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Autore: Magical_Dream    22/02/2015    1 recensioni
Il ritorno di una storia straordinaria nella sua veste definitiva, arricchita da numerosi capitoli extra, una ristesura del testo, e un finale aggiuntivo. Siete pronti a rivivere una delle storie più forti, emozionanti e drammatiche del 2013?
Kitai's Dream è un J-Fantasy/Shonen dai toni fortemente tragici e psicologici.
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TRAMA
Un mondo martoriato dalla guerra, avvolto nella paura, bagnato dalle lacrime di chi perde ogni giorno le persone care, di chi non ha più sogni, di chi non vive, ma sopravvive. Questa è la storia di chi è riuscito a trovare la forza di sperare, di chi si è rafforzato ad ogni lacrima e ha combattuto contro il proprio destino, per far rinascere l'umanità. Questa è l'ultima occasione per sentire la sua storia...
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- KITAI'S DREAM: DEFINITIVE EDITION -
CAPITOLO 1: SOGNI INFRANTI

 
 
"Perchè esistono le guerre? Cosa porta gli esseri umani ad uccidere altri esseri umani? Ormai l'umanità non si pone più queste domande, è un obbligo, una maledizione che ti perseguita per la vita, nati, cresciuti e morti in guerra, entrati in questo circolo vizioso senza né vinti né vincitori, rimane solo la morte..."

 
Kitai era seduto sul tetto della sua casa a Mokucity, era notte ma non riusciva a dormire, preferiva starsene a guardare il cielo pensando al giorno successivo, il giorno in cui sarebbe diventato un Heishi, ormai aveva compiuto 14 anni, e adesso poteva far parte dell'accademia Heishi di Mokucity, dove sarebbe diventato un protettore della sua regione.
"Un giorno, tutti potranno guardare questo magnifico cielo insieme, non potrà continuare così per sempre, da domani proteggerò i miei amici e i civili, darò tutto me stesso per cambiare le cose!"
Kitai voleva autoconvincersi di questo, anche se in fondo sapeva che non avrebbe mai avuto la giusta forza per farlo.

 
Il sole stava sorgendo all'orizzonte, i ruscelli nel villaggio creavano un'atmosfera serena e solenne, gli edifici in legno e mattone illuminati dai raggi si immergevano nell'erba viva e colorata. Kitai stava per partire quando Jin lo chiamò.
-Kitai! Finalmente arriva il tuo primo giorno all'accademia Heishi, sono fiero di te! Finalmente potrai proteggere anche tu la nostra regione-.
Kitai lanciò un sorriso e disse -Grazie Jin! Farò del mio meglio, e vedrai che un giorno ti supererò e diventerò capovillaggio-.
-Sei sempre il solito insolente, sai benissimo che sono uno degli Heishi più esperti in tutta la Regione del Legno-.
D'un tratto il viso di Jin si fece più serio -Kitai, so che non hai un padre e una madre, e so che io non potrò mai essere come un padre per te, ma ricorda, ti voglio bene-. Kitai abbracciò Jin e si incamminò sorridendo, poi aggiunse:
-Però vedi di non romperti le ossa a casa Jin! Ormai sei sulla soglia dei 50 anche tu!- .

 
Kitai arrivò all'accademia Heishi, la piazza centrale era colma di ragazzi in attesa di entrare.
-Cavolo quanta gente! Adesso devo individuare Maqui e Itami, diamine dove sono?!-.
-E chi si rivede, Kitai Uzami...-
-Ehi sei tu Itami! Meno male, cominciavo a sentirmi un po' a disagio con tutta questa gente, hai visto Maqui?-
-No, sono appena arrivato, so solo che i ragazzi di quest'anno sono davvero dei tipi tosti. C'è anche un tizio della Regione dei Tuoni, è spaventoso, dovrebbero mettere lui a proteggere la statuetta del Dio Anagennisi, vedendo lui nessuno si avvicinerebbe- disse ridendo.
Itami mostrò a Kitai il ragazzo in questione, se ne stava in disparte su un'altalena, fermo, con la testa bassa, con gli occhi persi nel vuoto, ma Kitai non ne fu spaventato, recepì solo un forte senso di tristezza e solitudine, guardandosi attorno Kitai notò altri ragazzi che lo deridevano e lo guardavano come un mostro. -Hey ma ti sei incantato?! I tuoni della tua regione ti hanno dato alla testa o cosa?- urlavano i ragazzi deridendolo pubblicamente.
Kitai fu assopito dai ricordi: "Vattene via di qui! I tuoi genitori non avrebbero dovuto farti nascere! Diventerai un Senkyõshi come loro! Vattene via e non farti vedere mai più!".

