~Ipotetiche
future pulizie~
Rivaille
non aveva mai considerato la sua mania per l’ordine e la
pulizia come un
difetto. Non vedeva nulla di male nel voler tutto lindo e pulito e ogni
cosa al
proprio posto. Nel mondo c’era già abbastanza caos
a causa di quelle
schifosissime bestie mostruose, perché rendere il tutto
ancor più sciatto di
quanto non fosse necessario? Era un modo come tanti altri per mantenere
la vita
sui giusti binari. Lui era il caporale e i suoi sottoposti dovevano
fare ciò
che ordinava. Anche in questo non c’era nulla di sbagliato.
Quindi perché
mai si
lamentavano tutti in quel modo? Aveva solo chiesto loro di pulire un
castello
disabitato da più di dieci anni da cima a fondo entro sera.
Era pretendere troppo?
Non gli sembrava.
Per di
più il nuovo
arrivato, il gigante umano, lo infastidiva parecchio. Ciondolava da
un’ala all’altra
del castello con aria smarrita, come se non sapesse esattamente cosa
fare; come
se tutto quel movimento, quel darsi da fare con impegno, fossero uno
scherzo e
non una questione di vitale importanza.
In quel momento
avrebbe
volentieri spedito quell’inetto oltre le mura, insieme ai
suoi simili. Almeno lì
non sarebbe stato costretto a pulire e rendere
quell’abitazione quanto meno
vivibile. Rivaille non sopportava l’idea che un ragno potesse
calare dal
soffitto dritto fra i suoi capelli, in piena notte, o dover cacciare
una
formica che minacciava la sua cena.
Doveva
provvedere al
più presto. Da lontano, in fondo al corridoio, vide sbucare
una chioma di capelli
ramati.
«Petra!»
«Sì,
caporale!»
rispose la ragazza, fermandosi in mezzo al corridoio. Aveva in mano due
secchi dall’aria
molto pesante. Rivaille quasi sorrise, soddisfatto. Lei sì
che sembrava essere
entrata nell’ottica dell’operazione.
«Tieni
d’occhio il nuovo
arrivato. Non mi piace il modo in cui sta pulendo quelle finestre. Lava
solo i
vetri, senza pulire le imposte!»
Petra
sospirò,
sorridendo e scuotendo la testa. «Agli ordini,
caporale»
Rivaille
cercò di
ignorarla, ma era più forte di lui. Che diamine aveva da
ridacchiare?
«Petra,
saresti così
cortese da spiegarmi cosa ci sarebbe di divertente? Sai bene che siamo
nel bel
mezzo di un’importante missione»
A quelle parole
Petra
rise apertamente, senza più riuscire a trattenersi.
«Nulla di importante,
caporale, davvero. Stavo solo pensando che sua moglie, un domani,
sarà una
donna senza pace!» concluse, stavolta arrossendo.
Rivaille
sbuffò, incrociando
le braccia al petto. «Ti farebbe forse piacere sapere che non
sarebbe così male
per quella donna essere mia moglie? Guarda che anche io avrei a cuore
la
pulizia della mia ipotetica futura casa, aiutando come possibile la mia
ipotetica futura moglie. Certo, dovrà darsi da fare, ma
l’aiuterei volentieri.
Anche adesso lo sto facendo, mi sembra: sto pulendo come tutti gli
altri, no?
Pretendo da ognuno di voi il medesimo impegno»
Petra
annuì,
decidendo di farla finita. Sapeva quanto fosse impossibile scendere a
compromessi con un tipo come lui, soprattutto quando c’erano
di mezzo le
faccende domestiche. Posò i secchi per terra, pulendosi le
mani sui pantaloni
«D’accordo, ho capito. Andrò a
sorvegliare il nuovo arrivato e gli dirò di
pulire anche le imposte. Contento?» gli prese il volto tra le
mani e lo baciò,
sorridendo «Comunque, grazie per il tuo ipotetico futuro
aiuto, ipotetico
futuro marito»
Detto
ciò se ne andò,
lasciando Rivaille di sasso.
«Ehi!»
la richiamò,
ripresosi «Ti sembra questo il modo di lasciare dei secchi
pieni d’acqua,
proprio in mezzo al corridoio?!»
NdA
Salve a tutti!
Questa è la mia prima ff su questo fandom, nata dall'insana voglia di evasione che mi prende ogni volta che un esame si avvicina. Come molti di voi, anche io sono una maniaca delle Rivetra, quindi la mia prima shot qui non poteva che trattare di loro! Fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Alla prossima!
Witch ^-^