzione. Dylan fermò l’auto poco più indietro, come al solito, con lo sguardo accigliato.
-    Chissà che cosa è successo?
-    Beh, non voglio avere più niente a che fare con ciò che riguarda quella casa. Presenti esclusi, naturalmente.
-    Beh, è meglio che vada. Ci vediamo domani sera. Stesso posto, stessa ora, ok?
-    Come sempre.

Valerie decise di entrare dalla porta della cucina. Aveva una sensazione strana. Uno strano groppo alla gola, che non sentiva da quando era partita da Buffalo. Uno strano presentimento stava prendendo corpo in lei. Quando arrivò nell’ingresso, vide che in salotto, Cindy stava piangendo fra le braccia di Jim, anch’esso disperato. Brandon aveva una faccia sconvolta e fu il primo ad accorgersi della sua presenza. Si avvicinò a lei e la costrinse a retrocedere in cucina.
-    Brandon, ma cosa succede?
Lei notò come lui facesse fatica a rispondere alla domanda, stava quasi annaspando alla ricerca di aria.
-    Brenda...
-    E’ successo qualcosa a Brenda?
Lui abbassò il capo, mettendosi una mano sugli occhi.
-    Brandon? Rispondi!
-    Lei... Lei è...
-    Cosa Brandon? Cosa?
Fu allora che Brandon alzò la testa, con gli occhi pieni di lacrime.
-    Lei è morta. E’ morta, Valerie...
La notizia gelò Valerie, che si trovò abbracciata al ragazzo.
-    C- come? Quando?
-    In un incidente stradale, a Londra, mentre tornava a casa dalla Royal Accademy...
Le prime lacrime iniziarono a scendere sulle gote della ragazza. Era molto affezionata a Brenda. Non poteva credere che fosse accaduta una cosa del genere. La prima cosa che le venne in mente fu Dylan. Lui doveva sapere assolutamente.
Si staccò da Brandon, con l’intenzione di andare da Dylan, ma lui la fermò.
-    Ti posso chiedere un favore? Solo se te la senti... Potresti avvertire gli altri? Andrea,Donna, David, Steve... Kelly... Io non ci riesco.
Valerie si asciugò le lacrime e guardò il volto distrutto del ragazzo che aveva di fronte e sapeva che non gli avrebbe potuto dir di no.
-    Certo. Anzi, se mi presti la macchina, vado subito alla beach house.
-    Grazie Valerie.
-    Non preoccuparti. Ci vediamo più tardi.

Donna e Clare stavano guardando il loro telefilm preferito alla tv, mentre Kelly faceva avanti e indietro dai vetri della finestra. Alla fine Clare, stufa di vederla così, sbottò.
-    Kelly, si può sapere che cos’hai?
-    Brandon doveva passare almeno mezz’ora fa, invece non si è ancora fatto vivo. sto iniziando a preoccuparmi.
-    Perché non lo chiami, allora?
-    Si, giusto.
Kelly si diresse verso il telefono, ma sentì bussare.
-    Eccolo!
Si affrettò ad aprire, pronta a rimproverarlo del ritardo, ma rimase senza parole, trovandosi Valerie, in lacrime.
-    Valerie...
-    Kelly... Posso entrare? E’ una cosa importante.
-    Si... E’successo qualcosa a Brandon?
-    ...No.
Donna e Clare spensero la tv e si alzarono, raggiungendo le altre due.
-    Valerie! Che cosa c’è?
-    Perché stai piangendo?
-    Ragazze ho una bruttissima notizia... Non so come dirvelo, ma... Brenda è rimasta vittima di un incidente stradale...
-    Che vuol dire? Lei...
-    E’ morta.
Le tre ragazze, soprattutto Donna e Kelly, rimasero pietrificate, incredule.
-    Oh mio Dio...
-    No, dimmi che è uno scherzo, ti prego... Lei... Oh, no...
Valerie abbassò lo sguardo.
-    Purtroppo è tutto più che reale, anch’io stento ancora a crederci.
Kelly prese la giacca.
-    Dove vai?
-    Da Brandon, deve essere sconvolto e io ho bisogno di vederlo.
Kelly uscì, mentre Donna si era rifugiata fra le braccia di Clare.
Valerie si passò una mano fra i capelli.
-    Sentite, potete avvertire Steve e gli altri?
Donna si staccò.
-    E adesso chi lo dice a Dylan? E’ già fuori di testa così... Sapere di Brenda sarà il colpo di grazia.
-    A lui penserò io. Voi pensate al resto.