 
-Kitai, Itami! Siete qui- Maqui arrivò interrompendo i pensieri di Kitai.
-Hey Maqui, sei davvero tu? Sei cresciuta moltissimo dall'ultima volta che ci siamo visti!-
"Cavolo! Le dovevo fare un complimento migliore! Le potevo dire che era diventata più bella! Che testone che sono!".
-Ah... Io... Ehm... Anche tu... Volevo dire, grazie...- Maqui si era fatta rossa come un pomodoro "Non sono riuscita a dire una frase di senso logico, Kitai mi avrà preso per una stupida, che vergogna!".
D'un tratto suonò la campanella, finalmente il nuovo anno scolastico era iniziato! -dai muovetevi piccioncini- disse Itami a Kitai e Maqui.
All'entrata Kitai vide di nuovo quel ragazzo misterioso, i loro sguardi si incrociarono. "Quegli occhi, i suoi occhi sono freddi come il ghiaccio, siamo molto diversi, eppure quel ragazzo ha qualcosa di me".

 
Tutti i ragazzi si erano seduti sulle sedie, dovevano aspettare solo l'insegnante, Kitai e Maqui ne approfittavano per scambiare due chiacchiere. D'un tratto spuntò l'insegnante, era una donna sulla trentina inoltrata, capelli biondi e mossi portati all'indietro, e occhiali che non lasciavano intravedere gli occhi. Cominciò a parlare con voce seria e squillante.

 
-Buongiorno, mi chiamo Manabu Nake, oggi tutti voi diventerete degli Heishi, e avrete il compito di difendere tutta la MokuzaiChiiki, la nostra regione. La vostra vita sarà sempre a rischio, imparerete a sacrificarvi per la patria e per difendere i nostri villaggi.
Imparerete poi a padroneggiare le arti fisiche e spirituali e a mettere la sicurezza della regione davanti a tutto il resto, anche alla vostra stessa vita. Come sapete, in questa accademia c'è un'importantissima reliquia, la statuetta di Anagennisi, che secondo le profezie contiene un potere enorme che fermerà la scia di sangue che si è protratta in questi secoli, ma se finirà nelle mani sbagliate, potrebbe scatenare l'apocalisse-.

 
Il discorso continuò, e tutti i ragazzi furono ufficialmente riconosciuti come Heishi, dopo si disputò una piccola festa per celebrare l'evento. Durante la festa Kitai incontrò Yuki, una sua vecchia amica.
-Yuki, ma sei proprio tu?-
-Kitai? Finalmente ci rincontriamo dopo un anno, dimmi, c'è anche Itami con te?-
-Ecco lo sapevo, sempre a lui pensi, quel playboy attira sempre tutte le ragazze, vorrei sapere perché Maqui non fa lo stesso con me, ma anzi ogni volta che le faccio un complimento risponde con parole sconnesse...-
Kitai non fece neanche in tempo a finire il discorso che già Yuki stava parlando con Itami...
-Diamine... È irrecuperabile-.

 
 
