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Autore: Dany Art 99    22/02/2015    1 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ta ta taaaaa eccomi tornata:) una premessa per questa storia :io amo questo film, l'ho guardato tipo 759856489 volte ahahah, quindi per me è importante questa storia perchè sono due personaggi che io amo alla follia :)
Quindi fatemi sapere che ne pensate con una recensione PLEASEEEEEE:)   (mi fareste tantooooooo piacere :')
Premessa conclusa,
BUONA LETTURA
[Revisionato]




-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntato sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!
Sentiva il suo sguardo sul viso ma non si sarebbe girata per vedere il suo sorriso beffardo e strafottente diretto proprio a lei.
Le assegnazioni delle coppie continuarono con la spiegazione del lavoro che li aspettava... un ricettario completo con tutte le caratteristiche dei piatti che dopo si sarebbe dovuto cucinare e presentare.
A lei e Jack erano toccati i dolci con il cioccolato.
Quindi avrebbero dovuto cucinare insieme.
Avrebbero dovuto allestire una specie di bancarella insieme.
Avrebbero dovuto studiare la storia delle ricette insieme.
Insieme.
Insieme.
Perchè con lui?
Perchè proprio con lui?
-Allora il lavoro dovrà essere preparato, comprese le ricette, entro metà della prossima settimana … nel giorno dove saprete ci sarà il festival della scuola e quindi festeggeremo, mangeremo.. insomma faremo quello che si fa ad un festival- disse il professore sistemandosi gli occhialetti in volto.
Un mormorio si diffuse nella classe, così pochi giorni per provare e studiare svariate ricette e per preparare una specie di banchetto?
Impresa molto ardua sopratutto con un compagno così .. così presuntuoso, cocciuto e sciupafemmine.
Quando suonò la campanella il mormorio, che faceva da sottofondo nell'ora, aumentò finchè non divenne un vero e proprio trambusto.
Sally cominciò a mettere a posto il suo banco ed a mettere via tutto il materiale.
-Allora contenta Bambolina di essere in coppia con me?- le disse una voce vicina. Sally fece qualche respiro profondo e si girò trovandosi il viso di Jack Skellington a pochi centimetri dal proprio.
I suoi occhi neri la perforarono facendola fremere; -non chiamarmi bambolina, Skellington- disse lei cercando di rimanere indifferente.
-D'accordo bambolina.. visto il lavoro che ci aspetta, dovremo impegnarci molto. Quindi fatto sta che dovremo incontrarci no? Direi che potresti venire a casa mia dopo pranzo, che ne dici?- disse il ragazzo appoggiandosi con i gomiti al banco della ragazza mentre la camicia che indossava si apriva leggermente facendo vedere la pelle diafana in contrasto con i capelli nero pece.
-Dovremo metterci d'accordo, non darci ordini a vicenda- disse Sally guardando il ragazzo che si alzava con quel sorriso da sbruffone.
-Che noiosa Doll... va bene, vuoi venire a casa mia questo pomeriggio per fare questo noiosissimo compito?- le chiese inarcando un sopracciglio.
-Va bene. Prima cominceremo, meno tempo dovrò passare con te-disse Sally sistemando le ultime cose e chiudendo la zip della borsa.
-Ammettilo che sei contenta di passare del tempo con me- disse il ragazzo, lei si avvicinò quel tanto che bastava per fargli credere di volerlo baciare poi disse seccamente -no, non sono una delle tue bamboline che ti porti a letto e poi butti via- e poi si voltò di scatto lasciando Jack a fissarla.
Quella era una ragazza strana.. non era una di quelle che con qualche moina ti cadevano ai piedi, e questo lo intrigava parecchio. Di certo, non glielo avrebbe mai detto. Mai.
-Allora a dopo, Bambolina- gli disse passandogli una mano sulla guancia per poi andare a flirtare con una ragazzina bionda tutta tette e risate.
Sally si infilò velocemente la giacca e prese la borsa mettendosela a tracolla nel momento stesso in cui suonò la campanella di fine lezione.
Si immerse nel flusso di studenti che viaggiava verso l'uscita e per poco non cadde, se non per una mano che le afferrò il polso e la riportò su.
Guardò la mano che le avvolgeva il polso e stava per scusarsi quando vide a chi apparteneva, -questo salvataggio ti costerà molto bambolina, per esempio tutta la storia delle prime cinque ricette- disse Jack sorridendole senza mollarle la presa.
Sally strattonò il braccio e disse guardandolo con gli occhi socchiusi -io non ti devo proprio niente, Skelligton-, poi si girò come se niente fosse e ricominciò a camminare nel flusso di studenti.
Attraversò l'atrio quasi di corsa e l'aria fresca primaverile la colpì con un leggero venticello. Le navette per tornare a casa erano già in moto quindi cominciò a correre per cercare di fermare la prima.
L'autista si fermò appena in tempo per non investirla e la fece salire e dopo qualche parola la ragazza si sedette sull'unico posto che trovò libero per poi sistemarsi.
Si sciolse la coda e si alzò il cappuccio della giacca che indossava, prese un libro dalla borsa e cominciò a leggerlo cercando di non farsi deconcentrare dal rumore degli altri, amplificato per via del poco spazio.
Proprio con quel Jack Skelligton doveva essere messa in coppia?
Strinse la copertina del libro tanto che le nocche le divennero bianche e un flashback irruppe nella sua memoria.

