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Autore: Joy B Cheshire    20/02/2015    1 recensioni
"Quando ad un certo punto alzò la testa dal cuscino e gridò a squarciagola il suo dolore, (Juvia) si accorse che ogni grido portava un fulmine che rimbombava nell'oscurità."
[…] "si disse: «Da oggi Juvia diventerà più forte di Gray-sama!»
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Wendy
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Mirajane guardò il viso di Gray ancora sconvolto da quella notizia e disse: «Sono preoccupata anch'io, Gray…»
Come risvegliato da un sogno il ragazzo si affrettò a rispondere: «Eh? Io? Preoccupato per Juvia? No! Non sono preoccupato! Perché, dovrei esserlo?» Mira lo guardò con un'espressione che sembrava dire: "Con me non attacca, bello!"
«Gray, ti conosco da anni ormai: me ne accorgo quando menti.» Gli disse lei.
Lui imbarazzato guardò da un'altra parte e rispose: «Davvero, n-non so di che parli...»
Mira sospirò e disse: «Gray, sul serio! Sono molto in ansia. Non sembrava lei! Sembrava calma, ma dallo sguardo si capiva che era furiosa. Faceva…molta paura…»
«Gray???» Lo chiamò Erza, avendo ascoltato, anche se distrattamente, col suo famigerato tono di rimprovero che avrebbe fatto sudare freddo persino un gigante.
I capelli di Gray gli si rizzarono in testa: «Ehm… Sì Erza, dimmi?» Disse terrorizzato.
«Non è che per caso ne sai qualcosa?» Disse facendogli il terzo grado con gli occhi.
«Come potrei averci a che fare con questa storia? Ieri non l'ho neanche incontrata!» Ribatté lui seccato.
Lei irritata lo afferrò per un'orecchio e lo strinse con le unghie fino a farlo sanguinare: «E pensi di cavartela col tuo atteggiamento freddo che usi spesso? Secondo te perché non ti ha chiesto più di andare con lei, eh?» E detto ciò mollò la presa e aggiunse mentre si allontanava: «Pensaci bene!»
«Cazzo che male!» Gemette lui mettendo una mano a coprire l'orecchio. Si mise vicino alla finestra. Il cielo era nuvoloso e preannunciava pioggia. Iniziò a pensare: "Merda... E se veramente se ne è andata per colpa mia? Che cosa le ho fatto? Un comportamento del genere non è da lei. O meglio non è una cosa che farebbe la Juvia di adesso… che sia tornata ad essere la stessa maga che era prima di venire a Fairy Tail? No! Non è possibile! Non ci voglio credere! Ma… e se non tornasse più per colpa mia?"

A mezzogiorno venne Wendy trafelata con Carla al suo fianco. Corsero da Mirajane e Wendy le chiese tutta eccitata: «Ciao Mira, hai visto Juvia?!»
«Ehm, sì Wendy, perché?» Chiese lei un po' imbarazzata.
«Dov'è?» Chiese lei impaziente.
«Oh…Wendy, è meglio che ti siedi. È una lunga storia…» disse Mira con uno sguardo triste.
Gray era lì in un angolo ad assistere alla scena.
Mira raccontò tutto quello che era successo quella mattina e man mano che proseguiva nel racconto, il viso di Wendy si intristiva sempre di più.
Quando ebbe finito Carla e Wendy si guardarono. Poi fu la gatta a prendere la parola: «Ieri notte l'abbiamo sentita gridare nella sua stanza. Sembrava che stesse soffrendo tanto. Ha gridato qualcosa sul diventare più forte… ma non abbiamo capito se di qualcuno in particolare o in generale.»
Wendy in lacrime disse: «Quando l'ho sentita pensavo fosse un'incubo! Non volevo credere che fossero vere quelle urla strazianti. Così stamattina sono venuta qui sperando che ciò che avevo sentito fosse soltanto un brutto sogno e di riuscire a trovarla per parlare di quando preferiva venire con me in campagna. Ieri le avevo promesso che ci saremmo andate!»
Mira allora aggiunse: «Ora che mi ricordo meglio, Juvia aveva la voce roca e gli occhi gonfi e iniettati di sangue. Può essere per questo motivo.»
Wendy si rivolse a Gray e gli chiese: «Gray, ne sai qualcosa, per caso? L'hai vista?»
E lui, non sapendo cosa altro dire, rispose semplicemente di no con finta noncuranza.
Dentro però sapeva benissimo di aver appena ricevuto la conferma dei suoi timori: Juvia era incazzata nera con lui, e lui neanche sapeva perché! Le sue preoccupazioni nei suoi confronti aumentarono, tanto che arrivò a chiedere, di nascosto agli altri, a Mira se c'era un modo per raggiungerla. Lei gli disse che poteva anche provarci, ma sarebbe stato vano: infatti, prevedendo che qualcuno avrebbe avuto l'idea di seguirla, Juvia aveva fatto un incantesimo alle fontane vicine alla gilda, in modo tale che se qualcuno intraprendeva la stessa strada che aveva fatto lei sarebbero arrivati i guardiani delle fontane e l'avrebbero rispedito al mittente in maniera "poco amichevole".