D'un tratto, si sentì un fortissimo rumore provenire dall'esterno, dalle finestre non entrava più la luce del sole, ma una strana luce rossastra, l'accademia cominciò a tremare, si sentivano urla provenire da ogni direzione, una ragazza si affacciò alla finestra e subito urlò -Al riparo!!- 
"Cosa sta succedendo?! Cosa faccio!" Kitai cominciò a farsi prendere dal panico, voleva scappare, ma era appena diventato Heishi, non poteva. Allora corse subito vicino alla finestra, sopra c'era un enorme meteorite che stava per crollare su tutta Mokucity.
-Mettiti al riparo e poi preparati a combattere, siamo sotto attacco- disse una ragazza lì vicino.
-Co... Cosa?-
 -Il meteorite è un'invocazione degli Heishi della regione della Neve, vogliono la statuetta di Anagennisi!!-.  
Kitai era paralizzato dalla paura, non era ancora pronto a rischiare la vita, non voleva rischiare di perdere tutti i suoi cari, di non realizzare il suo sogno. Intanto gli Heishi adulti, fuori dall'accademia, si misero sotto il meteorite usando tecniche di contenimento e invocazioni -Invocazione speciale, demone acquatico!-, un enorme demone d'acqua afferrò il meteorite che si frantumò in tantissimi pezzettini che caddero sull'accademia, il tetto si frantumò e l'accademia crollò sui giovani Heishi.  
Kitai era disteso a terra, confuso e disorientato, non riusciva più a recepire i suoni, "Mi devo rialzare, devo proteggere la statuetta di Anagennisi".
Kitai si alzò e andò traballante verso la sala della statua, nei corridoi c'era sangue dappertutto, corpi morti, urla...
Gli Heishi della Regione della Neve erano entrati nell'accademia, avevano una potenza spirituale enorme, riuscivano a trucidare un corpo con colpi diretti e ben assestati, erano spietati e violenti, dallo sguardo insensibile e ghiacciato, bianchissimi e inespressivi, dei mostri in carne ed ossa. Kitai arrivò alla sala blindata della statuetta, ma la blindatura non sarebbe bastata a fermare quelle furie, c'era anche un'altra ragazza, Kitai la riconobbe subito, era la figlia di Jin...
-Kino, vattene da qui, sono troppo forti per noi!-.
-Non capisci?! Non importa, dobbiamo proteggere la statuetta per il bene del villaggio-
-Ma se morissimo la prenderebbero lo stesso, sarebbe solo un sacrificio inutile!-
-Nessun sacrificio è inutile, lo dobbiamo fare per le persone a cui vogliamo bene! Lo dobbiamo fare per Jin, che ti ha salvato quando eri un orfano, lo dobbiamo fare per i nostri cari! Per il nostro paese!- .
Kitai cominciò a piangere, ma acconsentì -Io... Va bene, per Jin!-.
Un Heishi della Regione della Neve si stava avvicinando, era solo ma terribilmente spaventoso.
-Kitai, è uno solo, io catturo la sua attenzione, poi tu lo colpisci- 
Kino si lanciò contro di lui, poi si scansò all'ultimo secondo passandogli accanto, ma istantaneamente l'uomo la prese per il collo e la strozzò talmente forte da non riuscire neanche a farla urlare, la presa era tanto violenta che gli occhi le sembravano scoppiare, era un dolore che non aveva mai provato in tutta la sua vita.
Kitai si trovò spiazzato, era terrorizzato, rimase immobile.
-Datemi la statuetta e non vi farò del male-. Kitai non sapeva cosa dire, subito dopo spuntò Itami -Kitai forza! Attacchiamolo!!!- ma Kitai era troppo terrorizzato per muoversi, in quel momento voleva solo scomparire, la paura di perdere tutto era troppo forte, Itami si lanciò contro l'uomo -Tecnica divora anime: Tabashi Taberu!- Itami riuscì a toccare l'uomo e tirò dal suo corpo la sua anima spirituale -Così non ti potrai più muovere! Kitai è il momento giusto per attaccare! Spezzagli l'anima! Muoviti che non posso resistere ancora per molto!- ma Kitai era fuori dal mondo, dopo un po' si decise, e cominciò ad avvicinarsi, ma era troppo tardi, Itami lasciò la sua anima che rientrò nell'uomo, che immediatamente lanciò Kino contro Itami, poi si scagliò contro Kitai con un colpo alla testa che lo scaraventò contro un angolino, l'uomo cacciò una lama dalla tunica e disse -Dì le tue ultime parole ragazzino...-.
Nel momento in cui stava per colpirlo... Kino si mise avanti. Venne trafitta interamente, tutto il sangue schizzò sulla faccia di Kitai che rimase sconcertato.
L'uomo poi si diresse subito verso la porta blindata, che distrusse in un colpo, e rubò la statuetta di Anagennisi -Che generazione di imbecilli! Non ho dovuto neanche combattere per mettervi a tacere, addio- poi se ne andò.
Subito dopo, arrivarono tutti gli altri componenti dell'accademia, tra cui anche Maqui, e si ritrovarono tutti il terribile spettacolo con Itami moribondo a terra, e Kino aperta in due parti sopra al corpo sconcertato e traumatizzato di Kitai, tutto insanguinato.
-È stata colpa mia- Itami parlò con le ultime forze -Non ho resistito abbastanza con la tecnica divora anime... È colpa mia se hanno rubato la statuetta-.
Tutti i componenti dell'accademia rimasero sconcertati, come lo stesso Kitai...