“Aveva dieci anni ed era al parco a leggere sul ramo di un albero, uno dei suoi posti preferiti.
Mentre leggeva l'ultimo paragrafo qualcuno le sbucò dietro e le toccò la spalla facendola urlare dalla paura e cadere il libro in terra.
-Hey!- urlò girandosi e trovandosi un bambino della sua età davanti, aveva una felpa troppo grande per lui e le scarpe tutte rotte. La stava guardando ridendo.
-Sai che sei strana?- le disse guardandola, -e tu chi saresti per dirlo scusa?- chiese lei stizzita, incrociando le braccia al petto e girando la testa in modo che i capelli creassero una barriera rossa fra lei e quel bambino.
-Jack Skellington- disse lui porgendole la mano, lei la guardò e la strinse -Sally Doll- si presentò per poi guardare il libro a terra.
-Non ti ho mai visto qui in giro, sei nuovo vero?- chiese Sally, -sì  mi sono appena trasferito ma credo di aver già fatto qualche conquista- disse il ragazzo ammiccando a due bambine che lo guardavano a ridacchiavano.
-Tu sei un pervertito- disse Sally alzandosi per scendere, -non ti piaccio?- chiese il ragazzino avvicinandosile; -non mi piacciono i ragazzi che mi spaventano e mi buttano per terra il libro- disse Sally arrossendo leggermente alla domanda.
Non era da lei arrossire, quindi si disse di darsi una calmata e respirò un paio di volte chiudendo gli occhi.
-Tieni- disse il ragazzo davanti a lei e porgendole il libro, -come hai fatto a scendere e salire così velocemente?- chiese lei sbalordita, aveva chiuso gli occhi solo pochi secondi.
-Ho i miei segreti- disse lui avvicinandosele e scoccandole un bacio sulla guancia, lei sbalordita da quel gesto e sopratutto indignata gli tirò un gran bel ceffone.
-Tu sei un pervertito! Ti ho appena conosciuto!- urlò lei scendendo dal ramo e cominciando a correre.
Mentre scendeva sentì chiaramente Jack ridere ed appena si girò lo vide chiacchierare con le due ragazzine che prima parlottavano fra di loro.
Sbuffò.
Che diritto aveva di darle un bacio sulla guancia?
Quel Jack Skelligton non le andava proprio a genio”