Il giorno dopo Gray si mise come al solito in disparte. Ormai tutta la Gilda sapeva di ciò che aveva fatto Juvia e dalla sera prima non si parlava d'altro. Gray si sentiva a pezzi. Quella notte non aveva chiuso occhio e non riusciva a capire perché: perché all'improvviso non riusciva a smettere di pensare a Juvia? Perché si preoccupava così tanto per lei? Una risposta gli era stata data dalla sua coscienza, ma lui cercava di negarla in tutti i modi. Non poteva essere QUELLO il motivo. Non per lui che sembrava fare di tutto per innalzare uno scudo di ghiaccio sul suo cuore. La notte l'aveva passata a tormentarsi così e quel giorno a dimostrarlo c'erano due enormi occhiaie sotto gli occhi e tre tazze di caffè svuotate che attendevano una quarta.
Wendy ad un certo punto si sedette vicino a lui e dopo una manciata di secondi in silenzio gli disse in tono un po' triste: «Ehi… come stai Gray?»
Lui ancora un po' stordito dalla notte in bianco emise qualche verso che pregava per un cuscino mettendosi pollice ed indice sugli occhi per via dell'emicrania che gli stava venendo.
La ragazzina allora senza aspettare una sua risposta dedusse: «Non bene, eh? Nemmeno io… ti manca tanto, vero?»
Gray arrossì e la guardò senza rispondere.
«Ok non vuoi dirmelo se ti manca o meno.» Disse lei facendo finta di non aver visto le sue guance rosse. «Beh, a me manca molto. Sono solo due giorni che è partita, ma a me sembra che sia passata un'eternità.» Aggiunse poi sospirando.
Gray la guardò incuriosito. «Ah, forse non lo sai, ma Juvia il giorno prima che partisse mi ha prestato l'ombrello per tornare a casa mentre io e Carla eravamo sotto la pioggia. Sembrava che non le importasse il fatto che sarebbe arrivata fradicia al dormitorio. Io per sdebitarmi le promisi che il primo giorno in cui ci sarebbe stato bel tempo l'avrei portata in campagna nel mio posto preferito…» Wendy si fermò. Le vennero le lacrime agli occhi. Riprese tra un singhiozzo e l'altro: «…Ma se non dovesse più tornare *sigh* non sarà lo stesso andarci da sola… *sniff*»
Un attimo prima che Wendy scoppiasse a piangere Gray la abbracciò cercando di non far attirare l'attenzione su di sé. Troppo tardi: Carla, Natsu e Gajeel avevano sentito la piccola Dragon slayer del cielo piangere e accorsero per capire che succedeva.
Subito Carla si precipitò e chiese arrabbiata a Gray: «Che le hai fatto?!»
«Niente!» Si giustificò lui.
Natsu in tono minaccioso gli chiese: «E allora perché piange, nudista pervertito?»
«Hahh» sospirò lui seccato «perché, brutta testa calda ritardata, se non l'hai capito le manca Juvia!»
«Ooh scusami tanto,Principessina delle nevi. Ma dimmi: non è per la tua stupidità che se ne è andata?» rispose Natsu con una frecciatina.
Gray furibondo lasciò Wendy con Carla e Gajeel, per la verità non molto contento, e disse a Natsu all'orecchio: «Primo: non c'entro nulla con questa storia, non so perché lei se ne sia andata, lo giuro. E secondo: invece di criticare gli altri fossi in te guarderei il comportamento che riservi a Lucy e a quanto questo la confonda.»
Prima che Natsu potesse controbattere Gray si allontanò e si sedette di nuovo da solo ad un altro tavolo. Lì vicino vide Lucy e Levy che chiacchieravano. Levy sembrava malinconica dato che sospirava spesso e Lucy la guardava di sottecchi cercando di capire cosa avesse. Dopo un po' si girarono e lo salutarono e come al solito avvertirono Gray che era rimasto in mutande senza che se ne accorgesse per l'ennesima volta e ne risero di gusto. Anche Gray sorrise e per un attimo si dimenticò della sua tristezza.

Il giorno seguente Gray iniziò a non sopportare più le provocazioni di Natsu riguardo l'argomento Juvia e a mezzogiorno, dopo la 400ª volta che quel testa rosa lo prendeva in giro per essere stato talmente stupido da mandarla via, gli urlò: «Ma che cazzo! Come te lo devo dire, esimia testa di fiamme, che non c'entro assolutamente nulla…» non aveva ancora finito che
*BOOM*
La porta della gilda si spalancò di botto e un'onda alta due metri, con sopra quella che poteva essere distinta come la figura di un surfista, entrò nella sala creando scompiglio tra i maghi. Riuscì addirittura a far svegliare di soprassalto il master dal suo pisolino.
Quando l'onda arrivò al centro della sala si trasformò in una fitta nuvola di vapore simile alla nebbia. Quando questa coltre si diradò apparve finalmente il surfista. E in quel momento lo scudo di ghiaccio del cuore di Gray si incrinò.



Angolo dell'autrice:
Salve, sono felice di essermi finalmente dedicata alla realizzazione di questo capitolo. Spero che vi piaccia e che la storia vi stia interessando ;). Fatemi sapere con le recensioni cosa ne pensate perché ci tengo molto a questa fic e soprattutto al vostro parere. Vi ringrazio per il sostegno e vi auguro buona lettura.
Appuntamento alla prossima settimana
With love
Joy B Rabbit
P. S.
Lo so che Carla non è una gatta, ma siccome siamo in un episodio antecedente a Edolas la chiamo così.
  
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