 
 
La notte dello stesso giorno fu un incubo, Kitai si mise a piangere per ore su una panchina, la paura, la disperazione, il senso di ingiustizia, e il timore che anche gli unici suoi amici lo potevano schifare. La guerra è una tragedia che colpisce nel profondo, un segno indelebile nel cuore...
Ormai era notte, Kitai aveva finito tutte le sue lacrime, la desolazione di quel posto era ancora più angosciante dopo questa esperienza, solo un lampione illuminava la panchina e l'ambiente circostante.
-Kitai...- si sentì una voce, era Itami. Si mise accanto a Kitai e lo guardò 
-Non segnare la tua vita da quello che è successo oggi, anche io da piccolo ho passato giorni del genere, ma non bisogna mai perdere la speranza, il tuo sogno è quello di fermare la guerra nel mondo? Bene, alza quella testa e credici, non smettere neanche per un attimo di credere nei tuoi sogni!-. Kitai accennò un sorriso, poi ritornò triste -come faccio se tutti mi odiano? Adesso sarò etichettato come l'imbecille che ha combinato un disastro, e poi, cosa dirò a Jin? A quest'ora si sarà già diffusa la notizia in tutto il villaggio, non ho il coraggio di tornare da lui...-.
-Beh, tu dimostra a tutti che puoi aiutare, un giorno, sono sicuro che diventerai capovillaggio, e tutti ti riconosceranno e ti vorranno bene, devi soltanto inseguire i tuoi sogni e, ogni volta che cadi a terra, rialzati e continua!!-.
Kitai rimase qualche secondo in silenzio, poi parlò -Grazie Itami, adesso so cosa fare...-.
-Co... cosa? No adesso riposati, non fare niente, sei ancora troppo inesperto per fare mosse avventate!-.
-Si hai ragione, adesso me ne torno a casa, ci vediamo, grazie mille per i consigli- disse Kitai con un falso sorriso.

 
Al contrario, poco dopo Kitai si preparò per partire alla volta della Regione della Neve, per ritrovare la statuetta e riconsegnarla alla Regione del Legno, si sentiva obbligato a farlo, e doveva partire quella notte.
"Non posso far finta di nulla, adesso per colpa mia siamo tutti in pericolo, devo ritrovare la statuetta!" All'uscita delle porte di Mokucity, Kitai venne visto da Maqui, che quella notte non riuscendo a dormire si era affacciata alla finestra.
-Kitai! Cosa ci fai fuori a quest'ora?- disse saltando giù dalla finestra, 
-Io ho il bisogno di ritrovare la statuetta, lo devo fare per tutti noi!-. 
-Sei pazzo!?! Sai benissimo che non hai alcuna possibilità! Nella Regione della Neve sono troppo forti, sarebbe un suicidio!-.
-A volte i sacrifici sono necessari, per i nostri cari, per il nostro villaggio, per le persone che amiamo, me lo ha detto Kino prima di morire-.
-Hmm... Io... Allora vengo con te!-
-Assolutamente no! Tu sei la figlia del capovillaggio, devi stare al sicuro!-
-Ma io... Io non voglio perderti Kitai! Ti prego resta! Ti scongiuro, resta con me! Ti ricordi la prima volta che ci incontrammo? Mi salvasti la vita, adesso non posso lasciarti così, sei l'unica persona che mi rende felice, come farei a vivere senza te? Ti prego resta!- disse Maqui scoppiando a piangere.
-Maqui, mi dispiace- Kitai la colpì facendola svenire, e la riportò a casa sul suo letto "Ti voglio bene Maqui, ma tu devi vivere, grazie di tutto, adesso devo andare"...

 
FINE CAPITOLO 1
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STORIA EXTRA 1: UN SECONDO CHE DURA UNA VITA

 
Era davvero la fine? La lama stava per trafiggere Kino, ma il tempo sembrò quasi fermarsi, una luce bianca accarezzò Kino sulla guancia -Adesso scoprirai la verità-.

 
14 ANNI FA
-No! Non potete! Non potete farmi questo!- Jin era furioso, le parole del capovillaggio lo avevano sconvolto.
-Senti Jin, posso capire il tuo dolore, ma il sacrificio di tua figlia Kino potrà salvare milioni di vite-.
-Non mi importa! Non potete chiedermi di rinunciare all'unica cosa che mi è rimasta al mondo!-.
 
