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Autore: Greenthumb    21/02/2015    1 recensioni
Per quanto nord potessi essere, i miei stracci logori non mi procuravano alcun riparo. Faceva freddo, avevo freddo…ma cosa ci facevo qui?
Aprii gli occhi
“Ehi, finalmente ti sei svegliata!” mi disse un giovane con una divisa blu. Lo guardai senza emettere fiato, più che altro mi chiesi perché fosse legato…poi mi resi conto che le mie mani e quelle dei miei compagni di viaggio, 3 in totale, avevano subito la stessa sorte del simpatico chiaccherone. Ero allibita. Ero imprigionata. Ero stata vittima di un enorme malinteso. Ero nella merda.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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L'inizio della fine.
 
Per quanto nord potessi essere, i miei stracci logori non mi procuravano alcun riparo.
Faceva freddo, avevo freddo…ma cosa ci facevo qui?
Aprii gli occhi.


“Ehi, finalmente ti sei svegliata!” mi disse un giovane con una divisa blu. Lo guardai senza emettere fiato, più che altro mi chiesi perché fosse legato…poi mi resi conto che le mie mani e quelle dei miei compagni di viaggio, 3 in totale, avevano subito la stessa sorte del simpatico chiaccherone. Ero allibita. Ero imprigionata. Ero stata vittima di un enorme malinteso. Ero nella merda.
“DANNATI MANTO DELLA TEMPESTA!” esordì uno “Prima del vostro arrivo a Skyrim le cose andavano alla grande! Se non fosse stato per voi a quest ora sarei già a metà strada per Hammerfell!”
“Ehi tu ragazzina” si rivolse a me “Noi non dovremmo essere qui, l’impero vuole questi dannati Manto della Tempesta.” 
Abbastanza scazzata replicai “Per essere precisi, l’Impero non dovrebbe neanche essere qui a dettar legge.”
Ero una Nord, una Nord fiera e orgogliosa. Sono sempre stata dell’idea che Skyrim è la patria dei Nord, e solo i suoi abitanti dovrebbero dettar legge. Certo, chiunque per me è il benvenuto in casa mia senza distinzione di razza, ma se l’Impero vuole comandare, che comandi a casa sua.
“Ehm, d’accordo…Ehi, e lui che problema ha?”  rispose alla mia osservazione tergiversando il discorso.
“Tieni a freno la lingua, stai parlando di Ulfric Manto della Tempesta, il legittimo Re dei Re di Skyrim” disse il giovane in divisa blu.
Avevo solo guardato di sfuggita quell’uomo legato e imbavagliato, ma mai avrei pensato che si trattasse dello jarl di Windhelm, questo significava solo una cosa…Stavo andando incontro alla mia morte.
Poco dopo arrivai a Helgen,e scesa dal carro ogni minimo rumore della natura…gli zoccoli dei cavalli, il cinguettio degli uccellini, il rumore del fiume in lontananza…sembrava quasi una pacifica marcia funebre...la mia.
Sconsolata e arresa al mio destino mi unificai agli altri prigionieri. Era questa la mia fine dunque? Era questa l’idea di giustizia che si stava propagando nella mia terra?
Nel mezzo del discorso tra me e me, vidi un mio compagno di prigionia iniziare a urlare e correre. Mi voltai. Avevo già capito la fine che da lì a poco avrebbe fatto…una freccia scoccata era l’ago della bilancia nella sua battaglia tra scappare e rimanere vivo, o essere preso in pieno e morire in modo atroce.
Putroppo vinse la seconda.
“Ehi tu avvicinati” la voce di un giovane imperiale mi riportò con i piedi per terra “Come ti chiami? Non mi sembra di vederti sull’elenco.”
“Khayla” risposi con un tono secco e arrabbiato “Il mio nome è Khayla”
Il giovane si girò verso il comandante “Cosa facciamo con lei? Non è nell’elenco”
“Fottitene dell’ elenco, tutti i prigionieri sul ceppo “ rispose lei. Puttana.
