Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Tempestosa    20/02/2015    4 recensioni
Conoscete la leggenda del filo rosso del destino? Secondo questa leggenda ogni persona porta fin dalla nascita un filo rosso invisibile ma indistruttibile che lo lega alla propria anima gemella. E non ha importanza dopo quanto tempo, ma queste due persone saranno sempre destinate ad incontrarsi.
E proprio così avverrà con i protagonisti della nostra storia. [RyouxIchigo]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ryou Shirogane era seduto vicino alla finestra; un vecchio libro in mano, di quelli costituiti principalmente da date e citazioni come piacevano a lui, ed un buon bicchiere di vino bianco nell'altra.

Aveva smesso di leggere ormai da un pezzo, distratto da chissà quali pensieri; lo sguardo perso nello scrutare quel cielo notturno che di buio aveva così poco, illuminato com'era dalle luci di New York.

Chissà se un giorno sarebbe riuscito di nuovo a vedere le stelle. Forse era proprio questo ciò che si domandava ogni sera, davanti alla stessa finestra, prima di andare a dormire. Forse non l'avrebbe mai ammesso, ma sentiva terribilmente la mancanza delle stelle, e di certo Ryou non era un tipo sentimentale. Semplicemente aveva nostalgia di quelle notti d'estate passate a scrutare il cielo stellato in periferia di Tokyo.

Sospirò poggiando il bicchiere ancora vuoto ed alzandosi dalla lussuosa poltrona di pelle. Quanto avrebbe voluto ritornare a casa... sì perché New York non la considerava affatto casa sua. Solo un ammasso di grattacieli vuoti e di strade affollate da persone che di lui non sapevano nemmeno dell'esistenza.

E Keiichirou... lui gli mancava maledettamente. Era l'unico amico che avesse mai avuto in ventitré anni di solitudine e l'aveva lasciato dietro di sé, scappando da un passato dal quale forse adesso voleva ritornare.

Non era mai stato così confuso, così frustrato come in quegli ultimi anni.

I ricordi gli affollavano la mente e forse la colpa era proprio di quel bicchiere di troppo che spesso e volentieri si concedeva nella speranza di sfuggire a quegli incubi che lo torturavano ogni notte.

Ma l'effetto ottenuto non era quello sperato. Al contrario sembrava che i fantasmi del suo passato si concretizzassero proprio davanti ai suoi occhi senza lasciargli un barlume di speranza e di luce in quella casa vuota e grigia.

Si fece una doccia fredda, sperando di far passare quel mal di testa che sembrava volergli far esplodere quel cervello che aveva maledetto un milione di volte da quando atterrò in America. Rimase dentro la doccia con l'acqua che gli scendeva copiosa lungo il viso, la testa poggiata contro le mattonelle fredde del muro.

Non credeva possibile che un uomo potesse arrivare a provare tutta quella sofferenza, e Ryou fin da quando era venuto al mondo, ne aveva provata parecchia. Si passò una mano tra i capelli biondi quando improvvisamente sentì gli occhi bruciare ed alcune lacrime calde scendere lungo il suo viso contrapponendosi all'acqua fredda e creando così un contrasto che a Ryou fece venir voglia di vomitare.

Uscì dalla doccia senza nemmeno preoccuparsi di indossare un accappatoio e bagnato com'era si gettò tra le fresche coperte del suo letto.

Il cellulare, abbandonato sul comodino, vibrò costringendolo a sedersi nel letto. Lo afferrò leggendo il messaggio arrivato a quell'ora tarda.

 

Torna a casa.

 

Spense il cellulare facendosi cadere pesantemente nel letto.

E' solo colpa tua. Io.. credo di odiarti.

Chiuse gli occhi.

…Non voglio più vederti. Piuttosto preferirei morire.

Ed anche quella notte quei fantasmi non si fecero attendere.





_________________________________________________________________________________________________

Eccomi qui con una nuova ff e no, non sono morta xD
Semplicemente non ho avuto tempo sommersa come sono da esami, ma spero vivamente di rimediare perché questa ff della quale avete letto semplicemente il prologo (eccovi spiegato perché è così breve) mi ha fatto forse davvero ritornare la voglia di scrivere qualcosa di mio. Mi è ritornata la capacità di immedesimarmi nuovamente in un mondo fatto di libri, storie e fantasia che non voglio più abbandonare come feci in passato.
Ed eccomi qui, così, con questa nuova storia che spero possa piacere a voi almeno la metà di quanto stia piacendo a me scriverla. Ho grosse aspettative che spero di non deludere.
Di tutto il resto non mi va di anticiparvi nulla per non rovinarvi la lettura dei capitoli seguenti, tuttavia mi sembra lecito chiarirvi a che punto della storia siamo: sono passati ben cinque anni dalla battaglia finale ed essendo un what if... qualcosa sicuramente non sarà andato come tutti sappiamo.
Se vi interessa, inoltre, il titolo di questo capitolo "Come Home" fa riferimento ad una delle canzoni della mia band preferita, gli One Republic. La canzone mi ha ispirato durante la stesura del capitolo.
Vi ringrazio se siete arrivati a leggere fino a questo punto e spero che questo breve prologo abbia suscitato il vostro interesse.
Baci 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Tempestosa