"Fin dalla tua nascita, Kino, hai posseduto un'abilità speciale, quella di controllare l'acqua, un'abilità devastante e dalle enormi potenzialità, da sola avrebbe potuto segnare il destino del mondo.
Purtroppo però, non hai mai avuto la predisposizione per controllarla, era un'abilità sprecata nel tuo corpo, una benedizione che non potevamo sfruttare. Perciò Kashikoi Narah, il capovillaggio, decise di trasferire la tua abilità nel corpo di un prescelto, che avrebbe potuto così salvare milioni di vite. Ma il prezzo da pagare era molto alto: la tua vita".

 
Jin scattò sulla scrivania del capolavillaggio, mettendogli un pugnale sotto la gola.
-Tu non toccherai mia figlia!-
-Dai Jin, ci conosciamo da tanto tempo, so che non arriverai mai a tanto, comunque, la decisione è presa, il villaggio è stato già informato, mi dispiace ma è per il bene dell'umanità-.
Le mani di Jin tremavano, ma qualcosa gli impediva di affondare il pugnale nella gola di Kashikoi, le sue lacrime caddero sul coltello, poi si lasciò cadere.
Tirò un sospiro, poi prima di andarsene aggiunse -Dovrete passare prima sul mio cadavere-.

 
Tornato a casa, Jin corse ad abbracciare Kino -Piccola mia! Tu, non lasciarmi mai capito?-
-Papà, ma... perché piangi?-
-Niente amore, solo che sono felice di vederti, domani è il tuo compleanno ricordi? Compirai nove anni, ti farò divertire, vedrai-.
Anche Kino cominciò a piangere -Papà non fare così che fai piangere anche me, da qualche giorno sono tutti strani con me, mi guardano strano, non capisco papà-.
-Non preoccuparti piccola, ora è tardi, andiamo a letto, oggi voglio dormire insieme a te-.
I due si misero nel letto, Jin strinse tra le braccia Kino come non aveva mai fatto prima, poi si addormentarono.

 
Era mattina, dei boati fecero sobbalzare Jin "Oh no, siamo sotto attacco!", si girò per prendere Kino ma... non c'era!
-Kino!! Dove sei?! Rispondimi Kino, non farmi preoccupare!- Jin la cercò in tutte le stanze, ma non la trovò.
Allora si precipitò fuori, e vide uno scenario apocalittico, un nuovo attacco da parte degli heishi Sanmyaku, provenienti dalla regione della Neve.
Notando meglio l'ambiente, vide un bagliore bianco "Oh no, quello è un messaggero divino! Non può essere!".
Jin si precipitò verso di lui, e vide il corpo svenuto di Kino che stava per essere inghiottito dalla luce.
-Lasciala!!! Non puoi! È mia figlia, non puoi farmi questo!- disse Jin disperato.
-Mi dispiace Jin, ma col suo sacrificio riusciremo a salvare milioni di persone, per quanto terribile, è un sacrificio indispensabile-.
Jin vedendo il corpo che veniva cautamente trascinato verso la luce venne colto da un profondo dolore.
-Non preoccuparti, non l'ho fatta soffrire, l'ho fatta svenire dicendole che suo padre le voleva molto bene-.
In quel momento arrivò una pioggia pesantissima, le lacrime di Jin si disperdevano in mezzo alle gocce, Kino venne inghiottita dalla luce.
-Ahhhh!!!!- lo strillo di disperazione di Jin travolse gli animi di tutti, inginocchiato, tutto bagnato e sporco di fango, era disperato.
Il messaggero divino porse a Jin una neonata -Jin, questa è la reincarnazione di Kino, purtroppo non possederà i ricordi di tua figlia, e non posso neanche assicurarti che crescerà con lo stesso carattere, ma è la stessa neonata che hai visto uscire dalla pancia di tua moglie nove anni fa, e ha bisogno dello stesso affetto da parte tua, quando sarà il momento, le racconterò la verità-

-Noo!! Voglio mia figlia! La figlia che ho cresciuto io!! La rivoglio!!!-.
-Addio Jin-
Jin si ritrovò con la neonata tra le braccia, mentre attorno dipanava l'apocalisse, e quella dannata pioggia martoriava l'anima già infranta di Jin.
D'un tratto però incrociò gli occhi della bambina, e riconobbe lo stesso sguardo che lo rese felice quando nacque, quei grandi occhi azzurri e quel viso così felice, e senza dire una parola, ancora singhiozzante, la abbracciò con tutto l'amore che aveva.

