Film > Hansel e Gretel - Cacciatori di streghe
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Autore: arsea    21/02/2015    1 recensioni
Hansel e Gretel sono due giovani che sono stati abbandonati nel bosco da bambini e proprio come nella celeberrima fiaba incontrano e uccidono la strega della casa di Pan di Zucchero.
Questa storia però non tratta le vicende del film, si sofferma sui personaggi e sulle loro vite, i loro incontri, rivisitando completamente la trama.
Ufficialmente sono cacciatori di streghe, ma cosa significa realmente?
Quali sono i mostri che devono cacciare?
Qual è il costo che devono affrontare?
La loro vita non è affatto semplice.
Uso un rating abbastanza alto per le scene di violenza e le tematiche, ma come sempre l'erotismo, quando c'è, è solo uno strumento e non certo il fine.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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L’oscurità li ammantava, densa e vischiosa come fosse solida, tanto che si faceva fatica persino a respirarla. Entrava nei polmoni come una mano gelida, cingendo il cuore in una morsa di pura paura, e quando fuoriusciva ancora, in una sottile nuvoletta bianca, pareva che avesse sottratto ai loro corpi il poco calore che ancora li animava. Intorno il bosco in cui spesso si erano avventurati, per gioco o per scommessa, sembrava essersi trasformato in un labirinto di ossute braccia e maligni occhi, e ovunque riluceva l’ammiccare sinistro del baluginio di un fantasma o di una lama che spariva non appena lo sguardo vi si soffermava per poco più di un istante. Seduti ai piedi di quell’enorme quercia avevano visto il sole scendere lentamente all’orizzonte e poi sparire dietro le fronde, e ad ogni sprazzo di luce che spariva inghiottito dalla notte incombente, la serenità dei loro semplici giochi, fatti per noia nell’attesa, aveva lasciato spazio ad una sempre più crescente inquietudine. All’inizio si era insinuato in loro il dubbio, scacciato però dalla speranza infantile, da quella fiducia incondizionata che solo i bambini conoscono e che la vita cancella, ma nessuno dei due sapeva che per loro si sarebbe spezzata così presto, come vendemmia prematura. Lei aveva paura, si sentiva le gambe paralizzate dalla paura, e aveva freddo, ma non aveva il coraggio nemmeno di sussurrare una preghiera, nel timore che la sua voce, nello spezzare il silenzio, scatenasse la furia di non so quale entità. Lui le cingeva le spalle con un braccio, così che erano l’una stretta all’altro per vincere il gelo sempre più aggressivo, e le sussurrava sui capelli di stare tranquilla, che non c’era niente di cui aver paura, ma anche le sue mani tremavano non solo per il freddo e il cuore sotto l’orecchio di lei batteva come un tamburo delle fiere di paese. Le ore passavano e il buio si addensava, tuttavia la bianca luna sulle loro teste, piena quella notte, riusciva a trapassare con i suoi raggi argentei la cupola verde formata dalle foglie, e seppur creasse ombra in pari misura a quanto facesse con la luce, quest’ultima era comunque abbastanza per rischiarare l’intorno << Proviamo a tornare >> propose lui, niente più che un sussurro, ma Gretel sussultò lo stesso << Ma se tornasse e non ci trovasse più? Se ci perdessimo? >> ribatté con il cuore in gola, talmente terrorizzata che non riusciva nemmeno a piangere << Forse gli è successo qualcosa. Magari è cascato in una trappola per gli orsi, oppure da una roccia. È inutile rimanere qui >> si alzò in piedi dopo averla scostata delicatamente, tendendole poi una mano per aiutarla a fare altrettanto. Li separava poco meno di un anno, ma a dieci Hansel sapeva bene che doveva proteggerla, visto che era il maggiore, perciò non lasciò la mano di lei, per farsi e farle forza, e così si incamminarono nella notte. Nessuno dei due ebbe il coraggio di dire a voce alta il dubbio che si era insinuato dentro di loro, temevano che il solo pronunciarlo lo rendesse reale, perciò continuarono in silenzio, sobbalzando ad ogni verso ignoto, e fingendo di non vedere le spaventose sagome che si tendevano nella loro direzione << Papà... Dove sei, papà? >> sussurrò Gretel, ormai terrorizzata, e stanca di esserlo, come in uno di quegli incubi estenuanti in cui la paura è tanto soverchiante che alla fine non si desidera altro che sfuggirle, qualsiasi sia lo scotto da pagare per farlo. Fu allora che Hansel lo disse: << Non tornerà più >> la sorella sussultò come se l’avesse pizzicata << Non dirlo! >> non alzò la voce, ma usò abbastanza veemenza che liberò la mano che stringeva quella di lui << Ci hanno abbandonati... >> gemette lui invece. Nota: Spero che quello che avete letto vi sia piaciuto, o che almeno vi abbia incuriositi un po' perché questi due sono dei personaggi che mi piacciono molto e vorrei giocare insieme a loro e a voi ancora per un po'. Fatemi sapere quello che ne pensate, le critiche, gli errori. Aiutatemi a migliorare, il vostro pensiero mi è molto prezioso :)
   
 
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