E così era rimasto.
Ogni volta che ne aveva l'occasione il ragazzo la stuzzicava finchè lei non ce la faceva più.
Ed in quel momento.. avrebbe avuto tutto il tempo sia per fare il lavoro sia per studiare come farla infuriare con metodi sempre più strani, contorti e malati.
Sospirò.
La sua fermata arrivò e lei scese velocemente ringraziando il conducente ed attraversando la strada.
Arrivò alla piccola villetta di suo zio. Lui non c'era mai facendo il dottore in ospedale per via dei turni, quindi il più della volte si poteva gestire il tempo da sola.
Andò dritta in cucina appoggiando la borsa sulla sedia ed accarezzò sovrappensiero il marmo bianco del bancone.
Aveva fame, ma poca, probabilmente per via del nervoso che gli aveva provocato quel Jack.
Prese la pentola e la riempì d'acqua mettendola a bollire con un po' di sale, preparò la pasta e  cucinò un veloce sughetto da abbinarci
In una ventina di minuti era seduta sul bancone a mangiare, pulì il piatto in pochi minuti e lavò le stoviglie.
Aveva scelto la scuola di cucina anche per il fatto che amava mangiare, nonostante non si notasse dal fisico asciutto, quindi  di norma amava anche tutti i laboratori che si praticavano.  Quell'iniziativa forse era la prima che poteva odiare.
Riprese la borsa e si mise a fare i compiti, studiava circa due ore al giorno anche per un fatto di sfida contro Skelligton.. non era una sfida annunciata ma lei non riusciva mai a batterlo nei voti e si era ripromessa che prima della fine dell'anno ci sarebbe riuscita.
Finito di studiare accese la tv e si mise distesa sul divano con una copertina sopra le gambe, rilassandosi e osservando distrattamente le immagini delle pubblicità. Sarebbe andata da quel Skelligton dopo un'ora e forse lo avrebbe fatto anche aspettare... guardò la tv finchè non si assopì e si addormentò profondamente.
Un rumore di cellulare la svegliò di soprassalto, la suoneria della chiamata premuta sull'orecchio.
-Pron..to?- rispose con la voce ancora impastata dal sonno, -Bambolina.. a che ora intendi venire qui?- disse una voce fin troppo famigliare dall'altro capo della chiamata.
-Skellington!? Come hai fatto ad avere il mio numero?- disse lei scattando seduta e togliendosi i capelli rossi da davanti il viso; -ho i miei segreti Bambolina.. allora ti mando per messaggio l'indirizzo, vedi di sbrigarti che non ho tutto il giorno- disse lui interrompendo la chiamata.
Rimase qualche momento ad osservare il cellulare in mano, quindi sospirò e decide di prepararsi.
Lasciò un biglietto di suo zio e andò a farsi una veloce doccia, si asciugò i capelli e si infilò un maglione con la palla scoperta giallo e grigio e un paio di pantaloni neri stretti, con delle semplici scarpe da ginnastica.
Prese la borsa con il computer ed un quaderno con delle matite, le chiavi di casa e il portafoglio, afferrò il cellulare appena prima di uscire e si chiuse a chiave la porta alle spalle.
Cominciò a camminare in direzione della via che gli era arrivata per messaggio e si ritrovò davanti ad un cancello in ferro completamente modellato con vari disegni.
Si fermò davanti per leggere una ventina di volte il numero civico,  ma era quello, non c'era niente da fare.
-O mio dio...- sussurrò Sally con gli occhi sbarrati, poi respirò e si fece coraggio, non era una che si faceva spaventare da un cancello di una villa.. enorme, lussuosa ..
Suonò il campanello e il cancello si aprì automaticamente, -ok.. respira Sally hai solo scoperto che Skelligton è un ricco, solo questo- si disse per calmarsi, mentre percorreva il vialetto in ghiaia circondato da un giardino con un laghetto e alberi da frutta.. Un laghetto?
Lo guardò allibita per qualche momento finchè una voce non la riportò alla realtà, -Se lo guardi un altro po' evapora- disse Jack sorridendole maliziosamente.
-Hey! Non puoi piombare dietro alla persone così!- disse Sally stringendo la borsa al petto; -non fare la drammatica adesso-  disse lui girando gli occhi.
-Vuoi entrare allora?- disse il ragazzo osservandola con un sopracciglio alzato, Sally lo guardò ed annuì.
Lui non l'aspettò neanche e cominciò a camminare verso la casa a passo molto veloce tanto che Sally dovette mettersi quasi a correre per tenere il suo passo.
-Dai muoviti Bambolina- sussurrò il ragazzo, -NON CHIAMARMI BAMBOLINA!- urlò Sally mettendosi meglio la borsa in spalla e sbuffando.
Jack rise leggermente, la ragazzo lo squadrò e gli chiese -perchè ridi?-, lui la guardò e aprendo la porta le rispose -perchè so già che ci divertiremo-.



Eccoci alla fine:) spero di avervi incuriosito per seguire i prossimi capitoli :) e ricordate RECENSITEEEEEE
Un bacio,Dany

   
 
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