Valerie bussò insistentemente alla porta di casa di Dylan. Era sicura che lui ci fosse, aveva solo il sonno pesante a causa dell’alcool, che sicuramente aveva bevuto prima di andare a letto. Continuò a bussare, finché, finalmente, una voce assonnata rispose.
-    Arrivo! Calma, calma!!
Due secondi dopo la porta fu spalancata e uno scocciato Dylan la stava fissando interrogativamente.
-    Valerie, ma tu non ti stanchi mai? Dai, entra!
Lei entrò, e lui provò ad abbracciarla. Lei si districò.
-    Dylan, no! non sono qui per questo!
-    E allora non potevi aspettare a domani? Ti avverto che se  sei qui per dirmi cosa è successo ai Walsh, puoi anche fare dietro-front. Come ti ho detto prima, ne voglio restare fuori.
-    Dylan, ascoltami. Sei sobrio?
-    Che razza di domanda è? Che ti interessa?
-    Devo saperlo. Si tratta di qualcosa di molto importante, voglio sapere se sei sobrio.
-    Si, perfettamente lucido, perché?
-    Allora siediti, perché quello che sto per dirti, ti sconvolgerà.
Dylan, un po' perplesso, si sedette sul divano.
-    Ti ascolto.
-    Dylan, riguarda Brenda.
Lui alzò di scatto lo sguardo per incontrare il suo.
-    E’ tornata?
-    No... Purtroppo no... Non lo farà mai più...
-    Nel senso che ha deciso di restare per sempre a Londra? Spiacente di rovinarti l’effetto sorpresa, ma lo sapevo già.
-    No, Dylan. Non è così... Lei... Oh, Dio, come posso dirtelo? … Dylan, è una cosa terribile, ma... Brenda...
Valerie prese un profondo sospiro, prima di continuare.
-    Brenda ha avuto un incidente stradale, a Londra... E lei... Beh, lei, purtroppo, è morta.
Dylan cercò di assorbire il peso di quelle parole e di riprendere fiato. Ma non era facile, visto che aveva quel senso di schiacciamento sul petto. Provò ad aprire bocca, ma non ne uscì niente.
-    Dylan...
Il ragazzo si prese la testa fra le mani, disperato.
-    Brenda... La mia Bren... No... Non può essere veramente così... Brenda... No...
-    Dylan...
Valerie gli mise una mano dal ginocchio, ma lui si scansò bruscamente, alzandosi.
Senza dire nient’altro, prese la prima bottiglia che si trovò davanti e si chiuse nella sua stanza.

Un’ora dopo, Steve e David bussarono alla porta di Dylan. Valerie, seduta sul divano, da quando Dylan si era rinchiuso nella stanza, si alzò e andò ad aprire loro. Le loro facce erano sconvolte, almeno quanto la sua.
-    Dov’è?
-    Si è chiuso in camera con la bottiglia del whisky.
Steve e David si diressero in quella direzione.
Steve non provò neanche a bussare, spalancando direttamente l’uscio.
-    Dylan!
La stanza era immersa nell’oscurità. Quando David accese l’interruttore, videro Dylan rannicchiato in posizione fetale, con una foto di Brenda e Lui assieme, stretta al petto.  Sul comodino, la bottiglia del whisky vuota.
-    Dylan.
-    Lasciatemi in pace.
-    Hey, tirati su, dai.
-    No! lasciami in pace!! Lei è morta, Sanders!!! Capisci? Bren è morta...
-    Lo so, ed è terribile. E’ una cosa che sta distruggendo anche me, così come distrugge David, Valerie e tutti gli altri. Ma devi farti coraggio. Non serve a niente l’alcool...
-    Rende meno forte il dolore...
-    No, è solo un’impressione. Pensa se ti vedesse adesso! Pensa se vedesse in che condizioni sei ridotto? Secondo te sarebbe felice? La risposta la conosci già. Perciò alzati immediatamente da quel letto che ti prepariamo un secchio di caffè.
Dylan parve rifletterci un attimo. Steve non era sicuro che l’avrebbe ascoltato, ma tirò un sospiro di sollievo, quando lo vide alzarsi.

A casa Walsh, l’atmosfera era irrespirabile. I poliziotti erano andati via, mentre Donna, Clare e Andrea erano giunte da poco. Jesse era rimasto a casa a badare alla piccola Hannah. Cindy non la smetteva di piangere. Kelly teneva le mani sule spalle di Brandon, seduto su una delle sedie della cucina. Il telefono squillò e fu Donna ad andare a rispondere.
-    Si, pronto, casa Walsh. David! Dimmi.
-    Siamo da Dylan.
-    Come l’ha presa?
-    Puoi immaginare. Ma almeno siamo riusciti a non farlo bere ancora. Lì come va?
-    Malissimo. Ma non potrebbe essere altrimenti.
-    Senti, noi restiamo qui, per il momento. Salutami Brandon. E i suoi genitori.


Un’insolita giornata di pioggia accompagnava l’ultimo saluto a Brenda Walsh. Il breve rito si tenne all’aperto. Un piccolo gazebo riparava i partecipanti dall’acqua. Seduti in prima fila, stavano Jim e Cindy, accanto a loro Brandon e Kelly. La ragazza teneva una mano di Brandon fra le sue.
Dietro, tutti gli amici di quella dolce ragazza che, ormai se n’era andata per sempre: Nat, David, Donna, Steve e Andrea. Nella fila dietro, Clare, Jesse, Ray e Valerie. Dylan era in piedi. Gli occhi lucidi e, nella mano sinistra, stringeva il ciondolo che lei gli aveva portato da Parigi, con dietro scritto “Je t’aime”. E dio solo sapeva quanto lui l’aveva ricambiata. Un amore troppo intenso per le loro giovani età. Ma l’avrebbe portata nel cuore per sempre. Perché lei l’aveva salvato da se stesso. Gli errori più madornali degli ultimi tre anni, li aveva compiuti sempre durante la sua assenza. Se non fosse partita per Parigi, non l’avrebbe tradita con Kelly. Se non fosse partita per Londra, non si sarebbe ridato all’alcool e, soprattutto, sarebbe stata ancora viva. Una lacrima scese sulle sue guance. Lui non tentò neanche di asciugarla. Ad esse ne seguirono della altre. Il suo volto era bagnato, come quello di tutti gli altri.
Brenda era morta. Un tragico incidente l’aveva strappata dai suoi affetti. Niente sarebbe mai più stato come prima. Un vuoto incolmabile era andato a formarsi in tutti i loro cuori.
Si sarebbero ricordati per sempre della figlia ribelle, della sorella dolce, dell’amica fidata e dell’amata appassionata. Tutti avrebbero riservato per sempre, nei loro cuori, un posto speciale, per una ragazza altrettanto speciale.

Fatemi sapere quali sono le vostre impressioni, belle o brutte che siano

**Nella versione originale, Dylan chiama spesso Brenda con il diminutivo Bren**
  
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