Il primo condannato a morte fu un Manto della Tempesta, la sua testa volò per terra come se il suo collo fosse fatto di burro. “Che tu possa brindare con onore a Sovengarde con gli altri eroi fratello nord” pensai, mentre la mia gola si fece sempre più secca.
“Portatemi il nord straccione”…all’udire quelle parole il mio sangue si gelò. Non ero l’unica nord lì , Ma quella stronza si riferiva proprio a me. Era finita, tutte le mie speranze di una vita d’avventure stavano morendo con me.
Lentamente mi avvicinai al ceppo, quasi come se mi volessi gustare ogni passo. “Talos…aiutami” furono le uniche parole che uscirono lievi e flebili dalla mia bocca.
Io e il boia ci guardammo, mi arresi all’idea della morte quando vidi la sua ascia alzarsi.
Poi il frastuono, le urla, il drago.
“Un drago, un drago!” sentii una donna urlare, era tutto così surreale…
“AVANTI ALZATI!” disse Ralof, il giovane nord mio compagno di prigionia sul carro “Per gli dei, non avremo un'altra possibilità!”
Mi alzai di scatto ma quelle mani legate erano un grande rischio per il mio equilibrio e la terra che tremava non era di grande aiuto…si insomma, sembravo un idiota che si muoveva goffamente per farla breve.
Ci rifugiammo dentro ad una torre d’osservazione credo,  dove era presente lo jarl Ulfric.
“Su per la torre, andiamo!” gridò Ralof , ubbidii, ero troppo sconvolta per pensare…un drago? Un drago ha interrotto l’esecuzione? UN DRAGO!? Erano secoli che non se ne vedeva uno..com era possibile?
“Svelta andiamo!” mi incalzò Ralof, di certo non potevo permettermi di perdermi nei miei pensieri, quindi presi coraggio e mi misi a correre su per la torre.
Come un fulmine a ciel sereno il muso del drago mi si parò davanti, era di una bellezza agghiacciante, non potei fare a meno di guardarlo dritto negli occhi, in quegli occhi neri come la pece che mi gelarono il sangue.
Evidentemente non ero la sua preda designata, in fondo aveva un intero parco giochi di vittime dietro di lui, e per mia grande fortuna  scelse di giocare con loro.
Ralof mi disse di saltare sulla locanda dal tetto sfondato pochi metri più in là, mi promise che ci saremmo visti giù e, con mia grande fortuna, riuscii a trovarlo in mezzo a tutto quel caos.
Entrammo in una struttura davanti al punto in cui io e il mio nuovo amico ci ritrovammo, appena entrati Ralof si fece pallido davanti alla vista di un suo compagno d’armi Manto della tempesta  caduto per mano di qualche imperiale.
“…Ci ritroveremo a Sovengarde fratello” disse Ralof chiudendo gli occhi al cadavere, e aggiunge riferitosi a me “…pare che siamo gli unici che ce l abbiano fatta” disse sospirando. Mi dispiaceva per lui, sapevo bene cosa volesse dire perdere una persona cara.
“Quello era..” “…sì, era un drago, il precursore della fine dei tempi” disse lui tutto d’ un fiato finendo la mia frase.
“Vieni” aggiunse “Vediamo se riesco a liberarti”
“Grazie” dissi guardando il corpo che giaceva accanto ai nostri piedi.
“Si chiamava Gunjar, prendi le sue cose, non penso gli serviranno più” disse senza battere ciglio.
“Avrà perso altri fratelli d’arme nel corso della sua vita” pensai , e con tocco delicato e rispettoso lo depredai di arma e armatura. Ormai il freddo era l’ultimo dei miei problemi.
“Avanti, andiamocene prima che il drago ci faccia crollare questa cazzo di torre in testa”  nonostante il tono pacato, capii che la paura lo stava assalendo tanto quanto me.


Note dell'autore:
Ehi salve! E' la prima volta che scrivo una fan fiction, quindi siate buoni con me ahahahahah
Amo questa serie e questo gioco...Per ora l intro è un po' fiacco, ma il bello arriva tra pochissimissimi capitoli giuro :D
Buona lettura, e grazie a tutti in anticipo :3
Enjoy it!
Greenthumb
   
 
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