 
"Kino, quella bambina era tu, adesso sai la verità, era mio dovere dirtela prima della tua morte".
Kino rimase sconvolta "Papà, grazie, grazie per l'amore che mi hai regalato in questi meravigliosi quattordici anni, sei stato l'unico a comprendermi e a guidarmi, mi hai cresciuta come la tua vera figlia, mi hai insegnato tutto, il mio unico rammarico è non poterti rivedere più, però sono felice di andarmene facendo la cosa giusta, proteggendo il nostro villaggio, le nostre persone. Grazie di tutto papà, addio".
Furono le ultime parole, poi venne trafitta, morendo, ma con un sorriso enorme stampato in faccia, accompagnato da quei suoi lucenti e luccicanti occhioni azzurri.

 
FINE STORIA EXTRA 1
*************************

 
ANGOLO AUTORE
Che bello ragazzi! A più di un anno da quando pubblicai il primo capitolo di Kitai's Dream, ecco che ritorno sulla serie grazie a questa Definitive Edition (dopo aver testato la beta, a proposito ringrazio Key_Pandora per i suggerimenti)!
Prima di tutto, vorrei ringraziarvi di cuore, ringrazio sia chi vuole scoprire questa magnifica serie per la prima volta, sia chi ha già letto la versione originale e vuole reimmergersi in questo mondo. Grazie!
Io come al solito ci metto l'anima, tutto me stesso in questa storia, scrivo utilizzando i miei sentimenti, qualcosa di mio, non di inventato.
Kitai's Dream è stato concepito su due pilastri: omaggiare la cultura anime/manga giapponese, e creare una storia che mi rappresentasse e che potesse trasmettere alcuni ideali ai lettori, degli ideali a me molto cari, e magari potesse anche aiutarli ad affrontare la vita e a farli sognare!
Detto questo, ricordate che Kitai's Dream è una storia di genere J-fantasy/Shonen, scritta utilizzando il "Manga Style", ovvero uno stile di scrittura molto diretto e veloce, simile a quello dei manga, i capitoli usciranno puntualmente ogni domenica, in tutto sono 10, quindi la serie durerà circa 2 mesi e mezzo. Nelle recensioni potete farmi qualsiasi domanda, rispondo sempre, anche se avete dubbi sulla storia o non avete capito qualcosa.
Sotto troverete delle rubriche che vi accompagneranno in ogni capitolo e approfondiranno ancora di più la storia.
Spero che continuerete a seguire Kitai's Dream, e vi giuro che se lo farete ne rimarrete davvero sorpresi. Grazie ancora, a domenica prossima!

 
MITOLOGIA: MONDO
Il mondo di Kitai's dream si divide in 4 parti.
- Nordest: SanmyakuChiiki, chiamata anche Regione della Neve, si estende su un territorio montuoso e freddo. Gli Heishi del luogo sono i più agguerriti ed è la regione che scatena più guerre. Prevalentemente costruita in ferro, visivamente è un continuo contrasto tra il nero degli edifici e delle torri giganti e il bianco della neve.
Capitale: Myaku-city
Caporegione: Shunekai Waru.
- Nordovest: ArashiChiiki, chiamata anche Regione dei Fulmini, una regione molto potente e misteriosa, ma fortunatamente neutra, non attacca mai se non infastidita. Lo stile è prevalentemente dark e gotico, il cielo quasi sempre scuro, ombroso e tempestoso. Gli Heishi del luogo sono estremamente potenti grazie alle abilità demoniache, sviluppate da generazioni dai padri fondatori, che strinsero un patto con un demone in cambio di potere.
Città principale: Akumarashi
Caporegione: Demon
- Sudest: MokuzaiChiiki, chiamata anche Regione del legno, dove vive Kitai, principale bersaglio della Regione della Neve, dispone di un esercito potente ed organizzato.
È una regione immersa nella natura, gli edifici sono in legno o mattone, ci sono molti prati verdi, alberi e ruscelli ed è molto soleggiata.
Città principale: Mokucity
Caporegione: Kashikoi Narah
- Sudovest: ShimajiChiiki, chiamata anche Regione delle Isole, è un arcipelago paradisiaco e tropicale, immerso nelle acque cristalline, solitamente pacifico e tranquillo, ma poco organizzato militarmente. Nella zona delle isole fluttuanti si è rivelata una forte presenza di energia mistica che ha reso alcuni soggetti molto potenti.
Città principale: ShimajiTown
Caporegione: Mizu Sosuchi

 
ANTICIPAZIONE cap2
-Ti amo!!-
  
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